Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
AFFISSARE e AFFISARE.
Apri Voce completa

pag.264


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
AFFISSARE e AFFISARE.
Definiz: Att. Guardar fisso, cioè intentamente e con occhio fermo. −
Esempio: Cellin. Vit. 61: Girato gli occhi a chiunque era ivi attorno, ma più affissato le donne che altri, voltosi a Michelagnolo, così disse ec.
Esempio: Dav. Tac. 1, 43: Non piangeva, benchè vinta, non chiedea mercè; ma con le mani strette al petto affisava il suo gravido corpo.
Esempio: Chiabr. Guerr. Got. 5, 1: Le moli nimiche affisa e mira Con occhio altier, pien di minaccia e d'ira.
Definiz: § I. E nello stesso signific. dicesi anche Affissar gli occhi, lo sguardo e simili, sì al proprio come al figurato. −
Esempio: Fr. Iac. Tod. 707: Crederà forse a quel sole Di poter gli occhi affissare?
Esempio: Cellin. Vit. 482: Ed in mentre che noi ragionavamo, io vedevo che quest'uomo m'affisava gli occhi addosso.
Esempio: Grazz. Pros. 1, 281: Affissava altrui gli occhi addosso, cotal che ei pareva spiritato.
Esempio: Serdon. Esort. volg. 66: L'occhio è maligno,.... e non può affissare la vista, nè discernere i figliuoli della luce da quelli delle tenebre.
Esempio: Lipp. Malm. 4, 18: Alzando il viso, in loro gli occhi affisa.
Esempio: Not. Malm. 346: Affissare gli occhi in uno, è guardarlo senza punto muovere gli occhi.
Esempio: Salvin. Pros. sacr. 49: Sovra gli altri volando, affissasti più da vicino le tue pupille ne' raggi del sole eterno.
Definiz: § II. Affissare, per Fissare, Attaccare, Congiungere. −
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 119: Il ranno non è altro che acqua imbevuta del sale, che il fuoco secco avea affissato alla terrestrità delle ceneri.
Definiz: § III. Affissare, per Affiggere, nel signific. del § II di detto Verbo. −
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 13, 95: E per le piazze affissa la sentenza.
Definiz: § IV. Affissare, in forma di Neutr. pass. affissarsi, e talvolta anche di Neutr., Fissare lo sguardo. −
Esempio: Dant. Purg. 2: Al viso mio s'affisar quelle Anime fortunate.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 177: E' s'accorse che questo Iuccio, passando, avea affisato e sorriso inverso il cieco padre.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 41: Lui guarda, e in lui s'affisa, e non favella.
Esempio: Chiabr. Rim. 1, 53: Ch'io non m'affisi nell'amabil volto, Ogni tuo studio è vano.
Esempio: Menz. Poes. 2, 303: S'uom tenta collo sguardo audace Affissarsi nel sole, indi ne resta Vinto dal forte sfavillar vivace.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 465: Sembra che in fonte o in rio L'occhio s'affisi, e pur s'affisa in Dio.
Definiz: § V. E figuratam. −
Esempio: Tass. Gerus. 14, 11: Ed ammirò che pur all'ombre, ai fumi, La nostra folle umanità s'affise.
Esempio: Menz. Poes. 2, 32: Nè sol di quanto a contemplar s'affissa Nostro intelletto i chiusi arcani intese, Ma ec.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 248: Mi sforzerò di segnare ciò che nella seconda lettura del Sonetto di poco proprio osservai, affissandomi in esso più sottilmente.
Definiz: § VI. E per Fissarsi, Attaccarsi. −
Esempio: Fr. Iac. Tod. 693: Qui s'affissa con l'affetto Chi ha cecato lo 'ntelletto, E non vede lo suo oggetto.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 2, 130: Egli si affissò tutto in usar la forza.