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1) Dizion. 5° Ed. .
NEQUIZIA.
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NEQUIZIA.
Definiz: Sost. femm. Iniquità, Malvagità, Malizia, Empietà, e simili; parlandosi sia di fatti o azioni, sia di opinioni o sentimenti.
Dal lat. nequitia. –
Esempio: Dant. Parad. 4: Parere ingiusta la nostra giustizia Negli occhi de' mortali è argomento Di fede, e non d'eretica nequizia.
Esempio: E 15: Dietro gli andai, incontro alla nequizia Di quella legge, il cui popolo usurpa, Per colpa del pastor, vostra giustizia.
Esempio: Cavalc. Specch. Pecc. 56: Che è la letizia del secolo, se non una impunita nequizia, cioè lussuriare, inebriare, ec.?
Esempio: Cic. Tusc. 73: Ora come noi in luce siàno venuti e ricevuti, subitamente siàno rivolti in ogni nequizia ed in somma perversità d'opinioni.
Esempio: Sacch. Rim. G. 34 t.: E come in mar così in terra spandi (o sommo sacerdote) Maggior nequizia per sì fatta via.
Esempio: Med. L. Canz. ball. 13 t.: Son fontana (le donne) di malizia, E tanta è la lor nequizia E la loro ingorda voglia, Che ec.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 3, 62 t.: Ma 'l mondo è pieno di malignità e di nequizia.
Esempio: Varch. Boez. 76: Hanno, i magistrati cotal forza, che possano mettere le virtù nelle menti di coloro che gli esercitano, e scacciarne i vizj? Certamente, non iscacciare la nequizia, ma più tosto scoprirla, sogliono.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 3, 308: Disputando per due giorni continovi contra quegli empj dogmi, con mettere insieme e confrontare le cose qua e là disperse e disgiunte, con determinare gli equivoci, distinguere gli ambigui..., cavò dalle tenebre e dalle tane tutta quella nequizia; e talmente la pose in chiaro, che ec.
Esempio: Pindem. Poes. 361: Oh qual vergogna..., Che ale spiegar di cherubino e volo Goda per l'aria un ente, a cui nel petto La nequizia d'un demone s'annidi!
Esempio: Guerrazz. Racc. 172: Il malvagio, che invece di vedersi vilipeso e punito si vede tenuto in pregio e premiato, indura nella nequizia.
Esempio: Capp. Scritt. 2, 84: Non ebbe egli scusa bastante.... nella nequizia di coloro che lui tenevano come strumento da logorare, poi da rompere e gettar via?
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Med. L. Op. 3, 65: Sicchè non vi è più zelo Di fè, di carità; ma sol nequizia Regna nel mondo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 4: Colpa d'Amor; ch'io non saprei di cui Dolermi più, che de la sua nequizia; Che dolcemente nei principj applaude, E tesse di nascosto inganno e fraude.
Definiz: § II. E per Fatto, o Detto, malvagio; Peccato, Scandalo. –
Esempio: Dant. Parad. 6: Addolcisce la viva giustizia In noi l'affetto sì, che non si puote Torcer giammai ad alcuna nequizia.
Esempio: Vill. G. 5, 33: E quasi si teneano più al reggimento di parte di Chiesa che ghibellina, onde grande nequizia ne seguì in Pisa alla venuta del Bavaro.
Esempio: Bibb. N. 5, 294: Sopra loro venga la morte,... per che nelle loro abitazioni sono le nequizie.
Esempio: E Bibb. N. 349: Pensorono la nequizia, e hanno parlato; hanno detta la iniquità contra l'eccelso.
Esempio: E Bibb. N. 6, 157: Giustamente erano afflitti secondo le loro nequizie.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 34: A' quali conviene patire ancora alcuna pena e malagevolezza nelle loro carni e nelle loro menti, per sodisfare di quello, che male si dilettaro, seguendo la volontà propia e ne' disiderj della carne e nelle nequizie e nelle malizie della mente.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 7, 65: Sono un malvagio tinto in cremesino; Ed ora voglio mie nequizie tutte Finir, morendo come un assassino.
Definiz: § III. Nequizia, si disse altresì per Rabbia, Mal animo. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 30, 48: E que', che non curavan sua grandizia, Negaron tutte quante sue domande; Sicchè 'l Soldano empiero di nequizia.
Esempio: E 70, 75: E veramente se l'avesse preso, Egli avrie fatto di lui grande strazio, Tant'era d'onta e di nequizia acceso.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 213: Fra Michele si consumava di nequizia, veggendo i modi fecciosi della moglie d'Ugolino.
Definiz: § IV. E per Smoderatezza ne' desiderj, Cupidigia, Disonestà. –
Esempio: Cic. Tusc. 78 t.: La sua proprietà (della frugalità) pare che sia reggere e placare e' moti dell'animo appetente, e sempre all'avversante libidine conservare la constanzia in ogni cosa moderata. Alla quale el contrario vizio si chiama nequizia.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 8, 72: La bella sembianza (di Lucrezia) e le parole Rimasero nel cor pien di nequizia Del fiero Sesto, un de' fratelli regi, E le caste maniere e gli atti egregi.