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Dizion. 5° Ed. .
ECCELLERE ed ESCELLERE.
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ECCELLERE ed ESCELLERE. Definiz: | Neutr. Primeggiare, Sovrastare agli altri. Ma non è voce del comune linguaggio. |
Dal lat. excellere. ‒ Esempio: | Cic. Ufic. 7 t.: Nella quale [scienza] noi stimiamo essere cosa bella escellere. | Esempio: | E Cic. Ufic. 22 t.: Massimamente el popolo romano escelle per la grandezza dell'animo. | Esempio: | E Cic. Ufic. 103: E benchè ancora tu escellessi e per bellezza e per le forze, ec. | Esempio: | E Cic. Tusc. 62: E da una [affezione dell'animo] la quale all'altro escelleva, tutte l'altre sono state nominate. | Esempio: | Giobert. Ges. mod. 4, 151: Gli antichi erano spesso uomini universali, ed eccellevano nella scienza politica e amministrativa non meno che nella milizia. |
Definiz: | § I. E poeticam. detto di cose, per Crescere molto in altezza, Farsi eccelso. ‒ |
Esempio: | Sannazz. Arcad. 92: Tagliate tosto le radici all'ellere; Che se col tempo e col poder s'aggravano, Non lasceranno i pini in alto eccellere. |
Definiz: | § II. E per Superare, Vincere, di pregio. ‒ | Esempio: | Vinc. Tratt. Pitt. 27: La pittura eccelle, e signoreggia la musica, perchè essa non muore immediate dopo la sua creazione, come fa la sventurata musica. |
Definiz: | § III. E nel medesimo senso, usato in forza di Att. ‒ |
Esempio: | Bern. Rim. burl. 2, 2: Or questa nobil (la Piva) senza fin lodata, Poichè ella tutte l'eccellenzie eccelle, Oggi in rima da me fia celebrata. |
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