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Dizion. 5° Ed. .
INSIPIDO.
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pag.935
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INSIPIDO. Definiz: | Add. Non saporito, Privo o Scarso di sapore, Scipito. |
Dal lat. insipidus. – Esempio: | Cresc. Agric. volg. 233: È da sapere che nelle mele è enfiamento, e propriamente in quelle che non son dolci, e le insipide sono molto acquidose, e declinano di soperchio ad umidità. | Esempio: | E Cresc. Agric. volg. 237: E 'l liquore insipido, il quale ha quasi sapor d'acqua, per l'abbondanza del suo liquore e acquosità pertiene a frigidità. | Esempio: | Bocc. Decam. 7, 163: Di gran lunga è da eleggere il poco e saporito, che il molto ed insipido. | Esempio: | Tass. Amint. 2, 2: Insipido è quel dolce, che condito Non è di qualche amaro, e tosto sazia. | Esempio: | E Tass. Dial. 1, 359: Senza i quali (i vini) non sol Venere è fredda, ma insipide sono tutte le vivande. | Esempio: | Segner. Paneg. 1, 211: Il vitto più regalato ch'egli ammettesse fu d'erbe insipide, fu di frutta, fuggendo come veleno ogni condimento. | Esempio: | Cocch. Bagn. Pis. 54: Si può con ragione sospettare che quindi nasca quella piccola vena di sapore ferrigno per l'avanti inaudito, e non osservato nemmeno dagli astemj e dai più delicati, onde ei deve reputarsi alieno e non naturale di queste acque, le quali dopo tutti i saggi ed esami possibili sono state per la pluralità dei voti dichiarate insipide. | Esempio: | Bicchier. Bagn. Montecat. 27: L'acqua stillata, che lavò sino a rendere insipidi i sedimenti, fu sempre unita al fluido respettivo, ond'essi avevano origine. | Esempio: | Paolett. Oper. agr. 2, 172: In queste due provincie si fanno i vini deboli ed insipidi. |
Definiz: | § I. Figuratam. – |
Esempio: | Cavalc. Esp. Simb. 2, 202: Ogni lezione e scrittura è insipida, se non v'è lo nome di Gesù. | Esempio: | Tass. Amint. 1, 1: Insipidi diporti veramente, Ed insipida vita: e, s'a te piace, È sol perchè non hai provata l'altra. | Esempio: | E Tass. Lett. 1, 157: La presa d'Antiochia, narrata senza l'affetto doloroso, avrebbe de l'insipido. | Esempio: | Galil. Op. lett. 135: È robaccia (certi versi) da riempire canton voti, insipida, disgraziata e al solito pedantesca. | Esempio: | Fiorett. B. Proginn. 3, 202: Il buon poeta è tenuto arricchir e illeggiadrire quelle parti di locuzione, quando esso poeta parla in sua persona; perchè quella parte resterebbe fredda, insipida e oziosa, se con questi mezi non fusse aiutata e rinvigorita. | Esempio: | Pallav. Perfez. crist. 430: Visione chiara e possessione perfetta d'una bellezza infinita e d'un bene infinito, presso a cui è oscuro, vile ed insipido tutto il creato. | Esempio: | Metast. Dramm. 2, 56: Ogni contento, Che con lui non divido, È insipido per me. | Esempio: | Leopard. Pros. 1, 298: Il presente è piccolo e insipido per natura a tutti gli uomini. | Esempio: | Capp. Pens. Educ. 326: Io per me credo la religione sola essere all'uomo educatrice, e tengo per molto insipido ogni morale discorso, il quale non s'avvalori dei precetti del Vangelo. |
Definiz: | § II. Pur figuratam., detto di persona o di suo atto ed operazione, e poeticam. di facoltà, sensi, e simili, vale Privo o Scarso di giudizio, Semplice, Sciocco, Stolto. – |
Esempio: | Leggend. SS. Cosm. e Dam. 23: Tu ài magnificato sopra di noi la misericordia tua. L'uomo insipido nolla cognobbe, e lo stolto non la intese. | Esempio: | Anguill. Ovid. Metam. 11, 53: O che gran mitra, Musa, vi vorria Per coprire oggi 'l capo di coloro, Che con orecchie insipide e non sane Disprezzan Febo, e fanno onore a Pane. | Esempio: | Fiorett. B. Proginn. 2, 20: Potrem conietturare che altrettanto riesca insipido e villano il vestire un gran personaggio disorrevolmente e abbiettissimamente. | Esempio: | Buonarr. Fier. 2, 4, 15: Or me n'avveggio, Ch'è 'l più scempio e 'l più 'nsipido che mai Sciogliesse lingua a infastidir orecchi. | Esempio: | Capp. Pens. Educ. 275: Se mai leggeste la maggiore opera di Rousseau, dite, che pensaste voi d'Emilio? Io dico del fanciullo e non del libro: di quel fanciullo paffuto ed insipido, senz'indole nè fisonomia propria. |
Definiz: | § III. E in particolare detto di scrittura, componimento, libro, o simili, vale Fatto con poco senno, dottrina, e simili. – |
Esempio: | Fiacch. Fav. 1, 65: Scritto ampio e insipido non lode ottiene: È più stimabile far poco e bene. | Esempio: | Guadagn. Poes. 2, 78: Essendo i versi miei Tanto insipidi e leggeri, Io davver non li credei Un boccon da cavalieri. |
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