Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
ROVELLO, e ROVELLA
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ROVELLO, e ROVELLA.
Definiz: Rabbiosa stizza. Lat. furor, ira. Gr. θυμός.
Esempio: Varch. Ercol. 55. Se alza la voce, e si duole, che ognun senta, si dice scorrubbiarsi, arrangolarsi, e arrovellarsi, onde nascono rangolo, e rovello.
Esempio: Red. Oss. an. 94. Molto più oltre sarebbe trascorso, se spinto dal gran rovello della fame non fosse saltato da un'altissima finestra.
Definiz: §. Come le rovella, Della rovella, e simili, maniere basse, colle quali si esprime soverchio eccesso, o mancanza di checchessia.
Esempio: Malm. 2. 37. Dove quel crudo balestrier d'amore Tira frecciate come la rovella.
Esempio: E Malm. 5. 64. A quel plebeo, Che non profferì lor della rovella, Furon per insegnare il Galateo.