Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DESIABILE e DISIABILE.
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Dizion. 5 ° Ed.
DESIABILE e DISIABILE.
Definiz: Add. Da esser desiato o disiato; comunemente Desiderabile. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 9, 365: Ecco vicino il desiabil giorno, Che da' novelli sposi è sì bramato.
Esempio: Buonarr. Cical. III, 1, 71: Questi gli Accademici essere, che per diversità di nome, Alterato, onde le uve ed il vino; o di Crusca, onde le spighe; o di Disio, onde i diversi disiabili frutti di virtù, si distinguono.
Esempio: Salvin. Odiss. 416: Ma a me non mi penso che di quinci Venisse il fiero sogno; che saria Certo a me desiabile, ed al figlio.
Esempio: E Salvin. Esiod. 88: Dell'Oceano Eurinoma figliuola, Ch'ave sembianza desiabil grata.
Esempio: E Salvin. Orf. 370: Da tutti desiabile [legge], or benigna Manda di te memoria eccellentissima.