Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
FRATTO.
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FRATTO.
Definiz: Add. Rotto in parti, Spezzato, Diviso; detto anche di nube fratta, onda fratta, e simili: ma è voce più che altro poetica.
Dal lat. fractus. –
Esempio: Dant. Parad. 23: Come a raggio di sol, che puro mei Per fratta nube, già prato di fiori Vider coperto d'ombra gli occhi miei; Vid'io così più turbe, ec.
Esempio: Liv. Dec. 1, 327: E mostrò al popolo il dosso battuto e fratto in più luoghi.
Esempio: Ugurg. Eneid. 331: E Tarcone speculando la riviera in parte dove.... nè onda fratta remurmura.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 637: Per fratta nube; cioè per alcuna nube, rotta in alcuna parte, unde vegna giuso lo raggio predetto.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 39: Non pur d'argento o d'oro, Vinto dal foco, esser po' piena aspetta Vota d'opra perfetta La forma, che sol fratta il tragge fora.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Lucan. volg. V. 37: Credo che tua rinomea non ne sarebbe nè fratta nè rotta.
Definiz: § II. Canto fratto. Term. di Musica. Specie di canto, che si usa nelle sacre funzioni, derivato dal canto fermo, del quale ha però un ritmo più determinato, e procede per armonie di terze e di seste.