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1) Dizion. 5° Ed. .
CUCCO
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CUCCO.
Definiz: Sost. masc. Voce fanciullesca, che significa Uovo.
Forma varia di Cocco. –
Esempio: Pataff. 8: Perchè 'l granchio mi morse, mangio il cucco.
Esempio: Dat. Cical. III, 1, 172: Col nome di cucco, che tanto è quanto uovo, si esprime ec.
Esempio: Fag. Rim. 6, 175: Alla fiera comprar ti vo' il balocco, E darti a colizion la pappa e il cucco.
Definiz: § I. Cucco di alcuno, dicesi figuratam. Il figliuolo più amato e vezzeggiato dal padre e dalla madre, e Qualunque persona prediletta; forse con similitudine presa dall'essere l'uovo cibo prediletto de' bambini. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 19, 141: Che tu se' il cucco mio per certo, e 'l drudo.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 2, 547: Fingeva Esdram che questo sia il suo cucco.
Esempio: Poliz. Rim. C. 306: Già credetti essere il cucco, So che 'n gongolo ti tenni ec.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 45: Vuol esser tenuto per intrinsico vostro, per aio mio, per cucco di tutti i prelati di Roma.
Esempio: Varch. Stor. 3, 3: Piero il quale, come maggiore, era il cucco di Filippo.
Esempio: Dat. Cical. III, 1, 173: Col nome di cucco, che tanto è quanto uovo, si esprime l'affetto più parziale e più tenero delle madri e de' padri verso i figliuoli, chiamandosi cucco il più diletto.
Esempio: Panant. Epigr. 123: Eppur questo [figlio] era il cucco della mamma.
Definiz: § II. E per estensione, in senso alquanto scherzevole. –
Esempio: Machiav. Comm. 72: Un frate mal vissuto, Un parasito di malizia il cucco, Fien questo giorno il vostro badalucco.
Esempio: Varch. Boez. 42: Tu (penso io).... ingannasti la Fortuna colle parole, mentre che ella ti piaggia, mentre che ella (come suo cucco e favorito) ti vezzeggia e favorisce.