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1) Dizion. 5° Ed. .
CESTINO.
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CESTINO.
Definiz: Diminut. di Cesto. Piccolo cesto o cesta. –
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 169: Senza lui [lo spago] ogni libro staria sciolto.... Non s'avrebbe cestin che fosse chiuso.
Esempio: Fag. Rim. 7, 155: Madama, quand'ho aperto quel cestino Ripieno di quei cosi stravaganti, Mi sorprese un timore repentino.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 551: Panarium, cestino pel pane.
Definiz: § I. E per Quello che è contenuto nel cestino. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 253: Non si potrebbe egli sperare un cestino di brume fresche, o un bariglioncino delle marinate, per farne il saggio?
Definiz: § II. Cestino dicesi Quell'arnese fatto di vimini, di figura tonda o quadra, e alquanto fondo, ove si gittano i foglj inutili, o si tengono le legna da ardere nel caminetto.
Definiz: § III. Ed anche Una piccola cesta, ove covano i colombi nelle colombaie. –
Esempio: Magazzin. Coltiv. 18: S'accomodano le colombaie co' cestini, e si nettano e spazzano; e la colombina si dà a' magliuoli.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 196: Via via vadia in mal'ora La colombaia, l'abbeveratoio, Le cassette, i cestin, l'appaiatoio.
Esempio: Trinc. Agr. 1, 263: Si cavano i cestini dalle colombaie, e si scuotono e si puliscono benissimo dallo sterco de' colombi.
Definiz: § IV. Cestino dicesi anche un Arnese tessuto di vimini, in figura di un cono tronco, molto slargato in fondo, dentro al quale si pongono i bambini acciocchè imparino a camminare.