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1) Dizion. 5° Ed. .
NATARE.
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NATARE.
Definiz: Neutr. Lo stesso che Nuotare; ma oggi è voce che non si userebbe se non talora in poesia.
Dal lat. natare. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 1038: Chi ben non sa natare, Non si vada a bagnare: Subitamente porriasi annegare.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 328: Là si potea veder la vacca e 'l toro Sopra l'acque tener la fronte in alto E natando sperar salute ancora, Fin ch'avanzando la stanchezza e l'onde Senza mai sbigottir chiudean gli spirti.
Esempio: E Alam. L. Op. tosc. 2, 39: Or ciascuna intra lor natando a pruova Le schiette braccia e 'l pargoletto piede Lunge stendendo e raccogliendo in giro Con le candide spalle e 'l volto in alto In guisa di delfin rotando vanno.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 162: Va (l'anima) natando come pesce Pe' sto mar, do' messa l'hai.
Esempio: Albert. Piag. Boez. 38: Quelle (le ancore) con fermezza stando, comecchè le cose si vadano, natando la scamperemo.
Definiz: § II. E per similit., detto di nave, barca, e simili, che vada per acqua. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 204: La nave piena di uomini andava per lo pelago, piena di acqua, natando.
Esempio: Alam. L. Colt. 4, 135: Sovra l'onde correnti il leggiero alno Volentier nata.
Definiz: § III. Pure per similit., detto di api, uccelli, e simili, vale Volare. –
Esempio: Rucell. G. Ap. 248: Quand'escon l'api de i rinchiusi alberghi, E tu le vedi poi per l'aere puro, Natando in schiera andar verso le stelle, Come una nube, che si sparga al vento ec.
Definiz: § IV. Detto di checchessia, vale Galleggiare, Star sospeso in alcun liquido. –
Esempio: Baldell. F. Guerr. Giud. 278: Ed in molti lati getta fuori zolle di nero bitume, che stanno a sommo natando per l'acque e son fatte simili e per qualità e per grandezza a tori senza testa.