Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CUBICO.
Apri Voce completa

pag.1038


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
CUBICO.
Definiz: Add. Che ha forma di cubo.
Lat. cubicus, e questo dal grec. κυβικός. –
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 116: Tutti i sali diversi han le diverse e propriissime loro figure;... il marino è cubico, l'allume ottoedrico, l'ammoniaco esagono, il salnitro piramidale.
Esempio: Targ. Viagg. 10, 244: Croste di sal marino e fontano, fiorite d'ingemmamenti cubici.
Definiz: § I. Aggiunto di misura, quantità e simili, vale Che prende per termine di paragone il cubo. –
Esempio: Cavalier. Cent. Probl. 405: Le solidità si devono misurare con il piede, passo o pertica cubica ec., cioè con un cubo che sia un piede per ogni verso o passo o pertica ec.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 47: Tutto lo spazio che si riempie d'acqua nel detto tempo può ben supporsi essere di trecento quarantacinque braccia cubiche.
Definiz: § II. Detto di numero cubico, vale Prodotto dalla moltiplicazione del quadrato d'un numero per la sua radice. –
Esempio: Varch. Tratt. Proporz. 5: Numero cubico, il qual nasce dalla radice d'un quadrato, è quello il qual si genera dalla multiplicazione doppia d'alcuno numero in sè stesso o dalla moltiplicazione sua semplice, cioè due volte 2 due volte fanno 8, o veramente due vie 2, 4, e due vie 4, 8; il quale numero 8 è cubico, e 2 è la sua radice.
Esempio: Bart. C. Misur. Dist. 132: Numero cubico adunque si debbe chiamar quello che si genera dalla doppia multiplicazione di alcun numero in sè stesso, o vero dal multiplicarlo una sol volta in sè stesso, e rimultiplicar poi il suo multiplicato ancora per sè stesso; la radice cubica adunque non è altro che esso numero cubico.
Definiz: § III. E Radice cubica dicesi Quel numero, che moltiplicato due volte per sè stesso, produce il numero dato. –
Esempio: Tratt. Resist. G. G. 18: I contrappesi I L averanno la stessa ragione ugualmente multiplice.... di quella delle braccia CD, EF, o saranno parimente come i quadrati, o cubi, o radici quadre, o cubiche ec. loro corrispondenti.
Esempio: Grand. Inst. Aritm. 60: Moltiplicandosi qualunque quadrato per la sua radice quadra, ne riesce il cubo, di cui quella stessa radice dirassi cubica; però si cerca come possa trovarsi la cubica radice di qualsivoglia numero proposto, il quale se non è propriamente cubo, non potrà avere una esatta radice cubica.
Esempio: Narducc. Acq. corr. 76: Le radici cubiche delle larghezze reciprocamente prese, saranno ancora le quantità del moto delle dette sezioni, reciprocamente come le radici cubiche delle larghezze.
Esempio: Agn. Inst. anal. 1, 24: Come nelle quantità semplici, così nelle composte, la radice quadrata di una qualunque quantità è quella che moltiplicata in sè stessa ha prodotta la quantità data; la cubica quella che moltiplicata in sè due volte, la quarta tre ec.
Esempio: Mascher. Geom. Compass. 263: Se si cercasse di qual arco espresso in gradi, minuti e parti di minuti sieno corde le radici cubiche ec.
Definiz: § IV. Cubico, usato come aggiunto di linea cubica, o di solido geometrico, vale Rappresentato da un'equazione di terzo grado. –
Esempio: Tratt. Resist. V. V. 49: La conoide nata da una parabola cubica, essendo fermata colla base nel muro, resiste ugualmente in qualsivoglia delle sue sezioni.
Esempio: E Tratt. Resist. V. V. 55: Nel conoide cubico il solido ABC al solido DBE sta come il surdesolido AC al surdesolido DE.
Esempio: E Tratt. Resist. G. G. 89: La curva A V C Z E da cui nasce questo solido rotondo di uguale resistenza si chiama una ellissi cubica, per avere i cubi dell'ordinate CF, VN proporzionali a' rettangoli AFE, ANE, fatti dalle parti del suo diametro AE.
Esempio: Grand. Mov. Acq. 86: Le curve HKM, HIL saranno iperbole solide di doppio centro, o cubiche, del second'ordine.
Esempio: E Grand. Risp. apolog. 134: Il quale (il Viviani).... avea ritrovato non solamente il solido ellittico,... ma ancora il prisma, che ha la base orizontale parabolica, e la sferoide nata da un'ellisse cubica.
Definiz: § V. Detto di equazione cubica o di problema cubico, vale Che è di terzo grado. –
Esempio: Agn. Inst. anal. 1, 227: Tante saranno le radici delle equazioni, comprese le immaginarie, quanto è il grado loro; e però due saranno le radici dell'equazione quadratica, tre della cubica, quattro di quella del quarto grado.
Esempio: E Agn. Inst. anal. 1, 247: Un'equazione cubica, se abbia un divisore di una dimensione, per esso divisa si riduce a due dimensioni, e le due radici di questa, che si averanno per le regole de' numeri 73 e 74, ed il divisore saranno le tre radici della proposta; quindi il problema, che a tale equazione ci ha portati, non è cubico, ma piano.
Definiz: § VI. Detto di moltiplicazione cubica, vale Fatta o Che si fa per ottenere il cubo d'un numero. –
Esempio: Bart. C. Misur. Dist. 134 t.: Numero molto maggiore che il numero cubico che ci viene dalla multiplicazion cubica di esse quattro figure.