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1) Dizion. 5° Ed. .
ALBERO.
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ALBERO.
Definiz: Sost. masc. Nome generico di quelle piante che hanno lungo e grosso fusto, e spandono rami.
Dal lat. arbor. −
Esempio: Dant. Inf. 13: Fanno lamenti in su gli alberi strani.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 132: Erano queste piagge.... tutte di vigne, di ulivi, di mandorli, di ciliegi, di fichi e d'altre maniere assai d'alberi fruttiferi piene.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 16: Non si muove una foglia d'albero senza la sua volontà [di Dio].
Esempio: Tass. Gerus. 16, 10: L'aura, non ch'altro, è della maga effetto, L'aura, che rende gli alberi fioriti.
Esempio: Red. Esp. Insett. 83: Scriverò de' bachi generati nell'erbe, nelle foglie degli alberi, e ne' pomi, dopo qualche tempo che da' loro alberi e dalle loro piante furono staccati.
Definiz: § I. Per una specie particolare di albero, che si coltiva per lo più lungo i fiumi, detto altresì Pioppo, ed Oppio; ed è il Populus nigra, ed anche il Populus tremula de' Botanici. −
Esempio: Ricett. Fior. 52: Eleggesi quello che nasce su il cedro, di poi quello de' popoli, chiamati volgarmente alberi e pioppi.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 5, 2: Usandovisi poco dipingere, come si fa altrove, in tavole di legname d'albero, da molti chiamato oppio, e da alcuni gattice.
Esempio: Dav. Colt. 189: Più [ne patisce] il salicone, che l'albero, detto altrimenti oppio.
Esempio: Magal. Lett. scient. 224: Io non dico per tutto questo, che non si possano formare altre specie d'ovatta.... con altre lanugini,.... non esclusone l'albero nostrale, che è il populus de' Latini.
Esempio: Targ. Viagg. 3, 36: Pianterei delle vetrici, come si fa lungo l'Arno, e degli ontani ed alberi, o populus tremula.
Definiz: § II. Per lo Stile che regge le vele delle navi. −
Esempio: Dant. Inf. 7: Quali dal vento le gonfiate vele Caggiono avvolte, poi che l'alber fiacca.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 50: Trovò.... una navicella di pescatori, la quale d'albero e di vela e di remi la trovò fornita.
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 70: Gli alberi, o antenne, di qual si voglia vascello, si debbono fare di tale grandezza, quanta sarà la maggior gagliardezza del vento, che esso vascello possa comportar senza traboccarsi.
Definiz: § III. Albero per similit. dicesi Quel piccolo fusto che entra nella chiave dell'orologio quando si carica. −
Esempio: Magal. Lett. scient. 169: Donar dieci orivoli all'impazzata, tutti dell'istesso maestro, e abbattersi a donargli a chi si trovava per appunto la chiave che va bene ai loro alberi per caricargli,.... è giusto che paia strano, anzi stranissimo.
Definiz: § IV. Pure per similit., Albero si dice la Descrizione de' nomi delle famiglie, posti per ordine di discendenza, e rappresentati in una tavola o prospetto che ha foggia d'albero. −
Esempio: Borgh. V. Alb. fam. 5: La via del trovare l'origine con le descendenze continuate, e come corre l'uso del dire, far albero delle famiglie nostre ec.
Esempio: E Borgh. V. Disc. 2, 555: Sebbene nell'albero, come si chiamano ora le successioni delle case in ordine ridotte, non si vede.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 287: Si riposa oggi sotto l'ombra di Alfonso secondo, duca di Ferrara, al quale ha fatto un albero della genealogia de' marchesi e duchi Estensi.
Definiz: § V. Albero di croce. Così chiamavano gli antichi una pittura o scultura, dove fosse rappresentato un albero che distendeva i rami principali in forma di croce, con certi tondi, o mandorle, o compassi, dentrovi busti, immagini o storie di santi. −
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 313: Nel refettorio è in un albero di croce istorie di san Lodovico.
Definiz: § VI. Al primo colpo non cade l'albero, o Per un colpo non cade l'albero, modo proverbiale che significa: Bisogna tornare a ritentar più d'una volta il modo d'ottenere alcuna cosa. −
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 17: Non temere, Bucciuolo; chè l'albero non cade per un colpo.
Esempio: Libr. Amor. B. 46 t.: Sì fatte risposte a femmine rusticane lasciar dovete, le quali soleno dire: per uno colpo non cade l'albero.
Esempio: Cecch. Esalt. 5, 2: Al primo colpo Non va l'albero in terra.
Definiz: § VII. Andar su per le cime degli alberi, che oggi dicesi più comunemente Andar su pe' peri, vale Passare o colle pretensioni, o col pensiero, o col discorso, oltre al comunale e al consueto. −
Esempio: Varch. Ercol. 99: Di coloro che favellano in punta di forchetta, cioè troppo squisitamente e affettatamente, e, come si dice oggi, per quinci e quindi, si dice Andare su per le cime degli alberi; simile a quello, Cercare de' fichi in vetta.
Definiz: § VIII. Star sull'albero a cantare, vale in proverbio: Far mostra di starsene indifferente, e non cedere agl'inviti e alle proposte, che altri ci fa.