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1) Dizion. 5° Ed. .
INSPERABILE.
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Dizion. 5 ° Ed.
INSPERABILE.
Definiz: Add. Non sperabile, Da non potersi ragionevolmente sperare.
Lat. insperabilis. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 461: Da che l'umana imperfezione rende insperabile, sì negli affetti, sì ne' concetti, il temperato, ch'è il conservativo del publico bene, riescono a pro gli eccessi contrarj.
Esempio: E Pallav. Perfez. crist. 477: Ascolta [l'animo dei peccatori] quasi una condizione insperabile dalla sua volontà, il dover egli procurar la salute col non bere di tai licori se non a quella parca misura che gli permette la legge di Dio e dell'onesto.
Esempio: Magal. Lett. At. 372: Lasciando in certi casi da parte le (cose) visibili, andiate tutti dietro alle invisibili ed alle insperabili.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 4, 570: Ma quanto questa consuetudine vi scusa individualmente, tanto rende insperabile la vostra emendazione.
Definiz: § In forza di Sost. Ciò che non è sperabile. –
Esempio: Magal. Lett. At. 318: Trascorsi mentali per tutto il visibile e l'invisibile, lo sperabile e l'insperabile.