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1) Dizion. 5° Ed. .
MACCHERONE
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Dizion. 5 ° Ed.
MACCHERONE.
Definiz: Sost. masc., usato più spesso nel plur. Nome che si dà ad una Sorta di paste, fatte di farina di grano, che distese in falde, o anche ridotte in forma di sottile cannello, mangiansi per minestra, condite per lo più con sugo di carne, o con burro e cacio grattato. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 53: Ed eravi una montagna tutta di formaggio parmigiano grattugiato, sopra la quale stavan genti che niuna altra cosa facevan, che fare maccheroni e raviuoli, e cuocergli in brodo di capponi, e poi gli gittavan quindi giù ec.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 297: Avvenne..., che mangiando Noddo e altri insieme, ed essendo posto Noddo a tagliere con uno piacevole uomo..., e venendo maccheroni boglientissimi; ec.
Esempio: Guidicc. Op. M. 1, 249: Farò che questi domini ne le mandino (del grano) a Roma da far de' maccheroni: e io, per incaciarli, le rimetterò parecchi caciotti de' primi che mi capitano.
Esempio: Cecch. Romanesc. 1, 7:[vorrei] che massaia nessuna potessi Far maccheroni, che non ne ponesse Da ogni banda dell'uscio uno buon piatto, Che chi passa potessi satollarsi Senza danari.
Esempio: Francesch. Cical. III, 2, 38: Paste, pastelli, pastadelle, pasticci, minestre, maccheroni, lasagnotti, agnellotti, pottaggi, vermicelli, ec.
Esempio: Dat. Lepid. 128: Un servidore.... intese di avere a mettere il cacio su' beccafichi, e quello grattando gl'incaciò, onde quando vennero in tavola, il Rosa disse: e così con nuova metamorfosi i beccafichi son trasformati in maccheroni.
Esempio: Red. Esp. nat. 13: Sogliono sconciamente colmare il sacco dello stomaco di maccheroni, e d'altri pastumi, conditi con grandissima quantità di burro.
Esempio: Not. Malm. 1, 116: I maccheroni, che sono il pastume più grossolano di tutti gli altri, si fanno.... collo spianare e in certo modo ammaccare la pasta collo spianatoio...: e così saranno stati detti da principio Maccarune, poi da noi Maccheroni quasi Maccone, cioè una quantità di pasta a foggia di Macco, spianata ed allungata.
Esempio: Manett. Mem. Frum. 27: Le paste migliori e più bianche, come sono i vermicelli fini, i maccheroni fini, i tagliatelli sottili, ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 291: I maccheroni sapran poi di sego, E quel segaccio nol posso patire.
Definiz: § I. Detto di persona, per dileggio, vale Uomo goffo e buono a nulla. –
Esempio: Bellinc. Rim. F. 1, 58: O maccheron, ben hai la vista corta.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 95: Capocchio, capone, capassone, babbuasso, e tanti altri che hanno la fine loro in one, la quale è propria della nostra lingua, come pastaccione, gocciolone, merendone, mestolone, maccherone, minestrone, ec.
Esempio: Salv. Granch. 3, 4: Moccicone, baccellone, Maccherone, mestolone, oh, oh; che cose stempiate! Un giovane Di quella fatta, ch'è grande com'uno Birro, condursi solamente a questo Effetto con una fanciulla ec.
Definiz: § II. Usato come aggiunto, e detto di vino maccherone, vale Grosso, Denso, Che a beverlo par quasi pasta. –
Esempio: Magazzin. Coltiv. 60: Il terzo [modo di fare il vino d'amarene] è avere pur dette amarene secche, e metterle con buon mosto a bollire, e così cotte darle al vino in luogo d'abrostini; ma il mosto non sia grosso, ma sottile; altrimente sarebbe un vino maccherone e come inchiostro.
Definiz: § III. Pure usato come aggiunto, e detto di scrittore, vale Grossolano, Rozzo, Goffo. –
Esempio: Bellinc. Rim. F. 2, 110: Rallegrisi Milano, Città famosa, e naschi una cometa Di questo novo maccheron poeta.
Definiz: § IV. Cascare il cacio su' maccheroni, Cadere il cacio su' maccheroni, Piovere, il cacio su' maccheroni. –
V. Cacio, § III.
Definiz: § V. Esser più grosso che l'acqua de' maccheroni. –
V. Acqua, § XXVI.
Definiz: § VI. Esser puro, chiaro, o simili, come l'acqua de' maccheroni. –
V. Acqua, § XXVI.
Definiz: § VII. Maccherone, dicesi familiarmente il Catarro che ingombra la gola e i bronchi.
Definiz: § VIII. Term. dei Coiaj. Maccheroni si dicono Quei pezzi di vacchetta o di cuoio andati a male in calcina; i quali si staccano, al levar delle pelli dal calcinaio, e seccati servono per far la colla da doratori.