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1) Dizion. 5° Ed. .
OBBEDIENTE e UBBIDIENTE.
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OBBEDIENTE e UBBIDIENTE.
Definiz: Partic. pres. di Obbedire e Ubbidire. Che obbedisce o ubbidisce.
Lat. obediens. ‒
Esempio: Grazz. Pros. 110: Distenditi quanto sei lunga. Ed io, obbediente, così fatto, appunto arrivai ec.
Esempio: Manz. Poes. 844: Noi testimoni che alla tua parola Ubbidïente l'avvenir rispose,... Noi sappiamo ec.
Definiz: § I. In forma d'Add. Che obbedisce, Che segue o rispetta l'altrui volontà, legge, ordini, e simili; detto di persona, o di suoi sentimenti, affetti, e simili. ‒
Esempio: Dant. Inf. 4: Trasseci l'ombra del primo parente, D'Abel suo figlio, e quella di Noè, Di Moisè legista e ubbidïente.
Esempio: E Dant. Conv. 86: L'uomo è obbediente alla giustizia quando fa quello che comanda la legge, e non più nè meno.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 104: Vedendolo questo suo abate così umile e ubbidiente, ec.
Esempio: E Cavalc. Discipl. Spir. 105: Chi vuole dunque studiare, è bisogno che abbia innocenza di vita, e lume di spirito, e sia ubbidiente a Dio.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. G. 215: Al padre e alla madre sarai devoto e ubbidiente.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 155: Niuno di voi sia ardito di toccarmi, se io obbediente vi sono.
Esempio: E Bocc. Amet. 161: Il sollecito Agenore.... la crudel legge impose al figliuolo Cadmo, il quale, ricevuto il comandamento, ubbidiente e sbandito si fece insieme.
Esempio: Bibb. N. 10, 251: E umiliò (Cristo) sè medesimo, fatto obbediente insino alla morte, e alla morte della croce.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 260: Così i nostri figliuoli che di noi nascerannoci siano ubbidienti.
Esempio: Giannott. Op. 1, 79: Questi sono quelli che sono fruttuosi alle città, perchè sono ubbidienti alle leggi ed a' magistrati.
Esempio: Tass. Gerus. S. 14, 31: Ma furo ubbidïenti a le parole Che spirito divin dettar gli suole.
Esempio: Segner. Mann. marz. 9, 5: Crederà che sii cristiano fedele a Dio, umile, ubbidiente, divoto.
Esempio: Fag. Comm. 5, 421: In queste cose i ragazzi son tutti ubbidienti.
Esempio: Martin. T. N. 4, 417: Umiliò (Cristo) se stesso fatto ubbidiente sino alla morte, e morte di croce.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 21: Gli uomini poi incaricati dell'esecuzione immediata, quando fossero stati intraprendenti come eroi, ubbidienti come monaci,... non avrebber però potuto ec.
Definiz: § II. Per estensione, detto d'animali. ‒
Esempio: Fr. Giord. Pred. Genes. 38: Nel cane è molta fede sopra tutti gli animali, imperocchè egli è fedele ed ubbidiente al suo signore.
Esempio: Chiabr. Rim. 3, 98: Primieramente il non ci dà (l'astore) natura Ubbidiente al nostro impero; è forza Ben avvezzarlo del predare all'arte.
Esempio: Tomm. Educ. 4: Non resta che un branco d'animali più o meno obbedienti alla voce o alla verga, ciascuno intento alla propria pastura.
Definiz: § III. In locuz. figur., e figuratam. ‒
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 104: Costrignere i turbati movimenti dell'animo, e fargli obbedienti a gli addomandamenti della ragione.
Esempio: Dant. Conv. 86: La natura particolare è obbediente all'universale quando fa trentadue denti all'uomo, e non più nè meno; e quando fa cinque dita nella mano, e non più nè meno.
Esempio: Panzier. Tratt. 4 t.: Il mio corpo, di questo cibo pasciuto, non sarebbe alla mia signoria obbediente.
Esempio: Chiabr. Rim. 1, 420: Per poco indarno omai verno ed estate Alternamente la stagion comparte, Tanto nel cielo obbedïenti all'arte Corrono l'aure fervide e gelate.
Definiz: § IV. Pur figuratam. detto di cosa, vale Agevole ad adoperarsi, a lavorarsi, e simili; Che agevolmente si presta al fine a cui è destinata. ‒
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 50: Le pietre scabrose, quanto saranno più candide, tanto saranno manco obbedienti.
Esempio: Soder. Op. 2, 353: La spina topiaria (acantha) piglia ogni forma; fa buona siepe, obbediente alla forbice.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 2, 268: Questa punta d'una cosa sì spossata e sì piccola non teme di porsi a fronte della saldezza più indomabile de' porfidi e de' diaspri, non che de' marmi più trattabili e più obbedienti, e dividerli a suolo a suolo, ec.
Definiz: § V. In forza di Sost. Chi è obbediente, Chi esercita la virtù della obbedienza. ‒
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 381: Le avrebbe agevolmente fatto ottenere un paradiso di pace di qua e di là, qual si godono gli ubbidienti.
Esempio: E Segner. Op. 1, 761: La perfezion di un vero ubbidiente non è conformarsi alla ragion del comando che si ricevè, è conformarsi al volere di chi lo dà.