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Dizion. 5° Ed. .
LOQUELA
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pag.458
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LOQUELA. Definiz: | Sost. femm. Facoltà di parlare, Favella; ed è voce del nobile linguaggio. |
Dal lat. loquela. – Esempio: | Dant. Parad. 27: E tal, balbuzïendo, ama ed ascolta La madre sua, che, con loquela intera, Disia poi di vederla sepolta. | Esempio: | Vill. G. 55: Siccome innocente, riebbe la vista delli occhi, e la loquela del parlare. |
Esempio: | But. Comm. Dant. 3, 727: Che con loquela intera; cioè quando è fatto grande, che può interamente parlare. |
Esempio: | Anguill. Ovid. Metam. 3, 144: Un parlar ebbe già tanto soave Questa, a cui manca or la loquela intera. |
Definiz: | § I. E per Linguaggio, Lingua. – | Esempio: | Liv. Dec. 1, 51: Però che grande partita [de' Fidenati] erano stati Romani, e gli altri, che s'erano accostati con loro, aveano ancora imparata la loquela romana. | Esempio: | Giobert. Ges. mod. 2, 594: Tengo esser debito di ogni buon Italiano il considerare la propria loquela come un prezioso patrimonio nazionale. | Esempio: | E Giobert. Rinnov. 2, 502: Sotto il giogo macedonico, romano, bizantino custodirono [i Greci] quasi intatta l'antica loquela, e la serbarono almeno in parte sotto il giogo dei Turchi. |
Definiz: | § II. E per Modo di parlare, ed altresì per Modo di pronunziare, Accento. – | Esempio: | Dant. Inf. 10: La tua loquela ti fa manifesto Di quella nobil patrïa natio. |
Esempio: | But. Comm. Dant. 1, 282: La tua loquela ti fa manifesto...; quasi dica: Al parlar ti manifesti esser fiorentino. |
Esempio: | Buonarr. Fier. 3, 4, 3: Riconosciuta ho la loquela al certo Di quei divoramonti. | Esempio: | Rondin. F. Relaz. 37: Trapelò a' confini un pollaiolo bolognese, il quale arrivato alla porta a San Gallo, provossi di entrare, ma non gli riuscì; la sua loquela faceva manifesto di qual paese ei fosse. |
Esempio: | Salvin. Annot. Fier. 451: Riconosciuta ho la loquela al certo. Gli ho riconosciuti al parlare. |
Definiz: | § III. Loquela, trovasi detto per Voce. – |
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