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1) Dizion. 5° Ed. .
LUSSURIOSO.
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LUSSURIOSO.
Definiz: Add. Che ha il vizio della lussuria, Dedito alla lussuria.
Dal lat. luxuriosus. –
Esempio: Cronichett. Mannell. 11: Un altro Nino re, figliuolo di Semeramisse, reina molto lussuriosa.
Esempio: Dant. Inf. 5: Cleopatràs lussuriosa.
Esempio: Senec. Declam. 76: Uno giovane lussurioso e disonesto stava ec.
Esempio: Vill. G. 933: Maometto fu di sua natura molto lussurioso.
Esempio: Boss. P. Sveton. 3, 40: Fu ancora dai primi anni prosontuoso, lussurioso, disonesto, avaro e crudele.
Definiz: § I. E in locuz. figur. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 14, 7: Non può più il ciel patir tanto peccato, Nel qual tu pure se' ostinato e saldo, Lussurioso porco, svergognato ec.
Esempio: Savonar. Poes. 8: Deh! mira quel cinedo e quel lenone Di porpora vestito Non ti ven sdegno ancora, Che quel lussurioso porco gode?
Definiz: § II. E figuratam., detto di cosa, vale Di o Della, lussuria, Appartenente a lussuria. –
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 499: Ciascun diletto concupiscibile nasce dall'immaginazione, o più o men viva e chiara, del pravo fine e dell'ultimo atto a cui tendono per natura tutti que' lussuriosi moti come linee a centro, or più, or meno distante.
Esempio: E Pallav. Perfez. crist. 500: Versi epici, tragici, comici, lirici,... non hanno quasi altro suggetto, che o idolatria d'un volto lascivo, o laudazione dell'affetto lussurioso.
Definiz: § III. Vale anche Amante del lusso, Che fa lusso; detto figuratam. anche di tempi. –
Esempio: Sassett. Lett. 249: Questa gente è nel vestire molto lussuriosa, che tengono il maggior sarto del mondo che fa loro i panni; questi è messer Domeneddio.
Esempio: Aver. G. Lez. tosc. 3, 80: Se questi imperadori non lussuriavano altrimenti, che spargendo di rose i letti, le mense e le camere; non faceva di mestiere che quegli scrittori il menzionassero; essendo cosa triviale e usitata anche ne' tempi meno lussuriosi, e tra privati.
Definiz: § IV. In forza di Sost. Colui che è lussurioso. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 78: Della lussuria e del lussurioso.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 214: Quelle [anime] ch'egli prendea e gittava in quel lago, erano dannate, com'erano lussuriosi e iracondi.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 158: I lussuriosi nel mondo sono stati amatori della sua carne, e compiagnitori e lamentatori, e gridatori, quando ànno cantato e composti sonetti e canzoni d'amore.