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1) Dizion. 5° Ed. .
DISSIPITO.
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DISSIPITO.
Definiz: Add. Privo di sapore, Insipido; comunemente Scipito: anche in locuz. figur. ‒
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 1, 352: Non ricusiamo una semplice vivanda senza condimenti e dissipita.
Esempio: Bart. D. Ital. 2, 115: Le condusse a gustar di Dio, e a goder delle cose eterne; il cui sapore è quel solo che rende amaro, non che dissipito, quanto di mortal dolce e d'ingannevole appetitoso porgono le creature.
Esempio: E Bart. D. Ghiacc. 74: Scaldato che sia quel ghiaccio, l'acqua in che si è risoluto riman tuttavia dissipita e dolce.
Definiz: § I. E figuratam. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 7, 202: E parendogli la domanda dell'altre sue sciocche e dissipite, cominciò a ridere.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 82: E forse che quelle loro novelle guise.... graziosa cosa non sono,... piene di spirito, di sustanzia e di sugo, per le quali l'antiche, sozze, frivole e dissipite, si convengano abbandonare.
Esempio: E Salv. Infarin. sec. 70: Il porle a cagion del tutto sarebbe stata dissipita loquacità.
Esempio: Ricc. L. Teofr. Caratt. 1, 27: Se alcun trattatello sulla scienza del costume, ancora che del miglior gusto non sia, o della maggiore raffinatezza (lasciate da parte le dissipite cose), esce alla luce del mondo, avidamente l'abbracciamo.
Esempio: Giobert. Introd. 3, 59: Non conosco alcun romanzo più vano e dissipito che le moderne cantafavole.
Definiz: § II. Pur figuratam., detto di persona, per Di poco senno, Scimunito, Sciocco, e simili. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 3, 213: Quantunque Ferondo fosse in ogni altra cosa semplice e dissipito.