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1) Dizion. 5° Ed. .
FONDACCIO.
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FONDACCIO.
Definiz: Peggiorat. e Dispregiat. del sostantivo Fondo, nel senso di Quella parte più grossa e torba di un liquido, o di alcuna sostanza stemperata, la quale rimane in fondo al vaso; Posatura, Fondigliuolo, Feccia. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 245: In mentre che La botte è piena, o infino al mezzo, il vino È saporito; ma quanto più cala, Tanto diventa più scipito, e all'ultimo Il fondaccio non val nïente o poco.
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 42: Confermasi con la medesima evidenza da quel che veggiam tuttodì avvenire ne' capimorti o materia dannata; così chiamano i chimici quel fondaccio che riman loro dentro a' vasi, poichè ne hanno estratto a viva forza di fuoco quanto v'era possibile a sublimarsi.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 245: Il Ramaglia è il fondaccio de' fondacci D'una casata vecchia, sì ch'egli è Vin fiorito,... Tenuto in una botte più che fracida.
Esempio: Dav. Lett. 546: Poichè la volgar lingua che nacque di corrozione, tutta soza, plebea, gualma, lezo, posatura, fondaccio,... si vede oggi alzata a tanto splendore.
Definiz: § II. E nel senso di Resto o Avanzo di mercanzie non vendute, e non più ricercate, e per ciò non facili a vendersi. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 63: Nel medesimo Modo che fanno, potendo, gli artefici, Perchè nelle botteghe lor non facciano Fondacci, li quai sien di cattivo esito.
Esempio: Buonarr. Fier. 2. Introd. 4: Perchè le mercanzie Messe si sono in piazza, e qua rimase Son le fecce e' fondacci.
Definiz: § III. Detto di tini, o vasi consimili, vale lo stesso che Fondo, ossia la Parte inferiore di essi, opposta alla bocca: ma è modo basso, proprio, più che altro, del contado. –
Esempio: Soder. Coltiv. 110: S'averà aceto ottimo.... ponendo i raspi della vinaccia riscaldati e infortiti sopra un residuo di vino che tu abbi lasciato nel fondaccio de' tini.
Definiz: § IV. In modo dispregiativo, usasi pure per Fondo, o Parte inferiore e peggiore, di edifizio, bottega e simili; ed altresì per Parte, o Strada, più bassa ed ottusa, e meno frequentata, di città; e per estensione, Parte bassa e remota di alcuna provincia o paese. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 337: Compera (una casa)? Perchè così?... F. Per avervela, credo, e per uscirsene Di quel fondaccio dove state.
Esempio: Nell. Iac. Dottoress. 1, 11: Lasciamo star Quintiliano dunque a marcire nel fondaccio della bottega di qualche libraio.
Esempio: E Nell. Iac. Dottoress. 3, 6: Egli è un vagabondo del fondaccio della Calabria, allignatosi qui da non molti anni in qua.
Definiz: § V. E detto di Profondità di acqua in un dato luogo, o tratto di terreno, Cavità di terreno ripiena d'acqua. –
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 3, 102: Oh quante volte ho io sentito, e riso, Ch'anche trovi talor qualche fondaccio, Qualche luogo d'avervi un grande avviso, Qualche terren sfondato, o pantanaccio, ec.