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1) Dizion. 5° Ed. .
ESOTICO.
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Dizion. 5 ° Ed.
ESOTICO.
Definiz: Add. Forestiero, Straniero; e dicesi principalmente da' Botanici, delle piante che ci sono recate da altri continenti, o da lontane regioni d'Europa.
Dal lat. exoticus, e questo dal grec. ἐξωτικός. ‒
Esempio: Magal. Lett. 50: M'aspetto che una volta che mi bisogni chiedervi per cultura di qualche pianta esotica una carriuola di stabbio, vi risolviate ec.
Esempio: Targ. Viagg. 6, 125: Dove, stante il clima troppo freddo, non reggerebbero tali piante di origine esotica, lì appunto ec.
Esempio: Manett. Mem. Frum. 83: È vero che queste ultime specie [di segale] non sono state adoprate per pane, almeno per quanto io sappia, e sono a noi esotiche; ma siccome sono del medesimo genere, potrebb'essere che, ec.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 288: Temono che non venga [il seme dell'orzo siberico] col tempo a degenerare, come è seguito e segue sovente de' semi esotici.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 73: Si trapiantano tutte le specie d'erbe odorose, e tutte le altre piantine, sì d'erbe che di fiori, e di piante semplici, come d'esotiche, ec.
Definiz: § I. Dicesi anche di animali; e in genere, di cose o produzioni qualsiansi. ‒
Esempio: Domen. Plin. 407: Mandarono un bando, che niuno vendesse unguenti esotici; che così gli chiamavano.
Esempio: Magal. Lett. 157: Una sete da febbricitante per l'acquisto di cose esotiche, e poi un'indifferenza a privarvene da nauseante.
Esempio: Targ. Viagg. 10, 104: Fra tanti echini marini che ho, uno solo esotico si accosta alla loro figura.
Esempio: Lanz. Stor. pitt. 1, 159: Una storia di Cesare, a cui sedente.... è presentata, come in tributo di sue vittorie, una gran varietà di fiere e di uccelli esotici.
Definiz: § II. Figuratam. e scherzevolmente. ‒
Esempio: Magal. Operett. var. 246: Una riprova.... della virtù di tutte le donne del mondo, spesso calunniata per l'aria un poco esotica d'un figliuolo, che talora, chi potesse vedere, sarà tutto l'abavo del padre, o il tritavo dell'avo.
Definiz: § III. Pur figuratam. o in locuz. figur. dicesi con un certo dispregio, parlandosi di persona, rispetto alla sua nazione. ‒
Esempio: Alf. Sat. 72: Presto mi avveggo io poi, che non men rase, Di orgoglio no, ma di valor verace Le piante son di quell'infetto vase. Ogni esotico innesto a me dispiace: Ma il gallizzato Tartaro è un miscuglio, Che i Galli quasi ribramar mi face.
Esempio: Giust. Vers. 114: A questa laida Orda e marame Di Conti aerei, D'ambigue Dame, Irte d'esotica Prosopopea, Noi vili e stupidi Facciam platea.
Esempio: E Giust. Vers. 243: E mi stupisco che in quelle cotenne, In que' fantocci esotici di legno, Potesse l'armonia fino a quel segno.