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Definiz: Avverbio, che riferito al verbo della proposizione, espresso o sottinteso, dà ad essa valore negativo. Quando precede ad il, sia articolo, sia particella pronominale, talvolta si riduce a no; e il seguente il o el perde, per aferesi, la vocale; quando precede all'articolo, o particella pronominale, lo, si contrae alcune volte con esso in nol e nollo, e davanti alle particelle la, le, in nolla, nolle. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. ined. 11: Noi le chiamiamo mali (le sventure): non è buon detto questo.
Esempio: Dant. Inf. 1: Questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via.
Esempio: E Dant. Purg. 14: Dirvi chi sia, saria parlare indarno; Chè il nome mio ancor molto non suona.
Esempio: Lanc. Pist. volg. 105: Io non dubitai.... che la tua vita fosse contenta di piccolissime cose, e solo di quelle che bastano a la natura; chè l'altre non ti bisognano e tu nolle desideri.
Esempio: Petr. Rim. F. 233: I' nol posso negar, Donna, e nol nego, Che ec.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 16: E quantunque la giovane sua compagnia rifiutasse,... mai da sè partir nol potè infino a tanto che ec.
Esempio: E Bocc. Vit. Dant. M. 33: Io non posso fuggire di vergognarmene in tuo servigio.
Esempio: Machiav. Pros. var. 5, 38: La cosa immaginata, alla verità di quello che s'immagina al tutto mai non aggiugne.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 6: Non cessavano di osservare assiduamente gli andamenti l'uno dell'altro.
Esempio: Bemb. Rim. 29: Sì come quando il ciel nube non ave.
Esempio: Varch. Stor. 3, 226: Coloro ch'erano a guardia della porta, o nollo conobbero o nollo vollero conoscere.
Esempio: Tass. Gerus. S. 2, 31: Così parla a l'amante; e no 'l dispone Sì ch'egli si disdica e pensier mute.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 64: Non si sapeva di qual nazione fussero, e da qual parte mossi, per non usar commerzio con altri popoli.
Esempio: Zanott. G. P. Avvert. 33: Certe cose, alle quali se può l'ingegno arrivare, nol può la materia.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 11: Non lunghi mai dell'aspettato figlio Trovò gli amplessi un genitor cadente.
Esempio: Card. Poes. 696: Ma i suoi veltri ebber timore..., E guardarono il signore E no 'l vollero seguir.
Definiz: § I. Non, premesso alle varie persone del presente congiuntivo, o del futuro indicativo, dà alla locuzione significato proibitivo o dissuasivo. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
Esempio: E Dant. Parad. 5: Non siate come penna ad ogni vento, E non crediate che ogni acqua vi lavi.
Esempio: Bibb. N. 2, 229: Non ucciderai. Non commetterai peccato di fornicazione. E non farai furto. Non dirai contro al prossimo tuo falso testimonio.
Esempio: Rucell. G. Ap. 92: Stian lontane a questo loco Lacerte apriche.... E non t'inganni il verde e bel ramarro, ec.
Esempio: Martin. T. V. 3, 274: Non avrai altri dei in mio confronto. Non ti formerai statua, o figura di alcuna delle cose, che sono lassù in cielo, ec.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 239: Se alcuna volta ti vorrai esercitare alla sofferenza per l'amore di te stesso e non delle cose estrinseche, tu non andrai ad abbracciare le statue, ma ec.
Esempio: Zanell. Poes. 2, 277: Tu nol farai! Finchè ne fia concesso Questa casa abitar; finchè ec.
Definiz: § II. Premesso a un verbo di modo infinito, dà a quello il valore della seconda persona singolare dell'imperativo, e si usa regolarmente invece di essa. –
Esempio: Nov. ant. C. 17: Messere, mercè per Dio; non uccidere li innocenti, ma uccidi me, cui è la colpa.
Esempio: Dant. Inf. 5: Non impedir lo suo fatale andare: Vuolsi così colà, dove si puote Ciò che si vuole, e più non dimandare.
Esempio: Senec. Pist. 198: Amico mio Marcellino, non t'angosciare di volere consiglio di questo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 61: Deh non vietar che le più nobil alme.... abbian corporee salme Da) ceppo che radice in te aver dee! Deh non vietar mille trionfi e palme, Con che ec.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 200: Non dare al male mai nome di bene, Chè tu t'inganni.
Esempio: Dav. Colt. 496: Non vendemiar tra le due lune, cioè nè in sul fare, nè in sul voltare.
Esempio: Martin. T. V. 3, 288: Non temere, ma ricordati di quello che fece a Faraone e a tutti gli Egiziani il Signore Dio tuo.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 233: Non prendere mai giuramento, se tu potrai; se no, il più di rado che tu possa.
Esempio: Manz. Poes. 101: Carlo! non lo soffrir; lancia a costei Quel tuo sguardo severo.
Esempio: Guerrazz. Racc. 45: Perchè tormentarti così? Non crearti fantasmi per avere spavento.
Esempio: Tomm. Poes. 294: Giovane ancor, dicea, patisti tanto; Non cercar nuovi affanni.
Esempio: Zanell. Poes. 1, 99: Più non cercar: delle battaglie il nome Oh non chiedere a' tuoi.
Definiz: § III. Si usa pure, ma oggi raramente, premesso alla seconda persona singolare dell'imperativo. –
Esempio: Cell. G. Onest. Vit. volg. 44: Non vogli quello che tu se' piuttosto parere d'esserlo, che esserlo.
Esempio: E Cell. Libr. Cost. volg. 90: Mai non sii tristo, se a te medesimo vuoi vivere utilmente.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 48: Pur dico non perdi il tempo a volere ricevere e sentire fragranzia di vino, fiori o spezierie.
Esempio: Guar. Past. fid. 3, 8: Di' poco, e tosto parti, e più non torna.
Esempio: Parin. Poes. 38: Ma tu non pensa Ch'altri ardisca di te rider giammai.
Esempio: E Parin. Poes. 46: Non per questi però sdegna, o signore,... Il vezzoso giornal;... e non isdegna, La picciola guaina, ove ec.
Definiz: § IV. Ripetesi per maggiore energia in una stessa proposizione composta, o in più proposizioni coordinate; talvolta anche col valore di Nè o Neppure, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 2: Io non Enea, io non Paolo sono. E 19: Non son colui, non son colui che credi.
Esempio: E Dant. Inf. 28: Non vide mai si gran fallo Nettuno, Non da Pirati, non da gente Argolica.
Esempio: E Dant. Purg. 21: Non pioggia, non grando, non neve, Non rugiada, non brina più su cade, Che la scaletta de' tre gradi breve.
Esempio: E Dant. Parad. 15: Non avea catenella, non corona, Non donne contigiate, Non cintura Che fosse a veder più che la persona.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 14: Non curatosi de' palagi, non del bue, non del cavallo, non dell'asino, non de' danari..., subitamente disse, ec.
Esempio: Tass. Gerus. S. 2, 28: Non è, non è già rea Costei del furto, e per follia se 'n vanta. Non pensò, non ardi, nè far potea Donna sola e inesperta opra cotanta.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 6, 253: L'affezione che gli dimostrarono i soldati sormonta ogni credenza: non si partì, non sì ribellò, non fu veduto alcuno pensare al proprio bene, scorgendo il loro imperadore in disperanza.
Esempio: Giust. Vers. 78: Quel diadema Non è, non è, (dirà) de' santi chiodi, Come diffuse popolar delirio.
Definiz: § V. Non, si usa davanti ad un termine in contrapposto ad altro termine espresso, il quale, se viene in secondo luogo, per lo più si accompagna con un'avversativa, la quale però talvolta, per maggiore energia, si tace. –
Esempio: Dant. Inf. 1: Miserere di me, gridai a lui, Qual che tu sii, od ombra, od uomo certo. Risposemi: Non uom; uomo già fui.
Esempio: E Dant. Inf. 13: Non frondi verdi, ma di color fosco, Non rami schietti, ma nodosi e involti, Non pomi v'eran, ma stecchi con tosco.
Esempio: E Dant. Parad. 2: Da essa (virtù) vien ciò che da luce a luce Par differente, non da denso e raro.
Esempio: E Dant. Parad. 6: Una natura in Cristo esser, non piue, Credeva.
Esempio: Petr. Rim. F. 155: I' piango l'altrui noia, e no 'l mio danno.
Esempio: Galil. Op. VII, 349: Certissima cosa è che non la terra, ma più tosto il sole, si trova collocato nel centro del mondo.
Esempio: Nell. Iac. Alliev. 1. 8: Credo che ciò proceda in ambidue, non da ninna attenzione in educarli, ma dalla pessima maniera che tenete in ciò fare.
Esempio: E Nell. Iac. Gelos. 1, 9: Questo lo fa per amore, non per gelosia.
Esempio: Metast. Dramm. 3, 334: Libero il prence io volli, Non oppresso il mio re.
Definiz: § VI. Non, si unisce spesso con le particelle Già, Mai, Mica, Punto, e simili, come è notato sotto ciascuna di esse. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 66: Non dico già, che riccore o terreno bene dispregi; chè tutti Dio buoni li fece ed a prò d'uomo.
Esempio: Dant. Parad. 8: Vuo' tu che questo ver più ti s'imbianchi? Ed io: Non già.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 205: E la madre diceva: Figlinolo mio, non avesti tu paura ninna? Ed e' rispondeva che non punto.
Esempio: Cavalc. Poes. 3, 78: Egli è ricco, e vede bene Ch'ell'è mendica. Altro che amor da lei non chiede mica.
Esempio: Petr. Rim. F. 163: Cieco non già, ma faretrato il veggo.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 89: Le quali, non già da alcuno proponimento tirate, ma per caso in una delle parti della chiesa adunatesi ec.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 259: Ebbe male da 20 dì, e i medici non seppono mai conoscere il suo male.
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 203: Piacemi assai questa conclusione che voi avete fatta; e quanto s'aspetta alle repubbliche, io credo che la sia vera, ma quanto ai re non so già.
Esempio: Guicc. Stor. 1,7: Indusse a contrattazione tanto abbominevole molti di coloro il cardinale Ascanio: ma non già più con le persuasioni, e co' preghi, che con l'esempio.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 360: Son novelle, e vere; non son mica favole.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 343: S'io vi prometto.... Di darvi.... Un diamante per uno, io si m'immagino Che concesso mi fia da voi di facile; Non già ch'io v'abbia per avari o miseri,... Ma ec.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 2, 194: Questi tafferugli Non fanno punto per me.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 406: Forse che la buone inclinazione, la buona indole, o il buono allevamento, sono argini sufficienti a trattenere questa piena impetuosa? Non già, non già.
Esempio: Nell. lac. Alliev. 1, 1: Avete due figli maschi, che non la cedono punto in avvenenza ed in spirito alle sorelle.
Esempio: Guerrazz. Racc. 132: Egli non rifiniva mai da mettere discorsi di benefizj, ec.
Definiz: § VII. Non, in locuzioni dove entri un sostantivo o un adiettivo di senso negativo, si accompagna di regola al verbo se a questi il verbo stesso è anteposto; e talora si usa pleonasticamente. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 69: Non puote veruno esser instificato dal peccato, se prima nol confessa.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 94: Che caldo fu egli? Anzi non fu egli caldo veruno.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 55: Ma dimmi.... in queste contrade non se ne truova niuna di queste pietre?
Esempio: Sacch. Nov. 2, 54: E' conviene che io sia coperto attorno attorno di stuoie, e che nessuna persona non mi vegga.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 211: La donna, che niente non sapea..., si pensò troppo bene che ec.
Esempio: Morell. Cron. 363: Non contradice a ciò nessuna legge.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 25: Uomo da bene, io non vi fo ingiuria nessuna.
Esempio: Galil. Op. VI, 247: Le nubilose, ed anco tutta la Via lattea, in cielo non son niente.
Esempio: Red. Lett. 1, 29: Il rene non ha sentimento veruno.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 388: Sono una povera creatura che non v'ha fatto niente.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 402: Non voglio nulla, rispose questa con voce fiacca e come sonnolenta.
Definiz: § VIII. Usato in una proposizione interrogativa, e per lo più in principio di essa, dà alla proposizione stessa significato asseverativo, anche con intenzione di rimprovero, di rinfacciamento, o di dissimulazione, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 2: Non odi tu la pietà del suo pianto, Non vedi tu la morte che il combatte?
Esempio: E Dant. Purg. 10: Non v'accorgete voi, che noi siam vermi Nati a formar l'angelica farfalla, Che vola alla giustizia senza schermi?
Esempio: Guicc. Stor. 1, 13: Non avere questo medesimo re mandato due volte contro a due pontefici gli eserciti, con la persona del figliuolo, infino alle mura romane?
Esempio: Gell. Sport. 4, 2: Non disse il tuo padrone, se io intesi bene, che noi portassimo a casa Ghirigoro de' Macci suo suocero queste cose?
Esempio: Segner. Pred. 2: Non siete voi, che vi abbandonavate con tanta rilassatezza dietro a' costumi della folle Gentilità? Siete pur voi, che alle commedie sedevate sì lieti?... E non siete voi, che tutti allegri, in questa notte medesima,... ve!a siete passata in giuochi,... in bagordi,... in canti ec.?
Esempio: ESegner. Pred. 178: Che non diede Antigono al suo medico Eresistrato? Che non diè Falaride al suo medico Policlete?
Esempio: E Segner. Pred. 259: Di': In questo secolo stesso toccato a noi, non ha Dio chiaramente dato a conoscere, che le sue minacce non sono altrimenti fallaci, quali tu pensi?
Esempio: Red. Lett. 1, 31: Or non è egli vero, che il viaggio di un sol miglio in carrozza, fece una nuova recidiva?
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 77: Non farò ben? non darò un altro aspetto Alla Curia, a introdur sì bella moda?
Esempio: Card. Poes. 205: E quei che Alberto spinsero a l'esiglio E a morte inconsolata, or non son essi?
Definiz: § IX. A mo' di pleonasmo e per enfasi trovasi usato nelle proposizioni ammirative, dopo Quale, Quanto, e simili. –
Esempio: Segner. Pred. 121: Un san Gregorio che gemiti non mettea sul trono, a lui si spinoso, del Vaticano! Un san Bernardo, che ruggiti non dava dagli orrori, a lui si diletti, di Chiaravalle!
Esempio: E Segner. Pred. 644: E pure, considerate quali stranezze non furono esercitate nel catturarlo (G. Cristo)!
Esempio: Salvin. Disc. 1, 203: Questo nobile stimolo di prepararsi settimana per settimana per l'Accademia, come non avvezza egli a gustare dell'onore e della virtù, a sentire la dolcezza degli applausi!
Definiz: § X. Non, si usa. in locuzioni esclamative ironiche, rette da Sì che, Forse che, ed anche Forse Dio che, per asseverare con più forza ciò che apparentemente si nega. –
Esempio: Car. Apol. 234: Già non si sente altro che celebrare e pianger lui, e detestare ed abborrir l'insolenza e la ferità vostra. E forse che non vi caricano la mano a dosso! Un sofista (dicono), un filosofastro; ec.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 82: E forse che quelle loro novelle guise, che essi chiamano arricchimenti della volgar favella, pregiata e graziosa cosa non sono! belle, brevi, ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 307: Sì! che nel mondo non vi son parecchi Che con spari di bombe e di mitraglia Ai regi intormentiscono gli orecchi, E si scroccano intanto la medaglia ec.!
Definiz: § XI. Non, produce spesso l'ellissi di articolo o di pronome indeterminati, davanti a un sostantivo, che faccia parte della proposizione negativa. –
Esempio: Dant. Inf. 6: Non avea membro che tenesse fermo.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 146: Se n'entrarono in una casetta antica,... nella quale persona non dimorava.
Esempio: Bus. Lett. 62: Non aveva stato, o perchè fussi disceso di bastardi, o vero..., che e' non fussi degli Strozzi.
Esempio: Grazz. Comm. 243: È una donnicina che non ha persona in casa.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 222: Oh! non ci va solco diritto.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 406: Il che mi dette tanto Travaglio, che io non ho chiuso occhio.
Esempio: Parin. Poes. 260: Io d'importuna lode Vile mai non apersi Cambio.
Definiz: § XII. E premesso ad una parola o ad una frase, forma una locuzione significativa del suo contrario, ma spesso con una certa attenuazione ironica di ciò che invece si vuole ingrandire. –
Esempio: Dant. Inf. 20: E già iemotte fu la luna tonda: Ben ti dee ricordar, che non ti nocque Alcuna volta per la selva fonda.
Esempio: E Dant. Inf. 21: Quale nell'Arzanà de' Viniziani Bolle l'inverno la tenace pece A rimpalmar li legni lor non sani, ec.
Esempio: E Dant. Inf. appr.: E non torceva gli occhi Dalla sembianza lor ch'era non buona.
Esempio: E Dant. Inf. 26: Tra li ladron trovai cinque cotali Tuoi cittadini, onde mi vien vergogna, E tu in grande onranza non ne sali.
Esempio: E Dant. Inf. 32: Non senza tema a dicer mi conduco.
Esempio: E Dant. Parad. 6: Ma i Provenzali che fér contra lui Non hanno riso.
Esempio: E Dant. Conv. 286: Tra 'l diletto e 'l dolore non ponea (Epicuro) mezzo alcuno; dicea che voluttade non era altro, che non dolore.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 134, 9: A quelli che sostenessono lo incarico de' confini, fusse dato dal Comune..., alcuni danari il dì, ma meno al non cavaliere che al cavaliere.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 205: I fratelli e gli altri nomini ad abbracciare il corsero, ed il simigliante appresso fecer le donne, così le non parenti come le parenti.
Esempio: Tratt. Virt. mor. V. 33: Insegnamento è una virtude d'insegnare a li non saccenti.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 73: Una donzella.... Ch'a' bei sembianti ed alla ricca vesta Esser parea di non ignobil grado.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 12: Il Pontefice.... parendogli offesa non mediocremente l'autorità pontificale..., riempiè ec.
Esempio: Giambull. P. F. Lez. 147: Diceva Platone che lo ente disordinato, era non ente.
Esempio: E Giambull. P. F. Lez. appr.: Nel Timeo, chiamò il mondo creato, perchè di non ordine, fu posto in ordine.
Esempio: Nard. Stor. 1, 379: Delle cose attenenti alla repubblica viniziana..., volentieri abbiamo fatto non inutile menzione.
Esempio: Speron. Op. 2, 346: Narrazione è ragionamento di qualche fatto.... e fatto è vera operazione; perciocchè 'l finto è non fatto.
Esempio: Tass. Dial. 3, 383: Queste due nature (il simile e il dissimile) sono affisse insieme quasi con uncini o con ami, come si legge nel Parmenide di Platone, ch'è l'ente co 'l non ente.
Esempio: Cest. Insett. Cav. 374: Avendo separati gli alati dai non alati, gli riposi distintamente in due vasi di vetro.
Esempio: Alf. Trag. 4, 235: Io, me stimare?... In campo Non vil soldato, e tuo genero in corte, Mi tengo.
Esempio: Leopard. Poes. 129: Per còr le gioie tue, dolce pensiero, Provar gli umani affanni, E sostener molt'anni Questa vita mortal, fu non indegno.
Esempio: Giord. Op. 2, 453: Per godimento breve ed infausto di regno e di libidini lasciasti fama non bella.
Definiz: § XIII. Preposto a un sostantivo, a un adiettivo o a un avverbio, coll'ufficio di negare ciò che essi esprimono, forma una locuzione equivalente al sostantivo, all'adiettivo o all'avverbio che ad esprimere quella negazione più comunemente si forma col prefisso In. –
Esempio: Stor. Barl. 89: Offerrai cento tori e altrettante bestie morte per fare sacrifizio alli dei non mortali.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 237: Le quali cose.... sono così dette, acciocchè.... in una medesima sentenzia altro vi sentisse il dotto, e altro il non dotto.
Esempio: E Fr. Bart. Amm. ant. volg. G. 605: Due sono maniere di non giustizia. Bibb. N. 10, 371: Divieto certamente è fatto del precedente comandamento, per sua fievolezza e per la non utilità (il lat. ha: inutilitatem).
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 1, 14: Chè riccamente era a vestire usata, Nè si lasciò non culta veder mai.
Esempio: Giobert. Primat. Proleg. 4: Mirando a giovare, e non a concitar le passioni, nè ad inasprire i mali non rimediabili colle doglianze, si recano a debito, ec.
Definiz: § XIV. Che non, talvolta anche con la ellissi del Che, Di non, Non forse, si tifano, pleonasticamente, in dipendenza da verbi o frasi, talora anche sottintesi, indicanti timore, sospetto, dubbio, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 2: E temo che non sia già si smarrito, Ch'io mi sia tardi al soccorso levata.
Esempio: E Dant. Inf. 3: Temendo no 'l mio dirgli fosse grave, Infino al fiume di parlar mi trassi.
Esempio: E Dant. Vit. nuov. SD. 90: E però, temendo di non mostrare la mia vile vita, mi partio dinanzi da li occhi di questa gentile.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 177: Temeva forte, non sopra lei l'ira si volgesse de' parenti e degli amici.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 293: Sicurano vedendol ridere, suspicò non costui in alcuno atto l'avesse raffigurato.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 15: Cominciò a dubitare non quel suo guardar così fiso movesse la sua rusticità ad alcuna cosa che vergogna le potesse tornare.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 54: La giovane, udendo la favella latina, dubitò non forse altro vento l'avesse a Lipari ritornata.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 114: Or dunque di che temete, figliuoli? avete paura, che questa verità non sia spenta?
Esempio: Sacch. Nov. 1, 203: La donna e 'l giovane.... udendo bussare l'uscio, subito sospettano, che non fosse quello che era.
Esempio: Capp. G. Comment. Pis. 257: Quelli ch'erano dentro nella cittadella..., dubitando di non essere traditi, non ferono resistenzia alcuna.
Esempio: Diviz. Prol. 376: Avete voi paura ch'io non sie mangiata? Machiav.
Esempio: Leg. Comm. 3, 159: Aveva udito..., che non si accordassi con messer Giovanni...; ovvero, cacciandolo, non ve lo lasciassi poi ritornare.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 13: Gli Accresceva la molestia il non si poter più dubitare, che gli Aragonesi, e Piero de' Medici..., non avessero contratta insieme strettissima congiunzione.
Esempio: Bemb. Rim. 151: Ancor direi; materno non tal volta Vi gravi il lungo udire.
Esempio: Bottar. Lez. Trem. 59: Il che, per non accrescervi quella molestia, che pur troppo dubito di non vi avere finora col mio ragionare arrecata, mi riserbo per un'altra fiata a esporlo ec.
Esempio: Pindem. Odiss. 1, 250: In questo gli altri Rincorava, non forse alcun per tema M'abbandonasse nel miglior dell'opra.
Esempio: Tomm. Poes. 157: E morte e oblio Chieder sempre, e temer non Dio le ascolti.
Definiz: § XV. Non, si usa in dipendenza da verbi o frasi indicanti ripugnanza a qualche cosa, o studio di evitarla, fuggirla, e simili. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 154, 30: I Cerchi schifavano non volere il nome della signoria, più per viltà che per piatà.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 64: Ancora è una disonesta condizione, e contro alla substanzia del matrimonio. Verbi grazia, come se tu dicessi: Io contrago teco, se tu schifi di non avere figliuoli.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 120: Altri sono che fuggono di non vestirsi di verde, che è il più vago colore che sia.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 140: È ancora da fuggire che 'l motteggiar non sia impio.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 272: Egli è vano a pensare, se tu vivi tra gli uomini, di potere, non offendendo alcuno, fuggire che gli altri non ti offendano.
Definiz: XVI. Non, si usa pure in dipendenza da verbi o frasi indicanti rischio, pericolo, imminenza di qualche male, disgrazia, e simili. –
Esempio: Petr. Rim. F. 287: Ch'al suon de' detti sì pietosi e casti Poco mancò ch'io non rimasi in cielo.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 260: Gli fu detto da alcuno che s'egli andasse al Cardinale, egli era a ristio non tornare mai a Bagnacavallo.
Esempio: Pulc. L. Morg. 25, 127: E perchè il vento si misse contrario, Furno a pericol di non rimanere Tutti annegati in quel mar della rena.
Esempio: Machiav. Comm. 81: Si porta pericolo di non durare questa fatiea per altri.
Esempio: Ar. Orl. fur. 42, 32: Vi mancò poco Di non farlo morire in scuro loco.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 171: Poco mancò che il lor pensiero non avesse effetto.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 87: Da diversi si dicono e si scrivono diverse cose, le quali non posso accertare, senza pericolo Di non dare in un bugiale.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 67: Egli è mancato Poco ch'e' non l'ha fatto adirar.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 4, 330: Circondarono la legione di Quinto Cicerone.... e poco mancò che nol presero di forza.
Esempio: Galil. Op. V, 305: In mano di persona che.... in luogo di ripulirlo (uno scritto), non lo lacerasse e dilaniasse del tutto.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 312: Venuti in odio all'universale, e spesso afflitti da miserie gravissime, di poco mancò che non caddero nelle ultime disavventure.
Definiz: § XVII. Non, si usa anche in dipendenza da verbi o frasi indicanti cautela, precauzione, attenzione, e simili, rispetto a cosa che possa nuocere. –
Esempio: Cavalcant. Rim. L. 408: Ma guarda che persona non ti miri Che sia nemica di gentil natura.
Esempio: Dant. Purg. 16: Guarda, che da me tu non sie mozzo.
Esempio: Liv. Dec. 1, 180: Non però io sono qui venuto per biasimarli d'alcun misfatto, ma sonci venuto per guardarli che non misfacciano.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 175: A servirle ed a piacerle intendevano, guardandosi sempre non Marato s'accorgesse della cagione.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 108: Sta'bene accorto che egli non ti ponesse le mani addosso, perciò che egli ti darebbe il mal dì.
Esempio: E Bocc. Filoc. 2, 369: E guardati non forse tanto liberale esser desideri, che tu in prodigalità cadessi.
Esempio: Segner. Pred. 286: Venendo frequentemente gli uomini ad irritarsi con parole mordaci, difficilmente potevan poi contenersi di non passare dalle parole alle percosse.
Definiz: § XVIII. E altresì in dipendenza da verbi o frasi, indicanti divieto, impedimento, ostacolo, e simili. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 421: E li tribuni della plebe non disturbino che quattro questori non siano fatti tra della plebe e de' Padri per libera elezione del popolo.
Esempio: S. Ag. C. D. 1, 110: La previdenza senatoria vietò.... che non si ponessono le sedie.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 32: La quinta cosa molto propria e singolare che impedisce che le nostre orazioni non sieno esaudite, si è la durezza e l'impietà.
Esempio: E Cavalc. Esp. Simb. 1, 21: Mosè ed Aaron.... furono da Dio ripresi e privati di non entrar nella Terra della promissione.
Esempio: S. Grisost. Opusc. 122: Corresselo e flagellollo.... per impedirlo che non procedesse in peggio.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 13: O peccatori, non abbiate di voi così crudele misericordia che per risparmiarvi di non sostenere un poco di disagio qui, vi conduciate ad esser condannati ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 53: Scorgendo l'atto del fratei, si mosse, E gli vietò che con la propria mano Non si passasse in quel furore il petto.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 110: Si fermò a San Germano, per proibire che gl'inimici non passassero più innanzi.
Esempio: E Guicc. Stor. 1, 356: Proibito a' Pisani che circa le fortezze e qualunque altra cosa non macchinassero contro alla Repubblica fiorentina.
Esempio: Car. Lett. Fam. 3, 193: Non vorrei che negligeste così assolutamente gli ordini che vi si danno, e che non confidaste tanto nel vostro giudizio.
Esempio: Tass. Gerus. S. 6, 107: E fur mandati Per impedir che dentro a i Saracini Gregge non siano e non sian buoi menati.
Esempio: Segner. Pred. 303: Vietò già Dio nella legge vecchia agli Ebrei, che non gli offerissero pesci nè sacrificj.
Esempio: Borell. Scritt. Mot. Acq. 18: Dei rimedj con i quali si può impedire che non si avanzi il danno dell'interrimento della Laguna.
Esempio: Algh. Litot. 54: Si possono pigliare delle pelli o degl'incerati, mettendone uno o due sopra le materasse, che impediranno.... che queste non s'inzuppino d'orina.
Esempio: Marchett. Lucrez. 47: E nulla Può frenarli già mai (i semi delle cose), nè proibirli Che non corrano a morte.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 126: Mirano e tacciono eternamente; e, potendo, impediscono che altri non vegga.
Definiz: § XIX. E generalmente in dipendenza da verbi o frasi di senso negativo accompagnati da particella negativa. –
Esempio: Comp. Lin. Cron. DL. 151, 4: I religiosi non si poterono difendere che con l'animo non si dessono alle dette parti.
Esempio: Petr. Trionf. 303: Negar, disse, non posso che l'affanno Che va inanzi al morir, non doglia forte.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 52: E perciò che il suo basso stato non gli aveva tolto che egli non conoscesse questo suo amore esser fuor d'ogni convenienza, si come savio, a ninno il palesava.
Esempio: E Bocc. Decam. 182: Per voi non rimase, mostrandovi ognora più crudele, ch'egli non s'uccidesse con le sue mani.
Esempio: Bemb. Pros. 3, 312: Non si pone in una maniera che vi s'intendono più parole a fornire il sentimento; sì come si vede appo 'l Boccaccio: Non ne dovessi io di certo morire, che io non me ne metta a far ciò che promesso l'ho.... tanto è a dire in quel modo; come se si dicesse: Non rimarrà, se io ne dovessi di certo morire; che io non mi metta ec.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 1, 176: Non mancò in privato.... di non avvisare qualche cittadino.
Esempio: Varch. Stor. 2, 211: Nè per questo mancarono di non andare a monsignore di Nanson.
Esempio: Grazz. Comm. 248: Non si può tòrre che il lesso non sia sano.
Esempio: Buonarr. Cical. II, 1, 4: Io non voglio negare.... che sentendomi nominare da una così fatta persona.... non mi sentissi tutto in un tratto rimescolare.
Esempio: Segner. Mann. giugn. 27, 2: Tratta pur con uomini di natura amorevole quanto vuoi...; non può esser di meno che a lungo andare tn non conosca mancare in loro qualche dote che vi ameresti.
Esempio: Red. Lett. 1, 445: Non ho potuto far di meno di non leggere con particolare attenzione la prima di esse (canzoni).
Esempio: Magal. Lett. At. 248: Qualunque delle due volontà si muova, non può a meno di non rispondere l'altra.
Esempio: E Magal. Operett. var. 257: Io non dubito che monsignore Strozzi non l'abbia fatta leggere in fonte alla signora Marchesa, e che ella non l'abbia imparata alla mente.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 45: Se la forza è determinata, nè in essa avrò azion che s'aumenti, non pnò a meno di non produr un effetto determinato.
Esempio: Manz. Prom. Spot. 720: Agnese trovò ogni cosa come l'aveva lasciata. Sicchè non potè far a meno di non dire che, questa volta..., avevan fatto la guardia gli angioli.
Definiz: § XX. Non, Se non, preposti a un infinito, in dipendenza dai verbi Potere o Volere, in proposizione negativa, formano una locuzione avente valore affermativo. –
Esempio: Bern. Orl. 19, 58: E di vergogna avea rossa la faccia, E de' suoi non si può non vergognare.
Esempio: E Bern. Orl. 3, 223: Io non posso non ripregar lei per compassion di loro.
Esempio: Cas. Pros. 3, 116: Il che io non posso se non approvare, come cosa che è piaciuta a quel signore, al quale io sono per natura vassallo e per volontà servidore divotissimo.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 268: Non posso, senza nota di sconoscente, non mostrarlene almen gratitudine.
Esempio: Cesar. Fatt. Ap. 2, 152: Festo non potea non conoscere l'innocenza di Paolo.
Esempio: Lambr. Elog. 10: Se qui fosse presente, assentirebbe certo al mio dire quel Giordani, che nessuno vorrebbe non accettare per giudice.
Definiz: § XXI. Non, premesso ad avverbj o locuzioni avverbiali di tempo, e seguito dalla particella Che, indica la contemporaneità, od il pronto succedersi, di due fatti, azioni, e simili. –
Esempio: Petr. Rim. F. 114: Ma non fu prima dentro il penser giunto, Che i raggi, ov'io mi struggo, eran presenti.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 175: Non prima abbattuto ebbe il gran cesto in terra, che la cagione della morte de' due miseri amanti apparve.
Esempio: Machiav. Princ. F. 15: Ma lui non prima fu in Milano, che fece il contrario.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 43: Ma non sì tosto dal materno stelo Rimossa viene (la rosa), e dal suo ceppo verde, Che quanto avea dagli uomini e dal cielo Favor, grazia e bellezza, tutto perde.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 260: Non prima avemo pensato di disobbligarci in parte di quello che vi dovemo, che ci obbligate di nuovo.
Esempio: Grazz. Cen. 377: Non fu notte appena che, fatto sembiante di grandissimo sonno, n'andò a coricarsi.
Esempio: E Grazz. Comm. 39: Egli non è ancor domattina l'alba, che tu lo intenderai.
Esempio: Galil. Op. VIII, 324: Non tantosto arrivò l'acqua, percuotendo nel fondo dell'inferior secchia, che ec.
Esempio: E Galil. Op. 514: Qui è manifesto, che non così immediatamente che il corpo lunare si è finito d'immergere nel cono dell'ombra terrestre, si è finito d'immergere ancora l'orbe dell'etere che lo circonda.
Esempio: Segner. Pred. 234: Non andò molto che il giovinetto figliuolo incontrò partito sceltissimo di accasarsi.
Definiz: § XXII. E in locuzione ellittica. –
Esempio: Dav. Tac. 2, 276: I forestieri che gli hanno sentiti nomare nelle lor terre e città, non prima giunti in Roma, cercano di vederli e conoscerli.
Definiz: § XXIII. Costruendosi colle particelle pronominali od avverbiali Mi, Ti, Si, Lo, ec., rette da un infinito o da un gerundio, spesso, invece di affiggerle ai modi medesimi, come più ordinariamente accade, si prepongono ad essi. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 21, 50: Disposta son non vi far villania.
Esempio: Bus. Lett. 154: Voleva tenere quello Stato a quel modo, per valersene egli stesso, e non lo mettere in mano altrui.
Definiz: § XXIV. Non, trovasi per Se non, nel senso di Qualora non, Purchè non, e simili. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 48: Forse che volentieri vi pregieria, non la lingua avestemi impedita.
Definiz: § XXV. Non, in alcune locuzioni, si usò per No. –
Esempio: Tratt. Color. Rett. 24: Dimmi.... onde ti sono venuti CC fiorini d'oro che tu di' ch'ài di mercatanzia? Di possessioni non, imperciò che ec.
Esempio: Stor. Apol. volg. 39: Tu se' oggimai tale, che tu conoscerai bene quello che t'è onore o non.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 2, 111: Ed acciocchè tu intenda se io ho ragione o non, attendi alle mie parole.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 406: Lo 'nfermo, benchè si senta pur male, le dette parole lo confortano e dannogli speranza di guarire. E quando riesce, e quando non.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 117: Io farò ogn'opra acciò che 'l mostro rio Per morte o fuga io ti levi dal regno. S'io il fo, me non, ma Dio ne loda solo.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 15: Vedendolo Ferrante nicchiare, O, soggiunse, non gli volete far motto? Vergognossi a dir di non.
Definiz: § XXVI. Non, in una proposizione negativa, contrapposta ad una precedente affermativa, serve a formare una locuzione significante condizione di cose o stato, medio, incerto, o simili, fra quell'affermazione e quella negazione. –
Esempio: Dant. Purg. 7: Qual è colui che cosa innanzi a sè Subita vede, ond'ei si maraviglia, Che crede e no, dicendo: Ell'è, non è; Tale ec.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 19: A che attende? N. A consumar, a spendere, A spasso, al soldo, ora a Roma, or a Napoli; A Siena è stato non so che, e in somma Egli ci è e non c'è.
Esempio: Salvin. Disc. 3, 86: Le quali (segreterie).... hanno esse ancora un piccolo vocabolario de' termini loro appartenenti, certi vocaboli cioè fatti a posta, o presi in presto da altre lingue, per dire e non dire, per accennare più di quello che si esprime, per velare e involgere sotto generalità di voce qualche particolarità di sentimento.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 2, 217: Per lo più oggidì si dipinge per modo, che tutto quello che si rappresenta dalle tele, sembra piuttosto tratto da que' nuvoloni che volano per l'aria la state, ne' quali si vede e non si vede quello che mostrano: molta luce, molta oscurità, uomini e donne, che sono e non sono.
Definiz: § XXVII. Non, dinanzi a proposizione condizionale, prende talora senso di Neppure. –
Esempio: Machiav. Comm. 264: Io ti giuro.... che io non la abbandonerò mai; non se io credessi che tutti gli uomini mi avessero a diventare nimici.
Definiz: § XXVIII. Che è che non è, od anche Che è e che non è. –
V. Che, pronome, § LXXV.
Definiz: § XXIX. Che non, si usa, in proposizioni comparative, per Di quello che, o simili. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 40: È più pericolosa la fiamma dello inferno..., che non è la rabbia del lupo.
Esempio: Dant. Inf. 2: Se' savio, e intendi me' ch'io non ragiono. E 6: Noi aggirammo a tondo quella strada, Parlando più assai ch'io non ridico.
Esempio: E Dant. Inf. 16: Questi, l'orme di cui pestar mi vedi..., Fu di grado maggior che tu non credi.
Esempio: E Dant. Inf. 22: Talor cosi ad alleggiar la pena Mostrava alcun dei peccatori il dosso, E nascondeva in men che non balena.
Esempio: E Dant. Purg. 6: Il fatto è d'altra forma che non stanzi.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 20: Se l'ira vince e occupa colui che hae a correggere, piuttosto guasta, che non racconcia.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 11: Dimostrò di questa subita variazione maggior molestia Lodovico, che per se stessa non meritava l'importanza della cosa.
Esempio: Cas. Pros. 3, 290: Forse che la dolcezza de' costumi e la convenevolezza de' modi.... giovano non meno a' possessori di esse, che la grandezza dell'animo e la sicurezza altresì a' loro possessori non fanno.
Esempio: Red. Lett. 1, 29: Necessariamente esso sangue occupa maggior luogo, che prima non occupava.
Esempio: Guerrazz. Racc. 13: Fiera più che per avventura a delicata femmina non convenga.
Definiz: § XXX. Che non, in locuzione ellittica, dipendente da una proposizione negativa, vale quanto Senza che, o simili. –
Esempio: Domin. Gov. Fam. 61: Da te non si partirà, che non ti benedica.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 19: Considerassero che non si può la religione spegnere, che non si spenga o non si turbi immoderatamente lo stato.
Definiz: § XXXI. E non, in una enumerazione negativa, si usò per Nemmeno. Neppure. –
Esempio: Tratt. Color. Bett. 24: Dimmi.... onde ti sono venuti CC fiorini d'oro che tu di' ch'hai di mercatanzia?... di tuo guadagno non ti sono venuti...; d'avogadare, e non, imperciò che non sai legge nè dicretale.
Definiz: § XXXII. Non, Non altrimenti, Non così, Non più, Non meno, si usano in frasi correlative o comparative, per maggiore energia, in luogo delle forme positive corrispondenti. –
Esempio: Dant. Inf. 17: Non altrimenti fan di state i cani, Or col ceffo, or col pie' quando son morsi.
Esempio: E Dant. Purg. 28: Un'aura dolce..., mi feria per la fronte Non di più colpo, che soave vento.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 247: A me va per la memoria una cosa non meno commendevole forse che questa.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 29: Non cosi strettamente edera preme Pianta ove intorno abbarbicata s'abbia, Come ec.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 10: Manifestarsi non solamente col discorso delle ragioni, ma non meno con fresco esempio, l'utilità di questo consiglio.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 134: Esponendo con parole non meno belle che ridondanti.... un pensiero verissimo.
Esempio: Giobert. Introd. 3, 223: La democrazia scientifica non è meno esiziale alle scienze, che la democrazia civile agli Stati.
Definiz: § XXXIII. Non, Non altro, Non più, e simili, in correlazione con Che, si usano per affermare più risolutamente o mettere in maggior rilievo checchessia; cioè, per fare ben notare che una data cosa solamente, e non altra, è la vera o la migliore. –
Esempio: Dant. Inf. 14: Un'arena arida e spessa, Non d'altra foggia fatta che colei, Che fu da' piedi di Caton soppressa.
Esempio: Vill. G. 57: Questi (Carlo il Calvo).... si fece incoronare imperadore e non regnò che 21 mese.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 59: Come diavol non hanno (le gru) che una coseia ed una gamba?
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 88: Non avea l'oste che una cameretta assai piccola.
Esempio: Poliz. Pros. 91: Iacopo Salviati che pareva che ad altro non fussi nato che ad acquistarsi gli animi delli uomini, faceva loro grande accoglienze.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 13: Non può stare altrove che da lei. E 146: E 'l padre che non vede Altro bene che questa sua figliuola, Non sa, ec.
Esempio: Dav. Tac. 1, 240: La madre, già rimandata, l'aveva con carezze lascive indotto a cosa che non seppe sgabellarsene che con la morte.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 272: Non mi proposi altra cura che di tenermi lontano dai patimenti.
Esempio: Card. Pros. 522: Fino a quattordici anni non ebbi quasi altro maestro che mio padre, il quale altro non m'insegnava che latino.
Definiz: § XXXIV. Non altro. –
V. Altro, § XXI.
Definiz: § XXXV. Non che; è locuzione che vale Non dirò, Non occorre dire, Non solo, o Molto meno, che si usa dinanzi al maggiore o più significativo fra due termini messi a confronto quando occorra far risaltare il minore, e viceversa; e richiede come corrispondente quasi sempre espressa una particella avversativa, quando il termine a cui essa locuzione s'accompagna è collocato nel discorso prima dell'altro. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Nulla speranza gli conforta mai, Non che di posa, ma di minor pena.
Esempio: E Dant. Conv. 254: Il quale appetito ne diparte eziandio dalli vizj naturali, non che dagli altri.
Esempio: Petr. Rim. F. 1: Del vario stile in ch'io piango e ragiono.... Spero trovar pietà non che perdono.
Esempio: E Petr. Rim. F. 304: Punta poi nel tallon d'un picciol angue.... Lieta si dipartìo, non che secura.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 227: Sono di tanta potenzia, che i fortissimi uomini, non che le tenere donne, hanno già molte volte vinti ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 192: Ogni gran cosa, non che una picciola, farei volentieri.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 9: Le quali cose ciascuna per sè, non che tutte insieme, fariano pensandole, non che vedendole e sopportandole, ogni fermo e costante animo spaventare.
Esempio: E Machiav. Stor. 2, 24: Trovandosi come disarmati, rispondevano non potere non che ingrossare, mantener quella guerra.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 269: Sono pestilenze secrete, che corrompono le città prima che altri, non che rimediare, ma pur accorrer se ne possa.
Esempio: Ar. Sat. 1, 206: Mio padre mi cacciò con spiedi e lande, Non che con sproni, a volger testi e chiose.
Esempio: Segn. B. Vit. Capp. 10: Aveva fatto un discorso al Cardinal Giovanni intorno al modo di reggere lo Stato, pel quale lo confortava a reggerlo civilmente, e non che a trapassare, piuttosto a ritirarsi dalla grandezza del padre Lorenzo.
Esempio: Varch. Stor. 2, 107: Dove ne va il tutto, è non solamente dannoso, ma empio l'aver riguardo, o rispetto, non che a una parte del tutto, ma a tutte le cose insieme.
Esempio: Dav. Tac. 1, 350: Non sopporterieno il romore e le grida, non che l'impeto e le mani di tante migliaia.
Esempio: E Dav. Scism. 344: Nè arebbe.... il papa, della pace pubblica conservadore, ritardato una dispensa per lieve causa a private persone, non che questa per la pace di tanti regni a sì gran principi.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 4, 339: Mi parea ch'egli fosse già uscito della condizione de' mortali, e beatissimo, non che più bello e più alto di tutti gli altri molte spanne, anzi braccia.
Esempio: Guerrazz. Buc. 116: La squadra e la fune sono tali da reggere un paio di bovi, non che il signor Felice.
Definiz: § XXXVI. E nello stesso modo si usa quando sì contrappongono due proposizioni, delle quali quella che è retta dalla locuzione Non che, ha il verbo al congiuntivo, e può risolversi in una proposizione negativa di modo indicativo, retta dalla locuzione Non solo o Senza dire che. –
Esempio: Dant. Purg. 29: Non che Roma di carro così bello Rallegrasse Affricano, o vero Augusto; Ma quel del Sol saria pover con ello.
Esempio: Marc. Pol. Mil. B. 296: Hanno leonfanti, e non ch'egli vi naschino, ma vengonvi d'altri paesi.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 106: Non che il correggesse de' suoi difetti, ma egli medesimo gl'insegnava e incitava a fare il male.
Esempio: Petr. Trionf. 241: Or qual fusse il dolor qui non si stima, Ch'a pena oso pensarne, non eh' io sia Ardito di parlarne in versi o 'n rima.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 219: Egli era di sì rimessa vita e da si poco bene, che, non che egli l'altrui onte con giustizia vendicasse, anzi infinite con vituperevole viltà, a lui fattene sosteneva.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 276: Non che il corno nasca, egli non se ne pare a quelle, che savie sono, nè pedata nè orma.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 265: Perciò, non che io faccia questo di prender volentier marito.... ma, se voi diceste che io dimorassi nel fuoco, credendovi io piacere, mi sarebbe diletto.
Esempio: Machiav. Disc. 250: Pigliarono a poco a poco tanto angumento, che, non che e' sieno tornati sotto il giogo d'Austria, sono in timore a tutti i loro vicini.
Esempio: Bern. Orl. 38, 1: Nel qual (mare) se pur entrassi, non potrei, Se non con quelle stelle, e venti andare, Ch'hanno condotto tanti marinari, A cui non son garzon, non ch'io sia pari.
Esempio: Lipp. Malm. 3, 46: Non ch'io fugga il pericol di morire.... Ma perchè ec.
Esempio: Car. Long. 81: Piangea la Cloe dogliosamente...; e già, non che desiderasse la venuta del padrone, ma pregava che più non venisse.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 4, 126: Io non avrei pensato mai che Giove se ne dovesse ricordar la dimane, non ch'egli cosi profondamente se ne sdegnasse.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 61: Alla scuola e nei libri, siami stato lecito approvare i sentimenti di Platone e seguirli...; nella vita, non che gli approvi, io piuttosto gli abbomino.
Definiz: § XXXVII. Non che, usato in principio a una proposizione negativa, vale lo stesso che Ma pure, Ma però, o simili, reggenti una proposizione affermativa. –
Esempio: Bocc. Fiamm. 64: E subitamente risvegliata, e la vanità del mio sogno conoscendo, quasi contenta d'avere sognato, ringraziava Iddio: non che io turbata non rimanessi, temendo ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 51: E solo e a piè fu a dileguarsi presto: Non che commissïon prima non lassi A un suo scudier, che vada ec.
Esempio: Card. Pros. 413: Non che non riconoscessi quella parte di vero che in alcuna di quelle critiche era: non che non sentissi quel che mancava a me di forze, ec.
Definiz: § XXXVIII. Non che, posto in principio di proposizione al congiuntivo serve ad esprimere una condizione che non si avvera, e vale Ciò non vuol dire che, Sebbene non, Non però che, o simile. –
Esempio: Petr. Rim. F. 54: E s'io non posso transformarmi in lei Più ch'i' mi sia (non ch'a mercè mi vaglia), Di qual petra più rigida s'intaglia Pensoso ne la vista oggi sarei.
Definiz: § XXXIX. Si usa in costrutto con un Infinito nel senso di Invece di, Anzi che; o anche, Senza. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 22, 170: Una di lor ti parrebbe bastante, Non ch'aversi a provar con tutte quante.
Esempio: Dav. Scism. 331: Ma egli, non che mutarsi, più che mai confortò il re a tenersi la donna sua.
Esempio: Giobert. Introd. 1, 236: La moderazione..., non che meritare la nota di timidità e di debolezza, è il supremo valore e la perfetta forza, che ubbidisce alla mente comandatrice.
Definiz: § XL. Non che altro. –
V. Altro, §§ XXII e XXIII.
Definiz: § XLI. Non di manco; lo stesso che Nondimanco, come più comunemente si scrive. –
Esempio: Vill. M. 465: Se gli uomini fér pace delle loro guerre, non di manco gli elementi per li peccati sconci de gli nomini, loro fecero guerra.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 2, 36: Pur non di manco egli ha sotto un cavallo, Qual si può dir che sia nuovo Baiardo.
Esempio: Machiav. Princ. F. 8: Benchè vi sia qualche difformità di lingua, non di manco e' costumi sono simili.
Definiz: § XLII. Non di meno; lo stesso che Nondimeno, come più comunemente si scrive. –
Esempio: S. Bern. Lett. F. 175: Ed avegna che la potenzia di Dio e la sua virtude.... agevolemente menino l'uomo ad amare Idio; non di meno più altamente rapisce la mente a Dio questo, ciò è che ec.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 7: Uomo grande veramente, ma Greco non di meno.
Esempio: Cecch. Acq. Vin. Prol.: Il Padre san Benedetto.... Se bene egli occupò li suoi discepoli Nell'orazioni.... Fu non di men si benigno e discreto, Ch'a certi tempi ec.
Definiz: § XLIII. Non di meno, si usò con qualche parola inserita fra Non e Di. –
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. M. 633: E non però di meno dello stato di quella terra stiamo in continua gelosia.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 68: Non però di meno si richiede e la confessione e la satisfazione.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 42: E, come che tu uomo in parte ne' tuoi migliori anni nell'armi esercitato ti sii, non dovevi di meno conoscere quello che gli ozj e le dilicatezze possano ne' vecchi.
Esempio: Deput. Decam. 83: Altri scrittori di quella età dissono Non perciò, o vero Non però, di meno.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 169: Ma i nostri, quantunque trovassero il mondo allora assai dal suo buono uso antico essere guasto, non per tanto di meno ebber pure in ciò gran vantaggio.
Definiz: § XLIV. Non è che. –
V. Essere, tema primo, § CCII.
Definiz: § XLV. Non foss'altro, è maniera con la quale restringiamo l'idea principale della proposizione a ciò che viene indicato dal compimento che succede immediatamente a questa locuzione. –
Esempio: Tomm. Diz. estet. 568: Le razze spagnuole diventano americane non foss'altro di nome.
Definiz: § XLVI. Non ieri l'altro, Non iersera l'altra, Non domani l'altro, e simili, sono locuzioni avverbiali di tempo ed ellittiche che si usarono a significare Ieri l'altro, Iersera l'altra, ec., quasi Non appena ieri l'altro, Non più tardi che ieri l'altro, e simili. E si usavano anche in senso indeterminato a significare Pochi giorni fa, Poco tempo fa, o simili; nel qual senso anche oggi diciamo indeterminatamente Ier l'altro, L' altro giorno. –
Esempio: Poliz. Pros. 18: Non ier l'altro fu detto da un corriere alli Otto, che il Turco.... era stato veduto portare alla sepoltura.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 442: Ieri partii da Mantova, e giunsi qui, e non ierlaltro feci el pagamento delli mille ducati.
Esempio: Bern. Lett. fam. V. 318: Acciocchè vediate che io ho voglia e fretta di quella faccenda che vi mandai a chiedere non ier l'altro, mi son messo a replicarvi questa per ripregarvene e risconginrarvene di nuovo.
Esempio: Guicc. Op. ined. 6, 15: Io giunsi non ier l'altro, che fummo a di 21, in Vignone.
Esempio: E Guicc. Op. ined. 9, 194: Il duca si aspettava di dì in dì in Ferrara, e ora ho inteso che arrivò non iersera l'altra.
Esempio: E Guicc. Op. ined. 317: Non iermattina l'altra di buon'ora da dui corrieri spacciati in Francia.... intesi che ec.
Esempio: Car. Lett. Fam. 1, 403: Domani partirò di qua, e non domani l'altro disegno d'esser con voi.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 302: Non è però (certa iscrizione) di ieri nè di non ier l'altro; perchè Giovanni Villani.... dice, molti e molt'anni innanzi alla sua età vi fu posta.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 240: Oh io son diventata un'altra? V. Si, Da non ier l'altro in qua. B. Io attendo all'anima, Non più alle baiacce.
Esempio: Razz. Bal. 1, 3: Con l'aiuto d'uno scolare mio amicissimo e del Mosca, non ierimattina l'altra.... la cavai di casa.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 373: Pensoso in vista, come soglio, e dentro Senza pensier, n'andava non ier l'altro Per la via delle merci.
Definiz: § XLVII. Non maraviglia che. –
V. Maraviglia, § IX.
Definiz: § XLVIII. Non meno. –
V. Meno, § XV.
Definiz: § XLIX. Non meno che. –
V. Meno, § XVI.
Definiz: § L. Non molto stante. –
V. Stante.
Definiz: § LI. Non nessuno. –
V. Nessuno, § X.
Definiz: § LII. Non niuno. –
V. Niuno, § IX.
Definiz: § LIII. Non ostante. –
V. Ostante.
Definiz: § LIV. Non però. –
V. Però.
Definiz: § LV. Non pertanto e Non per tanto. –
V. Pertanto e Tanto.
Definiz: § LVI. Non più. –
V. Più.
Definiz: § LVII. Non più oltre. –
V. Oltre.
Definiz: § LVIII. Non tanto. –
V. Tanto.
Definiz: § LIX. Non tanto che. –
V. Tanto.
Definiz: § LX. Nè non. –
V. , congiunzione, §§ VIII e IX.
Definiz: § LXI. Se non, è maniera di concessione, per lo più in contrapposto con gli avverbj Almeno, Certamente, e simili, e vale Ammesso, Dato, che non. –
Esempio: Bocc. Fiamm. 64: Temendo non le cose vedute, se non tutte, almeno in parte fossero vere o figure di vere.
Esempio: Segner. Pred. 164: Se non possiamo per ora andarvi col corpo, andiamovi con lo spirito; se non possiamo dimorarvi con la presenza, dimoriamovi col pensiero.
Esempio: Aver. G. Lez tosc. 3, 69: Credo che, se non in tutte, almeno nelle cene più doviziose l'uova venissero in tavola dopo gli altri antipasti.
Esempio: Lambr. Elog. 4: Mi sento compreso di riverenza e di meraviglia al vedere apparire di secolo in secolo uomini egregi per vario valore e degni di rinomanza, se non più, certo al pari di molti fra que' sapienti e que' valorosi dell'antichità, i quali ec.
Definiz: § LXII. Se non, Se già non, Se non se, Se non che, Se non solo o Se non solamente, sono modi eccettuativi, che valgono quanto Fuorchè, Eccetto che, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 19: Certo non chiese, se non: Viemmi dietro.
Esempio: E Dant. appr.: E che altro è da voi all'idolatre, Se non ch'egli uno, e voi n'orate cento?
Esempio: E Dant. Purg. 5: Che poteva io ridir, se non: I' vegno? Dissilo.
Esempio: E Dant. Parad. 5: E s'altra cosa vostro amor seduce, Non è, se non dì quella alcun vestigio Mal conosciuto.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 314: Ninno per alcuno prezzo.... ad ecclesiastico uficio sia promosso e eletto..., nè alcuno il quale d'alcuno peccato diffamato fosse, non se non vergine o ch'abbia avuto una isposa vergine..., non alcuno superbo, ec.
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 47: E non portaron con loro veruna cosa di vittovaglia, se non solamente farina.
Esempio: Vill. G. 886: Messer Mastino signore di 11 cittadi, le perdè tutte, se non se Verona e Vincenza.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 76: Iddio il dice per Isaia profeta...: Di' tu le tue iniquità e' tuoi peccati.... Non dice: dicale il confessore o altri per te, se noe se in caso, dove tu non potessi o non sapessi.
Esempio: E Passav. Specch. Penit. 164: E ciò fa Iddio ragionevolmente e giustamente; conciossiacosachè i superbi offendano la divina Maestà e la sua signoria, alla quale tutte le cose obbidiscono e sono soggette, se non se solo il peccatore snperbo.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 126: Quella non rispuose altro, se non: sia a te copia di noi.
Esempio: Petr. Rim. F. 15: A qualunque animale alberga in terra Se non se alquanti ch'hanno in odio il sole, Tempo da travagliare è quanto è 'l giorno.
Esempio: E Petr. Rim. F. 248: Nè di Lucrezia mi meravigliai, Se non come a morir le bisognasse Ferro, e non le bastasse il dolor solo.
Esempio: E Petr. Rim. F. 249: Vera donna, ed a cui di nulla cale, Se non d'onor che sovr'ogni altra mieti.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 72: Che ne dobbiam fare altro se non tòrgli que' panni e quel ronzino e impiccarlo?
Esempio: Manett. A. Op. stor. 5: A che rispose uno degli altri: Che se gli potrebbe fare, se non gli si facessi, con qualche trappola pagare una cena, e lui non vi si trovassi?
Esempio: Machiav. Disc. 135: Non mi pare, se non a proposito, riferire appunto le sue parole.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 6: A voi.... non posso dir cosa degna della vostra carta.... Se già non vi decessi che in queste parti avemo trovati molto più animali di due piedi, che di quattro.
Esempio: E Car. Lett. fam. 255: La cagione (dell'amarmi) io non so pensare, se già, come amorevole ed officioso che siete, non amate me, perchè io sono amico degli amici vostri.
Esempio: Dav. Tac. 2, 187: Noi non ci possiamo ragunare e parlare, se non se disarmati e come ignudi.
Esempio: Segner. Pred. 81: Non altro.... voi gli avete in mio nome a dire se non che, dimenticatosi d'ogni ingiuria paterna, non mai tratti di prenderne le vendette.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 340: Gli uomini.... non sono avuti in pregio, se non se alcuni dopo morte.
Definiz: § LXIII. Se non, accompagnato con tempi e modi del verbo Essere, forma varie maniere eccettuative o restrittive, come Se non era, Se non fu, Se non fosse, o fosse stato, e simili; e si usò anche con ellissi del Se. –
Esempio: Cont. Ant. Cav. 80: Li Romani avevano firmamente perduto, non fosse el confortamento e la franchezza de Scipione.
Esempio: Nov. Ant. S. 128: Alzò questi la spada e fedito l'averebbe nel capo, se non fosse uno che stava ritto inanzi che ec.
Esempio: Fiorett. Cron. Imper. 25: Rendégli tutta la Lombardia e tutto il paese, se non fu la Marca di Trevigi.
Esempio: Dant. Inf. 13: E se non fosse che in sul passo d'Arno Rimane ancor di lui alcuna vista; Quei cittadin..., Avrebber fatto lavorare indarno.
Esempio: E Dant. Inf. 19: E se non fosse che ancor lo mi vieta La riverenza delle somme chiavi..., I' userei parole ancor più gravi.
Esempio: Stor. Barl. 47: D'uno re udìo dire, che seppe lo suo regno molto bene governare e lo suo popolo amare e guardare, se non fusse perciò ch'elli dimorava nello errore dell'idole.
Esempio: Stor. Pistol. 145: Quando ebbe avuta la rocca, lasciò andare ogni persona che v'era dentro sano e salvo, se non fuor due conostabili.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 136: E, se non fosse che egli era giovane e sopravveniva il caldo, egli avrebbe avuto troppo a sostenere.
Esempio: Guerrazz. Racc. 135: Io non conosco per ora cosa più sincera nel mondo della povertà, se non fosse la miseria.
Definiz: § LXIV. E con ellissi del verbo Essere. –
Esempio: Fr. lac. Tod. 660: Mi saria però meglio di tacere; Se non ch'io veggio chi no 'l convien fare.
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 23: E se non ch'esso era oggimai pur vecchio, Capitano verria del ano apparecchio.
Esempio: Bern. Orl. 39, 42: Con parlar cortese Disse: fanciul, se non eh' io t'ho rispetto, Che sei fanciullo..., Ti metterei nel capo l'intelletto.
Esempio: Tass. Gerus. S. 7, 114: E, se non che non era il dì che scritto Dio negli eterni suoi decreti avea, Quest'era ec.
Definiz: § LXV. Se non, si disse anche per Non altro ohe, Solamente. –
Esempio: Galil. Op. Cart. Div. XI, 103: Desidererei se non la risposta a una ragione, quale sento, che mi pare assai concludente: ciò è, che ec.
Definiz: § LXVI. Se non, si disse anche per Se no, Altrimenti. –
Esempio: Dant. Inf. 12: E l'un gridò da lungi: A qual martiro Venite voi...? Ditei costinci; se non, l'arco tiro.
Esempio: Stor. Pistol. 195: Quelli del castello scrisseno al signore come aveano l'oste del Conte intorno, pregandolo che li soccorresse; e se non, converrebbe s'arrendessono.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 330: Come più tosto potete, v'andate con Dio; se non, che io griderrò che voi mi vogliate sforzare.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 42: Ed ella disse: bene sta, se voi volete andar, sì andate; se non, si ve ne durate.
Esempio: E Bocc. Decam. 117: Noi intendiamo che tu ci doni due paia di capponi; se non, che noi diremo a Monna Tessa ogni cosa.
Definiz: § LXVII. Se non altro. –
V. Altro, § XXX.
Definiz: § LXVIII. Se non che, usasi pure con forza restrittiva al già detto, e vale Se non in quanto. –
Esempio: Dant. Purg. 12: Allor fec'io come color che vanno Con cosa in capo non da lor saputa, Se non che i cenni altrui sospicar fanno.
Esempio: E Dant. Purg. 13: Ivi cosi una cornice lega Dintorno il poggio, come la primaia, Se non che l'arco suo più tosto piega.
Esempio: Petr. Rim. F. 76: Luci beate e liete Se non che 'l veder voi stesse v'è tolto.
Esempio: E Petr. Rim. F. 95: E se non ch'al desio cresce la speme, I' cadrei morto, ove più viver bramo.
Esempio: E Petr. Trionf. 304: Chè 'n tutto quel mio passo er'io più lieta, Che qual d'esilio al dolce albergo riede, Se non che mi stringea di te sol pietà.
Definiz: § LXIX. Se non che, usasi ancora come modo di transizione da un concetto ad un altro, che più ci preme, o che vogliamo contrapporre al primo; e spesso vale quanto Ma, o altra particella avversativa –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 148, 20: Volentieri sarebbe ita a ritrovare i Donati, se non che alcuni de' Cerchi nollo consentì.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 286: Di che voi offeso abbiate il vostro marito, io noi se; se non che, egli mi comandò che, senza alcuna misericordia aver di voi, io in questo cammin v'uccidessi.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 283: Io presi uno di loro per la canna, e avere lo strangolato, se non che allora io mi fuggì.
Esempio: Pulc. L. Morg. 17, 69: Non intendeva Gan questo linguaggio, Se non che la fanciulla gliel chiarì.
Esempio: Poliz. Rim. C. 36: Ciascun si sta per la paura incerto Gelato tutto: se non che pur chiama.
Esempio: Bemb. Asol. 16: Volea..., seguitando, alle prime proposte ritornare; se non che madonna Berenice ripigliando il parlare, almeno, disse, sii di tanto contento, Perottino,... che ec.
Esempio: Cas. Pros. 3, 116: La causa mia non ha alcun dubbio; se non che V. Ecc. ha fatto un salvocondotto ne' beni e nella persona.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 1, 297: Il Padre dovrebbe aver care amendue queste voci e tenerle in conto di domestica masserizia.... Se non che, sforzandosi di scherzarvi sopra troppo spesso, egli corre il rischio di far ridere chi legge ec.
Definiz: § LXX. Un non so che, Non so che, Un certo non so che, e simili. –
V. Che, pronome, § LX.
Definiz: § LXXI. Un non so chi. –
V. Chi, § XXVI.
Definiz: § LXXII. Non fare che, reggente, un verbo all'infinito, è maniera che serve a indicare la continuità dell'azione espressa dall'infinito medesimo.
Definiz: § LXXIII. Non poter fare che non, e Non poter fare di non. –
V. Fare, § CDLVI.