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1) Dizion. 5° Ed. .
ESITO.
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ESITO.
Definiz: Sost. masc. Fine, Evento, Successo, ed anche Effetto di checchessia.
Dal lat. exitus. ‒
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Difficile cosa èe lo pronosticare l'esito di questo malore.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 152: Mentre che Lucia, senza osar di dire, o far cosa veruna, attendeva l'esito di questa cosa ec.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 310: E perchè Giove ha gran piacer d'udire, Quando talvolta egli dal ciel si parte, L'esito e la cagion del suo partire ec.
Esempio: Ambr. Bern. 4, 11: Potrebbe essere, Ma non lo credo:... aspettiam l'esito di questa cosa.
Esempio: Parut. Perfez. Vit. polit. 1, 43: Io stimo molto incerto e pericoloso quel giudicio, che si fa della virtù d'alcun dall'esito delle cose operate da lui.
Esempio: Dav. Tac. 2, 220: E quindi agurano l'esito della battaglia.
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 3, 126: Il qual sillogismo, all'esito del negozio, riuscì paralogismo, cioè un sillogismo fallace.
Esempio: Red. Lett. 1, 293: Invio.... dodici prese di quella scorza, che con felice ed infallibile esito sogliamo adoperare nelle quartane.
Esempio: Pap. L. Coment. 6, 243: L'esito della giornata rimaneva tuttora incerto, ma tra le sette e le ott'ore il Blucher assaltò.... il villaggio ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 149: Il tempo stringe, dunque attività! Movimento! e dell'esito non dubito. Manz. Prom. Spos. 122: Un'impresa importante e d'esito incerto.
Definiz: § I. E riferito ad affare, commissione, o simili, per Risoluzione, Conchiusione, ed altresì Spedizione; nel qual ultimo senso adoperasi più che altro col verbo Dare esito. ‒
Esempio: Vasar. Lett. M. 327: Ricevei i rescritti che V. E. ha fatti nella mia lettera; che a tutto darò esito secondo la commessione di quella.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 3, 627: Così terminò questa negoziazione di Fiandra, il cui esito s'era aspettato sì lungo tempo in Europa.
Definiz: § II. E riferito ad azione drammatica o narrativa, per Scioglimento, Catastrofe. ‒
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 81: Secondo la novella del ranocchio, La preda avrebb'a toccar al nibbio; Però veggiam di darle un cotal esito (qui figuratam.).
Esempio: Salvin. Casaub. 105: Questo è l'esito della favola, a satirico drama convenentissimo.
Definiz: § III. Per Uscita da luogo chiuso; detto di cosa tenutavi a forza, e più spesso di acque: e costruiscesi più che altro col verbo Dare. ‒
Esempio: Giambull. P. F. Orig. Ling. fior. 84: E dando esito all'acqua raccolta, ridusse il palude a fiume.
Esempio: Giacomin. Oraz. 50: Co 'l dare libero esito a furiosi torrenti si sfuggono quei danni, i quali sogliono apportare quando, ec.
Esempio: E Giacomin. Oraz. I, 1, 104: Una [miniera].... già lungo tempo per l'impedimento dell'acque che abbondavano tralasciata, dando esito all'acque, ridusse ad uso.
Esempio: Dav. Colt. 488: Cavar l'acque de' campi sia la prima cura: perchè se la piovana vi corre senza ritegno, ne porta seco il fiore della terra: se ella non ha esito,... il campo è disutile e infermo.
Esempio: Lorin. Fortif. 47: La banchetta che si vede per G K è fatta per ricevere l'acque, che dall'altezza L H verranno abbasso a darli esito.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 3, 81: Aperta poi l'animella, e dato l'esito all'aria violentemente nel vaso contenuta, ec.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 100: La figura 43 mostra più in grande l'animella P, fatta per dar esito all'aria.
Esempio: Legg. Tosc. 6, 373: Facilitare la coltivazione molto impedita dalle inondazioni dell'acque, e dal non essersi per gran tempo rimossi li fossi, e dato esito e scoli all'acque di detti piani.
Esempio: Lam. Ant. tosc. 2, 396: Si conforma il detto del Villani.... dall'osservare di contro i vestigj di altra immensa pietra, che rotta e dibassata, dà omai profondo esito alle acque.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 130: Furono rifatti tutti gli edifizj sul Ponte a Cappiano, e frenato come prima l'esito al Padule.
Definiz: § IV. E in locuz. figur. ‒
Esempio: Marcellin. Metam. 107: Non sfogando il suo giovenile desiderio con persona alcuna, così seppe chiudere ogni esito all'amoroso fuoco, che quello.... tanto s'accese.... che, ec.
Definiz: § V. E pure per Uscita, detto per estensione di umori del corpo animale. ‒
Esempio: Red. Lett. 1, 149: Se all'esito di questo catarro, ed alla totale sua estirpazione, il polso torna al suo sesto, si può credere liberamente ec.
Esempio: E Red. Lett. 1, 150: Ma se all'esito continuato, e finalmente terminato, del catarro il polso non torna allo stato naturale, bisognerà ec.
Definiz: § VI. Altresì per Uscita, detto di persone, ed anche per l'Apertura stessa, o Porta, da uscire: ma è maniera del tutto latina. ‒
Esempio: Ambr. Cofan. 2, 4: Acciò che, bisognandoli Uscirne al buio, sappia trovar l'esito.
Esempio: Mellin. Descr. Entr. 61: Certi anditi che erono fatti lungo le case, e sotto a gli sporti di quelle, per rispetto di essi sporti, e per arrecar commodità, e dare esito alla moltitudine della gente, che tutta non poteva sotto l'arco passare.
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 246: Infelicissimi pertanto i peccatori, e privi affatto di vigore a difendersi! Almeno avesser qualche esito da fuggire.
Esempio: Maff. Anfit. 250: In questo corridore, dalla parte verso il di fuori, son prima gli esiti architravati, o sia le porte delle vie, di cui s'è già parlato.
Definiz: § VII. Figuratam. usasi, parlando di mercanzie, vettovaglie, e simili, per Spaccio, Vendita; per lo più in costrutto coi verbi Dare, Avere esito o Fare esito. ‒
Esempio: Stat. Art. Por S. Mar. 2, 29: Render chiaro e leale conto dell'esito di quella seta, filugelli, o altro, che saranno state appresso di lui, ed in suo potere arà avuto, provando quello che n'abbia fatto.
Esempio: Cecch. Servig. 2, 4: Io avevo per la via di Pescia Esito a queste robe.
Esempio: Sassett. Lett. 110: Ma qui lavorati [i panni] doverebbono aver l'esito più facile.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 36: Si comincia a dare esito a i vini di Pulicciano, Menzano, della Canova, e luoghi circonvicini.
Esempio: Legg. Band. C. 15, 10: Non ce ne è più quell'esito (dei rasi) che è stato per li tempi passati, massime nelli paesi e regni suddetti.
Esempio: Galil. Comm. ep. 2, 64: Assicurandolo, che la novità delle materie che in essi [dialoghi] son contenute, gli farà avere grand'esito.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 5, 20: E vo' che voi.... Mezzani intervenghiate Per quella spartizion de' tre fratelli, E per l'esito dare a' loro effetti.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 11, 2, 169: Molte volte [il venditore] ne fa esito per la buona congiuntura, traendone più assai ch'elle (le cose in commercio) non vagliono.
Esempio: Segn. A. Lett. IV, 3, 320: Doverebbe (il Dante della Crusca) aver buon esito, come hanno avuto sempre gli autori delle nostre edizioni.
Esempio: Casareg. Camb. 128: Sotto colore o pretesto di andare in piazze mercantili a far esito, e respettivamente provvista di mercanzie.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 381: Conviene avvertire che si farebbe un vino senza colore, un vin bianco senza credito, e quindi ancora senz'esito.
Definiz: § VIII. Si disse per Uscita, nel senso di Spesa, in contrapposizione d'Introito, nel senso di Entrata. ‒
Esempio: Mart. V. Lett. 72: In un'ora V. E. può vedere la chiarezza di tutte le cose sue, così dell'Introito come dell'Esito.
Definiz: § IX. Trovasi usato a denotare quella parte del dramma greco, che dicesi Esodio. ‒
Esempio: Segn. B. Poet. volg. 304: Quanto alle parti della Tragedia che si debbono usare come sue parti specifiche, se n'è detto innanzi, o quanto alle sue parti quantitative, nelle quali ella si divide separatamente, tali sono Prologo, Episodio, Esito, Corico.
Esempio: E Segn. B. Poet. volg. 305: Prologo è una parte intera della Tragedia innanzi all'entrata del coro. Episodio è una parte medesimamente intera, che è posta infra i canti interi de' cori. Esito è una parte simile, alla quale non conseguita dietro nessun canto fatto dal coro.
Esempio: Varch. Lez. Accad. 666: Esodo, cioè esito, overo uscita, è una parte tutta, overo intera, dopo la quale non si trova più che il coro canti; cioè l'esito è quella parte, la quale è dopo l'ultimo canto del coro infino alla fine della tragedia.