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Dizion. 5° Ed. .
FRATTO.
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pag.473
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FRATTO. Definiz: | Add. Rotto in parti, Spezzato, Diviso; detto anche di nube fratta, onda fratta, e simili: ma è voce più che altro poetica. |
Dal lat. fractus. – Esempio: | Dant. Parad. 23: Come a raggio di sol, che puro mei Per fratta nube, già prato di fiori Vider coperto d'ombra gli occhi miei; Vid'io così più turbe, ec. | Esempio: | Liv. Dec. 1, 327: E mostrò al popolo il dosso battuto e fratto in più luoghi. |
Esempio: | Ugurg. Eneid. 331: E Tarcone speculando la riviera in parte dove.... nè onda fratta remurmura. |
Esempio: | But. Comm. Dant. 3, 637: Per fratta nube; cioè per alcuna nube, rotta in alcuna parte, unde vegna giuso lo raggio predetto. | Esempio: | Buonarr. M. V. Rim. G. 39: Non pur d'argento o d'oro, Vinto dal foco, esser po' piena aspetta Vota d'opra perfetta La forma, che sol fratta il tragge fora. |
Definiz: | § I. E figuratam. – |
Esempio: | Lucan. volg. V. 37: Credo che tua rinomea non ne sarebbe nè fratta nè rotta. |
Definiz: | § II. Canto fratto. Term. di Musica. Specie di canto, che si usa nelle sacre funzioni, derivato dal canto fermo, del quale ha però un ritmo più determinato, e procede per armonie di terze e di seste. |
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