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ARMENTO.
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ARMENTO.
Definiz: Sost. masc. Branco d'animali grossi domestici, come buoi, cavalli e simili.
Dal lat. armentum. –
Esempio: Dant. Inf. 25: Non va co' suoi fratei per un cammino, Per lo furar frodolente ch'ei fece Del grande armento ch'egli ebbe vicino.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 125: Non altramenti che un leon famelico, nell'armento di giovenchi venuto, or questo or quello svenando ec.
Esempio: Car. Eneid. 11, 912: Con la fanciulla a cui fu cibo un tempo Ferino latte, e balia una d'armento Ancor non doma e pavida giumenta.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 28: Qual feroce destrier, ch'al faticoso Onor dell'arme vincitor sia tolto, E lascivo marito in vil riposo Fra gli armenti e nei paschi erri disciolto.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 103: Le greggie e gli armenti dall'uomo, più nobile e più eccellente animale, guidati sono e governati.
Definiz: § Per estensione trovasi detto anche d'altri minori animali, ma per lo più con qualche aggiunto caratteristico, come Armento alato, parlandosi di volatili, Armento squammoso o di Nettuno, parlandosi di pesci ec. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 54: Proteo marin, che pasce il fiero armento Di Nettuno, che l'onda tutta regge.
Esempio: Rucell. G. Ap. 395: Ma quando poscia inordinato gira L'alato armento con le sue famiglie (parla delle api).
Esempio: Marchett. Lucrez. 21: Dicon che 'l mare allo squamoso armento Apre l'umide vie, perch'egli a tergo Spazio si lascia ove concorran l'onde.
Esempio: Salvin. Eneid. 1, 256: Ma sul lido scuopre Tre cervi andar vagando; interi seguonli Armenti a tergo, e per le valli pasce La lunga schiera.