Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
BRONTOLARE
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BRONTOLARE.
Definiz: Neutr. Lamentarsi a bassa voce o frai denti, per dolore, dispetto, malcontento e simili. Borbottare, Bofonchiare.
Voce molto probabilmente fatta per onomatopea, ed affine al grec. βροντάω, tuonare. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 48: La Belcolore brontolando si levò, e andatasene al soppidiano, ne trasse il tabarro.
Esempio: E Bocc. Decam.8, 45: Quantunque monna Tessa, avvedendosene, molto col marito ne brontolasse.
Esempio: Cellin. Vit. 363: Non possendo io parlare, con gran passione mi scontorcevo; causa che lei più sdegnosa brontolava.
Esempio: Varch. Ercol. 67: Quando alcuno non si contentando d'alcuna cosa, o avendo ricevuto alcun danno o dispiacere, non vuole o non ardisce dolersi forte, ma piano e fra se stesso,.... si dice: egli brontola, o borbotta, o bufonchia.
Esempio: Mont. Poes. 2, 110: Inerme, dependente, Che far poteva autorità? Deporse, Gridò fiero Parini, e, steso il dito, Gli occhi e la spalla brontolando torse.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 9: Or brontola il pittore, ora s'inquieta Il macchinista o un altro bellimbusto.
Definiz: § I. Brontolare dicesi per similit. del tempo quando tuona sordamente e a dilungo. –
Esempio: Bern. Orl. 53, 56: Sì come un tempo scuro qualche volta, Che brontolando intorno al ciel s'aggira,.... Tal ne venia.
Definiz: § II. Brontolare si usa anche familiarmente per Quel rumore che fanno talora gl'intestini per flatuosità, che anche dicesi Borbogliare. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 73: Stavano brontolando i ventri vuoti.
Definiz: § III. In forza d'Attivo, Brontolare vale Dire brontolando. –
Esempio: Cellin. Vit. 17: Così si partì di casa sua, brontolando l'uno a l'altro di pazze parole.