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CONSUMARE
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CONSUMARE.
Definiz: Logorare, finire, ridurre al niente, torre l'essere. Lat. consumere, absumere. E si usa oltre all'att. nel neutr. e nel neutr. pass.
Esempio: Boc. Introd. n. 25. Non d'aiutare i futuri frutti delle bestie, e delle lor passate fatiche, ma di consumar quelli, che si trovavano presenti.
Esempio: E Bocc. Nov. 7. 4. E oltr'a ciò consumarsi nell'albergo co' suo' cavalli.
Esempio: E Bocc. Nov. 79. 11. Ne quanti sieno i confetti, che vi si consumano.
Esempio: Petr. Son. 227. Consumar vidi marmi, e pietre salde.
Esempio: Dan. Inf. 11. Qualunque trade, in eterno è consunto.
Esempio: E Dan. Par. 12. Ch'Amor consunse, come Sol vapori.
Esempio: E Dan. Par. Cant. 20. E 'l giorno d'ogni parte si consuma.
Esempio: Boc. Nov. 18. 21. Della mia giovinezza v'incresca, la quale, come ghiaccio al fuoco, si consuma per voi.
Esempio: G. V. 2. 3. 1. E molti santi Monaci, e Religiosi furono martirizzati, e consumati.
Esempio: E G. V. 2. 10. 2. E molti fedeli Cristiani distrussero, e consumarono.
Esempio: Boez. 2. p. 2. Tuttavia, affine che tu non mi affligga, e consumi affatto, ec.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Dan. Inf. 7. Consuma dentro te, colla tua rabbia.
Esempio: Petr. Canz. 8. 4. Acciocchè 'l rimembrar più mi consumi.
Esempio: E Petr. Canz. 19. 3. Che dolcemente mi consuma, e strugge.
Esempio: Boc. Nov. 18. 21. A' quali; o sospiri per risposta dava, o che tutto si sentia consumare.
Esempio: E Bocc. Nov. 27. 3. Per non far lieta colei, che del suo male era cagione, di vederlo consumare.
Esempio: Lasc. Rim. Io mi consumo di saperlo.
Definiz: §. Per dar perfezione, e compimento. Lat. consummare, perficere, absolvere.
Esempio: Dan. Inf. 2. Perchè pensando consumai la 'mpresa.
Esempio: Bocc. Nov. 98. 23. E quinci consumato il matrimonio, lungo, e amoroso piacere prese di lei.
Definiz: §. Consumar la fatica, il tempo, ec. Impiegarsi del continuo in qualche cosa. Latin. tempus terere.
Esempio: Boc. Nov. 8. 4. A quel tempo soleva essere il lor mestiere, e consumarsi la lor fatica, in trattar paci, ec.
Esempio: Lod. Mart. Rim. Non ha pena chi muore, Ma chi consuma in pianti i giorni, e l'ore.