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1) Dizion. 5° Ed. .
ADDOBBO.
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ADDOBBO.
Definiz: Sost. masc. Abbigliamento, Ornamento. –
Esempio: Dav. Tac. 2, 226: Presentano.... nobili cavalli, loro addobbi, magnifiche armi e collane.
Esempio: Fag. Rim. 2, 274: Nondimeno in ciascun, benchè veduto, Fosse con tanti addobbi, trapelava Quel chiaro lampo di villan cornuto.
Esempio: E Fag. Rim. 5, 335: Quest'addobbi e quest'abito m'ha dato.... Perch'i' paia una dama.
Esempio: Alf. Trag. 1, 116: Il mio fratel tu forse? Ah! no; chè spada, ed asta, ed elmo, e scudo Non son gli addobbi onde vestito venga Al fratello il fratello.
Definiz: § I. Detto di tutto ciò che serve ad adornare o guarnire templi, case e simili, come Paramenti, Suppellettili, Masserizie. –
Esempio: Carlett. Viagg. 2, 241: Non vi mancano altresì addobbi sontuosissimi per adornarle [le case].
Esempio: Lipp. Malm. 8, 13: Ma qui la musa vuol ch'io mi dichiari Circa al descriver queste loro stanze, Chè s'io vi pongo addobbi un po' ordinari, Non son per dir bugie nè stravaganze.
Esempio: Rucell. L. Eseq. 17: In tante e sì varie maniere d'addobbi funebri,.... non solamente niuna cosa vi si scorgeva, che all'altra fosse d'impedimento, ma nè meno ec.
Esempio: Dat. Eseq. 8: Credo che ormai ciascheduno si vada imaginando che nobil veduta facessero gli addobbi funebri, aggiunti agli usati ornamenti.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 7, 481: Piena d'addobbi e d'emblemi si vedeva la gran contrada per dove passavano.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Segner. Mann. sett. 4, 1: Sono i giusti pertanto chiamati tempj, e tempj di Dio vivente.... Oh chi potesse penetrar entro a vedere la sontuosità de' loro addobbi, lo splendore de' loro arredi, confesserebbe che ec.
Definiz: § III. E pur figuratam., detto di persona. –
Esempio: Alf. Trag. 3, 12: Tal di mia reggia addobbo sei, che biasmo Di me non fai, che più di te nol facci.
Definiz: § IV. Per Condimento, Guernimento di una vivanda. –
Esempio: Salvin. Annot. Murat. 4, 329: Come una carne dello stesso animale, cucinata in varie guise e con diversi addobbi.
Esempio: Manett. Mem. Frum. 161: Di esse [scorze interiori del pino].... si servono alcuni di quelli per ricrescere non di rado il loro pane, o le impiegano nelle loro polente; ma più frequentemente le adoprano per addobbo e in luogo di condimento.
Definiz: § V. E Term. de' Conciatori. Trogolo o Tino, che serve alla prima concia delle pelli; ed anche la Preparazione o Ammannimento a tal uopo. –
Esempio: Legg. Tosc. 6, 218: Sia tenuto e debba conciarlo [il cuoiame] nella mortella pura e stagionata, e tenerlo nel mortaio, o nello addobbo, come si dice, in concia mesi sei continovi.