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1) Dizion. 5° Ed. .
IMPARENTATO.
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IMPARENTATO.
Definiz: Partic. pass. di Imparentare.
Definiz: § I. E in forma d'Add. Che è congiunto di parentela con alcuno. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 27: L'impotenti non erono aiutati, ma i grandi gli offendevano, e così i popolani grassi che erano negli uficj e imparentati con grandi.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 64: Se i tuoi figliuoli hanno di te bisogno,... nè ancora per diventare religiosa, non gli abbandonare. Dove veramente gli vedessi o grandi, o sì imparentati non hanno di te bisogno, usa la vocazione divina.
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 229: Le quali [famiglie] erano imparentate, e avevano molti vincoli d'intrinsichezza co' medesimi Spinoli, e d'Ori ec.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 364: Chi nomina un sacerdote, non solo dee far conto di nominare un uomo più che uomo, ma un uomo quasi imparentato con Dio.
Definiz: § III. Pur figuratam., detto di cose. –
Esempio: Collaz. SS. PP. 123: Avvegnachè questi otto vizj, che noi aviamo detto, sieno così imparentati insieme per quella cagione che ricordato aviamo, ma più ispezialmente gli possiamo dividere in quattro parentadi.
Esempio: Buonarr. Oraz. I, 3, 239: Nè il poeta senza il suono può fare i versi, nè l'oratore, scrivendo o profferendo, forma il buon numero e l'armonia delle parole bene accoppiate, e debitamente imparentate, per così dire, fra di loro.
Definiz: § IV. Bene imparentato, o Male, imparentato, vale Che ha buona, o cattiva, parentela, ovvero Che ha parentela distinta, o bassa. –
Esempio: Senec. Declam. 126: Colui che è promosso all'ufficio del magistrato, e viene a questo grado, debba avere qualche preminenza, cioè che sia gentile, o bene imparentato, o ricco, o virtuoso, secondo gli statuti di Roma.
Definiz: § V. E Molto imparentato, trovasi per Che ha molti parenti. –
Esempio: Domin. Gov. Fam. 104: Così t'insegna la Scrittura santa nel vecchio e nuovo Testamento, ponendo per esempio l'uno e l'altro una vedova per tutte. Il primo pone Iudit nobile, ricca, bella, giovane, graziosa e molto imparentata; la quale ec.