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Dizion. 5° Ed. .
ARRIDERE.
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ARRIDERE. Definiz: | Neutr. Mostrarsi altrui sorridente, benigno, piacevole. |
Dal lat. arridere. – Esempio: | Beniv. Eglogh. 79 t.: Forse qualor nel chiaro fonte cerni L'imagin tua, a te superba arridi Come Narciso, e me misero sperni. | Esempio: | Buonarr. Aion. Proem. 2: Arridendo Alfesibeo ad un tanto vate,.... la sua leggenda rivolse a lui. |
Definiz: | § I. E per Essere favorevole, propizio. – | Esempio: | Petr. Rim. G. 350: Non così quel Metello, al quale arrise Tanto fortuna, che felice è detto. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 20, 8: Di sè m'hanno governo e scettro dato, Così daranno a qualunque altro arrida Fortuna sì, che la decina ancida. | Esempio: | E Ar. Cinq. Cant. 1, 42: Poichè fortuna a quell'audacia arriso Ebbe cinque o sei giorni, entrò in gran sdegno. | Esempio: | Metast. Dramm. 8, 131: Signor, t'arride il ciel; l'unica prole Dell'oppresso tiranno.... Ecco al tuo piede. |
Definiz: | § II. E per Andare a grado, Talentare. – |
Esempio: | Bott. Stor. Ital. 4, 399: Nè dispiacevano [quelle dottrine] agli Arcivescovi ed ai Vescovi;.... quel diventar Papi essi, sommamente a loro arrideva. | Esempio: | Leopard. Poes. 70: Già non arride Spettacol molle ai disperati affetti. |
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