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1) Dizion. 5° Ed. .
ERRABONDO.
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Dizion. 5 ° Ed.
ERRABONDO.
Definiz: Add. Che va errando o vagando qua e là, o per luoghi diversi; Ramingo.
Dal lat. errabundus. ‒
Esempio: Bemb. Asol. 34: Per le selve giacciono l'errabonde fiere.
Esempio: Mont. Iliad. 1, 78: Atride, or sì cred'io volta daremo Nuovamente errabondi al patrio lido, Se pur morte fuggir ne fia concesso.
Definiz: § I. E per similit., detto di acque. ‒
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 10, 166: Acque stagnanti, o fuori del loro letto errabonde.
Definiz: § II. E detto di viaggio, vale Fatto vagando per luoghi diversi. ‒
Esempio: Baldell. F. Diod. 1, 388: Cominciò a venire fin da principio raccontando il suo così errabondo viaggio.
Definiz: § III. Figuratam., detto di vita, vale Proprio di persona errabonda, Condotto vagando sempre per varj luoghi o paesi. ‒
Esempio: Giobert. Primat. 387: Questa vita spensierata, errabonda e cosmopolitica,... è l'essenza della cavalleria ec.
Definiz: § IV. E detto poeticam. di luogo, vale In cui si erra o vaga di qua e di là. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 22, 33: Molto lor duol, che per incantamenti, Mentre che fur negli errabondi tetti, Tra lor non s'eran mai riconosciuti.