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Dizion. 5° Ed. .
ASSORBIRE e ASSORBERE; la qual ultima forma è più propria della poesia
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ASSORBIRE e ASSORBERE; la qual ultima forma è più propria della poesia. Definiz: | Inghiottire, Ingoiare; detto propriamente delle acque che attraggono al fondo, che sommergono checchessia. |
Dal lat. absorbere. – Esempio: | Sannazz. Arcad. 124: Assorbere a tal duolo il mar dovrebbesi Ischia, Capri, Ateneo, Miseno e Procita. |
Esempio: | Cas. Rim. 1, 23: E l'onda che Cariddi assorbe e mesce. |
Esempio: | Car. Eneid. 3, 676: Una vorago D'un gran baratro è questa, che tre volte I vasti flutti rigirando assorbe. |
Esempio: | Chiabr. Rim. 1, 175: No, ch'io ti vidi in seno Mar che assorbe ogni fiume, Sol che oscura ogni lume. |
Definiz: | § I. Per similit. – | Esempio: | Magal. Sagg. nat. esp. 1: Imperciocchè assorbendone ella [l'aria] dentro 'l suo seno le cose tutte,.... tutte sotto 'l torchio dell'aria gemono. |
Definiz: | § II. E figuratam. – |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 14, 6: E seco avere una procella assorto Tanti principi illustri. |
Esempio: | Tass. Gerus. 8, 43: Poichè genti sì amiche e valorose Breve ora ha tolte, e poca terra assorbe. |
Esempio: | Segner. Pred. 357: I martiri cristiani sono tanti, che assorbiscono ogni notizia. | Esempio: | Magal. Comm. Inf. 11: Ciò si può intender di coloro, l'aver de' quali è ingordamente assorbito dall'avaro. |
Definiz: | § III. E pur figuratam. per Trarre interamente a sè. – |
Esempio: | Fr. Iac. Tod.: O anima rapita, L'amore hatti assorbita, E hatti tratta a sene. |
Definiz: | § IV. Assorbire, dicesi anche del Succhiare o Imbeversi che fanno specialmente di umidità alcune sostanze. – | Esempio: | Cocch. R. Lez. anat. 89: Le sottili radici della vena ombellicale nella placenta debbono in qualche modo assorbire il siero o l'umor latteo dalle estremità dell'arterie dell'utero. |
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