1)
Dizion. 4° Ed. .
NAFFE
Apri Voce completa
pag.316
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
NAFFE.
Definiz: | Lo stesso, che Gnaffe. Lat. mehercule, mediusfidius, aedepol. Gr.
νὴ τὸν
Ἡρακλέα. |
Esempio: | Salv. Granch. 1. 2. Naffe se io ho insegnato a leggere Oramai il tempo della vita
mia. |
Esempio: | Ambr. Cof. 4. 4. Naffe io mi trasecolo, Ch'ella non spiritasse nel
vederselo. |
Esempio: | E Ambr. Cof. 5. 1. Naffe egli è una morte a
viverci. |
Esempio: | Gell. Sport. 1. 4. Naffe io non so, che uomo si sia questo mio
compare. |
Esempio: | E Gell. Sport. 5. 2. Naffe veggendo la cosa condotta a questo
ec. |
Esempio: | Varch. Lez. 515. Quello ec. che usano ancora le donne parlando Fiorentinamente:
naffe io non so; e in altri simili modi, credo, che sia detto in luogo di maffe, cioè per mia fe, lasciato indietro la
preposizione per. |
|