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FITTONE.
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FITTONE.
Definiz: Sost. masc. La radice principale o maestra della pianta, la quale riman fitta profondamente nel terreno, e dalla quale hanno origine le radici minori.
Da fitto, Partic. pass. di figgere. –
Esempio: Tedald. Agric. 29: Avrai avvertenza, che gli arbori, che tu pigli per fare la nestaia, quando tu li cavi del salvatico,... tu non mozzi loro il fittone, o vuoi dire la maestra.
Esempio: Dav. Colt. 507: Nel trasporre abbi gran cura alla barba maestra, detta il fittone.
Esempio: E Dav. Colt. appr.: Ma, cavandoli giovani, manco fittone avranno, e manco fatica durerai.
Esempio: Trinc. Agric. 275: Allargandoli (ai peri) con avvedutezza le barbe per il loro verso naturale, senza tagliarli le piccole, nè spuntare la maestra, chiamata fittone.
Esempio: Targ. Viagg. 3, 181: La maggior parte di loro conservano le branche di radiche sì grandi che piccole, e principalmente il fittone.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 427: I pali s'inseriscano entro al terreno lontani dalla vite circa un piede, onde non si ferisca o si laceri il fittone o le radici di essa vite.
Definiz: § I. Fittone, dicesi a Ciascuno di quei grossi pali, o a Ciascuno di quei panconcelli, alquanto acuminati nelle loro estremità, che si ficcano a forza nel terreno a stabilità di un edifizio, di un argine, o a riparo di una strada o simile. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 22, 1: Bietta dicono ancora a quel legno o sasso, che si ficca per forza in terra per fermarvi gli stili, fittoni o cavicchj per uso delle fabbriche.
Definiz: § II. E Fittoni diconsi pure Quelle grosse pietre, di forma per lo più, parallelepipeda, che si piantano in terra. –
Esempio: Buonarr. Aion. 2, 61: Oh quante volte ansò su pe' fittoni, Salendo ai monti ov'ella al sol sedea.
Definiz: § III. E Term. di Mascalcia. Quella parte dell'unghia del cavallo che si congiunge con la carne viva. –
Esempio: Ross. G. Masc. 18: Ène ancora un'altra infermità, la quale viene al cavallo propriamente ne' fittoni dell'unghie, cioè là dove la carne viva si congiugne con l'unghie.
Esempio: E Ross. G. Masc. appr.: Della setola avviene dunque una infermità nella unghia del cavallo, che tiene lo piede infino al fittone per mezzo, ed alcuna volta dallato.