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1) Dizion. 5° Ed. .
ADORATO.
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ADORATO.
Definiz: Partic. pass. di Adorare.
Lat. adoratus. −
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 206: Convien prima rompere a tal effetto tutti gl'idoli, adorati finora dal vostro cuore con tanta ingiuria del vero Dio.
Esempio: E Segner. Mann. apr. 20, 3: Quel ricco che corteggiato, adulato, adorato, sedeva continuamente a real banchetto, sarà dai demonj strascinato giù nell'inferno.
Definiz: § I. E in forma d'Add. Venerato. −
Esempio: Fr. Giord. Pred. R.: Senza rispetto alcuno de' prima adorati altari. E altrove: Si mise ai piedi dello adorato crocifisso.
Esempio: Speron. Op. 1, 408: Sapeva Omero, come Platone, che Giove e gli altri adorati non eran Dei, ma nomi d'uomini o di dimonj.
Definiz: § II. Per Riverito, Onorato altamente. −
Esempio: Chiabr. Rim. 1, 338: E trema al suon dell'adorato nome.
Definiz: § III. Per Desiderato, Agognato. −
Esempio: Bentiv. G. Lett. 156: Considerai con grand'attenzione quelle animate muraglie, che spirano al vivo le miserie delle corone in mezzo alle apparenti loro adorate felicità.
Esempio: Salvin. Iliad. 222: Ma agli Achei ben vista ed adorata, La tenebrosa notte sopravvenne.
Definiz: § IV. Per Amato grandemente. −
Esempio: Metast. Dramm. Demof. 4, 185: Figlio innocente, Adorato consorte, o Dei che pena Partir senza vedervi!
Esempio: Mont. Poes. 2, 319: Quivi [in cielo] Di te memore.... il tuo fedele, Adorata mia donna, T'aspetterà.