Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ECCELLERE ed ESCELLERE.
Apri Voce completa

pag.14


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
ECCELLERE ed ESCELLERE.
Definiz: Neutr. Primeggiare, Sovrastare agli altri. Ma non è voce del comune linguaggio.
Dal lat. excellere. ‒
Esempio: Cic. Ufic. 7 t.: Nella quale [scienza] noi stimiamo essere cosa bella escellere.
Esempio: E Cic. Ufic. 22 t.: Massimamente el popolo romano escelle per la grandezza dell'animo.
Esempio: E Cic. Ufic. 103: E benchè ancora tu escellessi e per bellezza e per le forze, ec.
Esempio: E Cic. Tusc. 62: E da una [affezione dell'animo] la quale all'altro escelleva, tutte l'altre sono state nominate.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 4, 151: Gli antichi erano spesso uomini universali, ed eccellevano nella scienza politica e amministrativa non meno che nella milizia.
Definiz: § I. E poeticam. detto di cose, per Crescere molto in altezza, Farsi eccelso. ‒
Esempio: Sannazz. Arcad. 92: Tagliate tosto le radici all'ellere; Che se col tempo e col poder s'aggravano, Non lasceranno i pini in alto eccellere.
Definiz: § II. E per Superare, Vincere, di pregio. ‒
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 27: La pittura eccelle, e signoreggia la musica, perchè essa non muore immediate dopo la sua creazione, come fa la sventurata musica.
Definiz: § III. E nel medesimo senso, usato in forza di Att. ‒
Esempio: Bern. Rim. burl. 2, 2: Or questa nobil (la Piva) senza fin lodata, Poichè ella tutte l'eccellenzie eccelle, Oggi in rima da me fia celebrata.