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1) Dizion. 5° Ed. .
MAREGGIARE
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MAREGGIARE.
Definiz: Neutr. Agitarsi, Ondeggiare violentemente, che fa il mare. -
Esempio: Dant. Purg. 28: Ma Ellesponto, là 've passò Xerse, Ancora freno a tutti orgogli umani, Più odio da Leandro non sofferse, Per mareggiare intra Sesto ed Abido, Che ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 680: Per mareggiar tra Seston ed Abido; cioè per ondeggiare che facea lo ditto mare tra le ditte terre.
Esempio: Car. Long. 35: Rinforzando tuttavia di ventare e di mareggiare, il legno, senza mai rattenersi, trascorse tanto a seconda, che uscì lor in tutto di vista.
Definiz: § I. Figuratam. -
Esempio: S. Ag. Espos. Salm. 23: L'animo dell'uomo dubitante, e che mareggia tra la confusione della debolezza e l'ardimento della presunzione, spesse volte è ripercosso quinci e quindi.
Esempio: Mont. Poes. 2, 103: Tutta allor mareggiò di cittadino Sangue la Gallia; ed in quel sangue il dito Tinse il ladro, il pezzente e l'assassino.
Definiz: § II. E detto di persona, ed altresì di squadra, o di nave, vale Andare, Viaggiare, per mare, Muoversi pel mare, Navigare. -
Esempio: Virg. Eneid. 27: Li nocchieri sono già inghirlandati per mareggiare.
Esempio: Bocc. Amet. 62: Nè in terra del picciolo legno discendere voleva, ma a quello vicino, mareggiando, con mal dotta mano semplicetto s'andava.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 140: Le altre (navi), o rotte sconciamente nel corpo, o lacerate negli arredi, a stento potevano mareggiare.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. 1, 176: Rimasero nel porto, o perchè non fossero capaci al mareggiare, o perchè la paura in quel tramestio di fuga abbia superato nei vinti il desiderio della rapina e della distruzione, le navi il Delfino reale di centoventi cannoni, la Linguadocca di ottanta, ec.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. 3, 21: Ma sopraffatti da quella prepotente forza, rotti, fracassati, disalberati ed incapaci di muoversi a volontà, non che mareggiare con disegno, si arrenderono.
Definiz: § III. E poeticam. detto di animali, per Nuotare, Vagare, e simili, in qualsiasi massa d'acqua. -
Esempio: Chiabr. Rim. 3, 94: Costei (l'anitrella) pasciuta in sulla riva aprica, Vaga di mareggiare in limpide onde, Vi s'attuffa scherzando.
Definiz: § IV. Mareggiare, e anche Mareggiarsi, vale Avere quel travaglio di stomaco che molti ricevono dal navigare. -
Esempio: Red. Ditir. 42: Ecco, oimè, ch'io mi mareggio, E m'avveggio Che noi siam tutti perduti. Ecco, oimè, ch'io faccio getto.... Delle merci mie vinose (qui per similit.).
Esempio: Bart. D. As. 1, 54: Due mesi continovi (il Saverio nel navigare all'Indie) mareggiò, con ambasce di stomaco e vomiti molestissimi; e quaranta dì stette in quell'estreme languidezze, che dissi cagionarsi dalle calme e da' caldi insofferibili della Ghinea.
Esempio: E Bart. D. As. 4, 151: Finalmente, e in nave mareggiando, di che nel primo suo viaggio patì due mesi continui, e in terra infermo a morte,... si strascinava a servire gl'infermi.