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1) Dizion. 5° Ed. .
DIRIMERE.
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DIRIMERE.
Definiz: Att. Rompere, Sciogliere, Annullare; detto più specialmente d'impedimento, e riferito a matrimonio. Ed è Term. de' Canonisti.
Dal lat. dirimere.
Definiz: § I. Riferiscesi anche a lite e simili, e vale Terminare, Finire, Toglier di mezzo, mediante decisione autorevole. È più che altro Term. forense. –
Esempio: Lett. Diec. Bal. 5, 178 t.: È ancora da avvertire ne l'ultima parte della Bolla, nella riservazione che fa il Pontefice a sè di potere dichiarare l'ambiguità, e dirimere le liti e controversie, che nascessono fra le Potenzie d'Italia.
Esempio: Red. Lett. 3, 251: Rimettessero il tutto in due amici comuni e amorevoli, i quali con quiete, e senza rumori, e con ogni potestà assoluta, dirimessero ogni lite.
Definiz: § II. Poeticam., conforme al significato proprio latino, per Separare, Dividere, Spartire. –
Esempio: Dant. Parad. 32: E dal settimo grado in giù, sì come Insino ad esso, succedano Ebree, Dirimendo del fior tutte le chiome.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 704: Dirimendo, cioè partendo e dividendo, secondo loro grado di virtù.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 834: Dirimendo, cioè dividendo, del fior, cioè della rosa detta, tutte le chiome, cioè tutte le follie (foglie), cioè tutte le sedie per quelli che credettono in Cristo presente, che sono mezzo tra le femine ebree e cristiane, e per quelle femine che credettono in Cristo presente, che sono mezzo dalla parte opposta tra li ebrei e cristiani.