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1) Dizion. 5° Ed. .
CLAVICEMBALO.
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Dizion. 5 ° Ed.
CLAVICEMBALO.
Definiz: Sost. masc. Propriamente era nome che davasi ad una particolare specie di cembalo, il cui suono era più grave e forte; ma prendevasi comunemente pel Cembalo stesso in genere. Dicevasi anche Gravicembalo e Buonaccordo.
Da clavis e cymbalum, quasi Cembalo a chiavi, cioè a tasti, essendosi la parola clavis adoperata nel medio evo per significare le note musicali, alle quali i tasti corrispondono, ed anche, secondo alcuni, i tasti medesimi. –
Esempio: Don. Tratt. Enarm. 325: Quanto poi a quelli, che.... sono oggi tanto moltiplicati con diversi nomi di clavicembali, bonaccordi, spinette,... è maraviglia che oggi non si sappia chi ne sia l'autore.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 215: Al già nominato principe don Lorenzo dipinse, per entro un clavicembalo, in piccole figure, quando Euridice è morsa dal serpe.
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 2, 259: Le accordature però de' nostri stabili strumenti, come organi e clavicembali, ben ponderate, possono somministrarci maggiore diversità di affetti.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 2: Un vago clavicembalo da un lato.