Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
AVIDITÀ, e anche AVIDITADE e AVIDITATE
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Dizion. 2 ° Ed.
AVIDITÀ, e anche AVIDITADE e AVIDITATE.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Avido.
Dal lat. aviditas. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 140: Questo infermo il mangia con grande aviditade.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 352: Il grande ventre e l'ale late significano l'avidità.
Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 116: Incitato da la troppa avidità sua di spegnere affatto i nimici.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 15: Men può nel cor superbo amor di donna, Ch'avidità d'onor che se n'indonna.
Esempio: Metast. Dramm. 3, 201: Or vedi a quale Lagrimevole stato Un delitto riduce, una sfrenata Avidità d'impero.