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MODERANZA.
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MODERANZA.
Definiz: Sost. femm. Lo stesso che Moderazione, che è di uso più comune, nei suoi varj sensi. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 113: Ha in sè la temperanza nove spezie, cioè: rispiarmamento, modestia, vergogna, pudicizia, moderanza, astinenza, onestade e parcitade e sobrietade.... La moderanza è costrignere il troppo appetito de' cibi, per comandamento della ragione.
Esempio: Fior. Virt. 151: Moderanza, ovvero misura, secondo che dice Andronico, si è ad avere modo in tutte le cose, ischifando il soperchio e il poco; la quale moderanza si guida e formasi per due altre virtù, cioè vergogna e onestade.
Esempio: Barber. Regg. Donn. 165: Moltitudine d'oro non è di tanto a virtù della donna, di quanto moderanza in ogni opera, e desidero (desiderio) d'onestà, e bene ordinata vita.
Esempio: Giacomin. Nobilt. lett. 53: Nel che conviene usar moderanza, per mantenimento della vita.
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 1, 300: Onde convien che tu con moderanza Sofferisca il restante della vita.
Esempio: Dav. Tac. 1, 226: Ancora morì quell'anno M. Lepido, della cui moderanza e saviezza ne' libri passati assai è detto.
Esempio: Buomm. Verg. 26: La chiesa dove si dee far la cerimonia si parerà con quella solennità maggiore che sia possibile, e di dentro e di fuora, (servata con tutto ciò sempre la moderanza monastica) ec.
Esempio: Mont. Poes. 2, 105: Tu che, vincendo, moderanza insegni All'orgoglio de' re.
Esempio: Giobert. Introd. 1, 34: Egli è vero che in tutto ciò si vuol procedere con gran moderanza.