Lessicografia della Crusca in rete

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MOLLORE
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MOLLORE.
Definiz: Sost. masc. Condizione di cosa o luogo molle, Umidore, Umidità. –
Esempio: Cant. Carn. 154: Non di lungi dal bosco, è un ricetto A posta fatto, per questo rispetto, Non molto largo, ma assettato e stretto, Quello usiam tanto che passi il mollore.
Esempio: E Cant. Carn. 192: Si ch'esser vuole asciutto Il legno, ch'assai guastano i mollori.
Esempio: Grazz. Rim. V. 455: Se tosto non soffia tramontano, E che questo mollor cresca per tutto, Io credo certo, e non senza ragione, Che morranno le bestie e le persone.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 459: Se voi avete a seguitar la corte, Che volete voi avere? una bizzuga, Da restare a un mollore in quel di Pisa, O giù per le maremme in un pantano?
Esempio: Soder. Op. 1, 219: Così si può fare nei luoghi piani, ove basta che tutte le stanze che s'hanno ad abitare sian fuori d'ogni umidità e mollore.
Esempio: E Soder. Op. 1, 383: Ponga le viti in luoghi montuosi, secchi ed asciutti, buoni e privi d'ogni gemitio e mollore d'acque stagnanti.
Esempio: Baldin. Art. Int. 84: Non so per quale accidente, o di moto di persona, o di mollore e lubricità di terreno, o per altra qual si fosse cagione, egli cadde in fiume.