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1) Dizion. 5° Ed. .
NOTIZIA
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NOTIZIA.
Definiz: Sost. femm. Idea, Nozione, di checchessia.
Dal lat. notitia. –
Esempio: Domin. Gov. Fam. 132: Le creature son libri de' mezzani, le quali contemplate e intellette, guidano nella notizia del sommo Bene.
Esempio: Car. Arist. Rett. 79: Gli nomini, quasi indovini, hanno tutti per naturale instinto, una certa notizia di quel ch'è giusto e non giusto, communemente e di commun consentimento l'accettano, ancora che ec.
Esempio: Giobert. Bell. 29: Dalla definizione soprascritta s'inferisce errar gravemente chi stima che la notizia del Bello si acquisti colla sola considerazione e col ragguaglio degli oggetti reali, che è quanto dire col sussidio dell'esperienza.
Esempio: E Giobert. Error. 2, 154: Secondo il Rosmini, la notizia che abbiamo di Dio è solamente negativa, e non risulta che dalle relazioni di esso Dio colle cose create.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 1, 26: Questo già si travede dalle cose dette, essendosi chiarito che la notizia dell'essere è quella nozione universale, da cui nasce ogni universale.
Definiz: § I. E per Conoscenza, Contezza, acquistata come che sia, di persone, cose, avvenimenti, e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 30: L'alto disio che mo t'infiamma ed urge, D'aver notizia di ciò che tu vei (vedi), Tanto mi piace più quanto più turge.
Esempio: Petr. Trionf. 181: Nessun vi riconobbi, e s'alcun v'era Di mia notizia, avea cangiata vista.
Esempio: Ar. Orl. fur. 29, 15: Ho notizia d'un'erba, e l'ho veduta Venendo, e so dove trovarne appresso. Che bollita con elera e con ruta.... Manda un liquor, che ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 31, 42: Tosto che la donzella più vicino Vide Rinaldo, e conosciuto l'ebbe (Ch'avea notizia d'ogni paladino), Gli disse ec.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 71: Fu di complessione molto debole, e di corpo non sano, di statura piccolo...: nè solo senza alcuna notizia delle buone arti, ma appena gli furono cogniti i caratteri delle lettere.
Esempio: Car. Eneid. 1, 534: E qui dal vento e da fortuna spinti Nulla o de gli abitanti, o de'paesi Notizia abbiamo.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 208: A me bisogna (Volendo averli tutt'a duoi a man salva) Mostrar di non aver notizia alcuna Di questo fatto, e far presto.
Esempio: Tass. Gerus. S. 12, 91: Ed ecco, in sogno, di stellata veste Cinta gli appar la sospirata amica: Bella assai più; ma lo splendor celeste Orna, e non toglie la notizia antica.
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 21: Descriverò con la medesima brevità quelle poche memorie che ritrovo restarci in piede, degne di essere notate e considerate per satisfazione de' presenti e notizia di quelli che verranno.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 53: Abbaglio simile sovente prese Chi ha sol notizia del suo paese.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 341: La stessa molta esperienza e notizia delle cose umane, divenute al tutto inamabili, fastidiose e vili, in luogo di volgere all'iniquità i buoni come per lo passato, acquistò forza, di scemarne e talvolta spegnerne l'amore nei tristi.
Esempio: Giobert. Apol. 14: Nè la notizia del dogma incorrotto e invariabile può riparare al male.
Definiz: § II. Vale anche Annunzio, Avviso, Informazione, Ragguaglio, Nuova. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 286: A discorrerla particularmente, per quello che si vede di per dì, non si può conoscerne altro che per la notizia soprascritta si vegga.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 228: Non ritardò questa notizia il Duca di Borbone dall'andare innanzi.
Esempio: Car. Eneid. 1, 739: Oh, disse, Acate, Mira fin dove è la notizia aggiunta De le nostre ruine!
Esempio: Red. Ditir. 4, 29: Uno de' primi che portassero in Europa le notizie del cioccolatte fu Francesco di Antonio Carletti fiorentino.
Esempio: E Red. Cons. 1, 219: Questo è ciò che ho scritto per la notizia più tosto storica, che patologica, degli incomodi del signor paziente.
Esempio: E Red. Lett. 1, 282: Se non potrò servirla in altro, potrò almeno darle qualche informazione o notizia.
Esempio: Viv. Disc. Arn. 20: Considerando, con queste palpabili notizie di vero fatto, che il primo mulino con tutto 'l suo eccesso nell'altezza delle tavole ridottosi immacinante, non rendeva più frutto a' compadroni stimai ec.
Esempio: Instr. Ufiz. Miliz. ped. eq. 4: Senz'altro processo, ed alla semplice notizia suddetta, farà eseguire, contro chi falsamente scuserà, le pene imposte.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 477: Don Rodrigo, fulminato da quella notizia così impensata, così diversa dall'avviso che aspettava di giorno in giorno, di momento in momento, stette rintanato nel suo palazzotto.
Definiz: § III. Vale anche Breve, Succinta, narrazione scritta intorno a una persona, a un fatto, a una cosa.
Definiz: § IV. Trovasi per Percezione sensibile. –
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 86: Ed oltre questo nota la regola, come li medesimi muscoli riempino li spazj superficiali, che infra loro s'interpongono, e quali sono li muscoli, di che mai si perde la notizia in alcun grado di grassezza: e quali sono li muscoli, delli quali per ogni minima pinguedine si perde la notizia delli loro contatti.
Definiz: § V. Si usò per Relazione, Pratica, Dimestichezza, che uno abbia con altri. –
Esempio: Medit. Pov. 40: Camminando per la via reale insieme con esso meco, per mio rispetto avevano buona fama dal populo, e nel conspetto delli uomini potenti erano ammirabili, ed erano onorati da tutti quelli con li quali avevano notizia.
Esempio: Imit. Crist. 12: Desidera d'essere familiare solamente a Dio e alli suoi Angeli, e fuggi la notizia degli uomini.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 400: Cittadini in privato là a Corte non vi si vede andare: credo che sia perchè non hanno notizia co loro gente.
Esempio: Belc. F. Pros. 5, 167: Per queste quattro cose si contamina l'anima, cioè: andare nella città e non osservare gli occhi: avere notizia con femina: avere amicizia con nobili, ec.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 443: Furono pochi uomini dotti in Firenze, con chi messer Benedetto non avesse notizia; e il simile con tutti gli uomini dabbene.
Definiz: § VI. Notizia prima, è Term. delle Scuole, e vale Principio per sè medesimo evidente, Assioma. –
Esempio: Dant. Purg. 18: Però là, onde vegna lo intelletto Delle prime notizie, uomo non sape.
Esempio: Varch. Lez. 609: Fra quelle proposizioni grandissime, che i Greci chiamano assiomi, cioè degnità, e i Latini proloquj overo prosati, e i Toscani principj overamente notizie prime, e noi Fiorentini le diciamo volgarmente massime,... n'ha una principalissima di tutte l'altre.
Esempio: Tass. Dial. 1, 230: L'intelletto angelico conosce senza alcun argomento, in quella guisa che voi, mortali, conoscete alcune poche cose, che da voi son dette prime notizie.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 152: Non macchiato da' sensi nè dalla fantasia (l'intelletto), ma conservante in sè quelle prime comuni dal Cielo infusegli notizie.
Definiz: § VII. Degno di notizia, vale Meritevole di essere conosciuto, di esser fatto conoscere. –
Esempio: Machiav. Princ. F. 33: Perchè questa parte è degna di notizia e da essere imitata da altri, non la voglio lasciare indrieto.
Definiz: § VIII. A mia, A sua, A nostra, e simili, notizia, vale Per quello che consti, risulti, a me, a lui, a noi, e simili. –
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 80: Bene spesso egli erede, e chiama ottime quelle cose, delle quali mai non giunse a vederne migliori, e immense quelle, che a sua notizia son le più grandi.
Esempio: Viv. Disc. Am. 55: A mia notizia, i primi [cantoni di smalto] che si fabbricassero in servizio d'Arno furono a proposizione di Braccio Manetti.
Definiz: § IX. Per tua, sua, vostra, e simili, notizia, vale Per informazione e regola, o norma, di te, di lui, di voi, e simili. –
Esempio: Magal. Lett. 50: Per vostra notizia, la cassetta (dei buccheri) non comparisce. Iddio aiuti Giannettone al passo di tanti fiumi in tempi così rotti.
Definiz: § X. Aver notizia di checchessia, o di chicchessia, vale Esserne informato, ragguagliato, fatto consapevole. –
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 229: Abbiamo notizia, e di luogo di fede, che il duca di Milano tenta costì di fare vescovado a Pontremoli, ed ismembrare il nostro di Luni che oggi è di Serezzana.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 56: Come i luoghi, i fatti ancor son foschi; Che non se n'ha notizia le più volte.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 34, 8: Non comprende e non discerne il Duce, Chi questo sia che sì per l'aria vada; E, per notizia averne, si conduce A dargli uno o due colpi de la spada.
Definiz: § XI. Avere in notizia checchessia, si disse per Conoscerlo, Averne contezza. –
Esempio: Vespas. Vit. Manett. 23: Messer Giannozzo si volse alla Santità Sua e sì gli disse: Beatissimo Padre, e' sono veri e' beneficj che dice la Vostra Santità avere fatti ai Fiorentini, e sonci ancora degli altri che la Vostra Santità non ha nominati: e nominonne alcuni aveva in notizia.
Definiz: § XII. Dar notizia a uno di cosa, o di persona, vale Avvisarlo, Informarlo, Ragguagliarlo, circa ad essa. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 43: Alcuna notizia me ne diede, Che pienamente instrutto era di questo.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 14, 28: In campo non aveano altri a venire, Che quei di Tremisenne e di Norizia; Nè si vedea alla mostra comparire Il segno lor, nè dar di sè notizia.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 72: Questo avere.... tante e tante volte scrittomi, E datomi notizia d'ogni suo Affare, ec.
Definiz: § XIII. E figuratam., Dare una cosa, o persona, notizia di alcunchè, vale Darne essa segno o indizio, Farla, Lasciarla, intendere o comprendere. –
Esempio: Pulc. L. Son. 105: La tua filosomia (fisonomia) traditoresca, L'esser bistorto, e le gambe a sghimbeci, Danno notizia del tuo mal pensiere.
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 84: Molto più maravigliar lo fenno Molti ch'egli credea che dramma manco Non dovessero averne (del senno), e quivi denno Chiara notizia che ne tenean poco.
Esempio: Car. Arist. Rett. 259: Le quali cose hanno del persuasivo per questo, che essendo questi segni noti a gli auditori, danno lor notizia di quel che non sapevano de' costumi di color che gli usano.
Definiz: § XIV. Essere, o Venire, alcuno in notizia, o a notizia, di chicchessia, o presso chicchessia, vale Avere quegli, o Acquistare, nome, fama, riputazione, presso chicchessia; e anche semplicemente Essergli, o Divenirgli, noto; ma non è oggi di uso comune. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 210: Vuole l'uomo vanaglorioso essere lodato, onorato e riverito, per venire in notizia delle genti, e perchè si manifesti alcuna sua escellenzia e bontade.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 345: Da necessità costretto si diede a conciare uccelli, di che egli era grandissimo maestro, e per questo a notizia venne del Saladino.
Esempio: Giacomin. Nobilt. lett. 42: Il filosofo vivendo contento di cose mediocri, e più volentieri in privata che in pubblica fortuna, come quello che più desidera essere che apparire felice, non è in notizia nè in pregio appresso i molti, sebbene in se stesso, ec.
Definiz: § XV. Essere una cosa a notizia di alcuno, vale Essergli essa nota, Esserne quegli informato.
Definiz: § XVI. Mandare a notizia checchessia, trovasi per Farlo noto. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 5 t.: Essendo percosso, mandò a notizia l'odore della sua fortezza.
Definiz: § XVII. Venire, e anche Pervenire, Giungere, una cosa a notizia, e talora in notizia, di uno, vale Divenirgli nota per qualsiasi modo, Essergli manifestata, Arrivare egli a saperla, Venirne in cognizione. –
Esempio: Regol. S. Bened. 80: Se.... e' vizj medesimi in alcun modo verranno in notizia del vescovo, al cui vescovado s'apartiene quel luogo, ec.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 54: Quantunque appo coloro, che discreti erano, ed alla cui notizia pervenne (il mio nobile amore), io ne fossi lodato, e da molto più reputato, nondimeno ec.
Esempio: Capp. G. Tum. Ciomp. T. 238: Questo venne a notizia a' Priori e a' Collegi, di ehe subito feciono sonare a consiglio.
Esempio: Car. Lett. Farn. 3, 89: Essendomi venuto a notizia che le Signorie Vostre hanno una pratica di condur costà messer Paolo Manuzio, figlinolo d'Aldo, per indirizzarvi una stampa, l'ho giudicata tanto onorevole impresa, e tant'utile per la vostra città, che ec.
Esempio: Legg. Band. C. 9, 22: Li sopradetti rettori, sindici, sieno tenuti notificare publicamente detti comandamenti, appiccandone uno alla porta della chiesa, ed uno riservandosi in mano, per mostrarlo a qualunque lo volessi vedere, e facendo in modo venghino in notizia a' popoli, sotto pena ec.
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 15: Scriverò, io Francesco di Giambatista Sassetti, tutte quelle poche memorie che sino a qui mi sono venute a notizia della nostra casata.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 43: Ben presto giunse a notizia di Cortès un tal contrattempo, e senza arrendersi alla difficoltà del rimedio, si lasciò vedere da i suoi amici, e da i suoi soldati, per riconoscere come pigliavano l'affronto.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 264: Una sola cartapecora di questa natura è pervenuta a mia notizia, mercè la gentilezza del Signor Giovanni di Poggio Baldovinetti.
Definiz: § XVIII. E Venire alcuno in notizia di qualche cosa, Pervenire, alcuno in notizia di qualche cosa, vale Acquistarne egli conoscimento, idea, cognizione, Venire a saperla. –
Esempio: Tratt. spirit. 6: Nelle creature non è da ponere speranza, se non per cagione di Dio, o per quanto ci possono aiutare a fare venire in notizia di Dio.
Esempio: E Tratt. spirit. 20: A potere pervenire in notizia del debito e ordinato amore e dell'odio evangelico, dovete sapere che ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 44, 3: Pur, se talor gli ha tratti in umil loco Insieme una fortuna acerba e fella, In poco tempo vengono a notizia (Quel che in molto non fèr) de l'amicizia.
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 202: Basta che i testimonj predetti si sono già esaminati una volta e che si contradicono: da la qual contradizione gli pare che V. S. facilmente potrebbe venire in notizia del vero.
Definiz: § XIX. Venire checchessia a notizia, usato assolutam., vale Venire a scoprirsi, a sapersi. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 410: Di grazia contami In che modo è venuto ora a notizia Questo ritrovamento.