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1) Dizion. 5° Ed. .
OCCASIONARE.
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Dizion. 5 ° Ed.
OCCASIONARE.
Definiz: Att. Dare occasione a ciò che il compimento esprime, Fare che ciò sia o avvenga dandogli occasione. ‒
Esempio: Magal. Lett. At. 546: Ovviare agl'inconvenienti che potrebbe occasionar lo scandolo d'una tal bestemmia.
Esempio: Giobert. Introd. 1, 102: Chi suscita una guerra civile.... occasiona crudeltà che fanno, non che altro, inorridire chi legge.
Esempio: E Giobert. Introd. 4, 21: I quali (simboli intellettivi), se non vengono presi per quel che sono, come semplici emblemi e concetti di valor subbiettivo,... occasionano molte antinomie razionali ec.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 1, 294: È necessario che il corpo, che trattasi di percepire, operi in su' nostri sensi, e quindi ci occasioni delle sensazioni; chè questo corpo sensibile è quello che dee essere giudicato esistente.
Definiz: § I. E semplicemente per Cagionare, Causare. ‒
Esempio: Giobert. Bell. 64: Tanto che sono (la vista e l'udito) i soli sensi che, connaturandosi alla virtù immaginativa, possano occasionare l'apprensione delle qualità estetiche degli oggetti.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 2, 345: Recandosi questi (corpicciuoli saporosi o odoriferi) in gran moltitudine e quasi a tumulto ad assalire le papille e mammillule dell'organo sensitivo, vi danno tale moto e scossa tutte congiuntamente, che vi producono un frequente tremore universale, il qual solo forse è ciò che quelle sensazioni occasiona.
Definiz: § II. Si usò nel linguaggio giuridico per Investire d'alcuna eccezione, prendendone una qualsiasi occasione: riferito a promesse, patti, o alle cose promesse o pattuite. ‒
Esempio: Castiglionch. L. Epist. 41: Giuriamo.... la predetta vendita e permutazione, e tutte le predette cose che di sopra si leggono, sempre ferme ed incorrotte tenere e non rimuovere, e contro non avere fatto nè fare, e non occasionare, per noi overo per altrui per alcuna occasione. E se alcuno occasionare overo ritrattare presumerà, essere a lui contrario con tutto nostro potere senza fraude.