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1) Dizion. 5° Ed. .
ARPAGONE.
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Dizion. 5 ° Ed.
ARPAGONE.
Definiz: Sost. masc. Strumento uncinato, di cui gli antichi si servivano, specialmente ne' combattimenti navali, per afferrare e tener ferme le navi nemiche. Rampone.
Dal lat. harpago, grec. ἁρπάγη, da ἁρπάζω, rapire. –
Esempio: Giamb. Vegez. 72: Ed hanno arpagoni di ferro, i quali son chiamati lupi, e falci di ferro, ficcate in lunghissimi lancioni.
Esempio: E Giamb. Vegez. 187: Ancora maggiori si debbono avere [gli scudi] senza le falci ed arpagoni.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 296: Ultimamente dalle navi cartaginesi cominciarono a gettare sopra quelle dei Romani certi legni che nella sommità avevano uncini di ferro, i quali i soldati chiamano arpagoni.
Esempio: Giulianell. Nav. turr. 132: Se non inventò, almeno megliorò Agrippa l'invenzione dell'arpagone, noto istrumento per fermare o tirare a sè le navi.