Lessicografia della Crusca in rete

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CUCITO.
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CUCITO.
Definiz: Partic. pass. di Cucire. –
Esempio: Cellin. Vit. 236: Preso quelle mie lenzuole nuove, che già dissi che io ne avevo fatte istrisce e benissimo cucite, andai esaminando ec.
Esempio: Stat. Cav. S. Stef. 112: I cavalieri cappellani.... portino dal lato sinistro, cucita sopra le loro toghe, la croce senza oro.
Definiz: § I. E in forma d'Add. –
Esempio: Bocc. Lett. 291: Uno letticciuolo pieno di capecchio, piegato, e cucito in forma di piccole spere.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 92: Che per unirle ben, le tien cucite.
Esempio: Legg. Band. M. 8, 96, 312: Nessuno linaiuolo o altro artiere sottoposto alla dett'Arte possa pigliare in pegno da alcuno sarto, tintore o manganatore, alcun vestire di qual si sia qualità, nuovo o vecchio, cucito o non cucito.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 105: Similmente se porgendomi altri una cosa, nè sapendo ciò ch'ella sia,... sentirò dire Libro, tosto verrò in cognizione, che quella cosa sia una quantità di foglj cuciti insieme, ad uso di leggere o scrivere.
Esempio: Magal. Lett. 126: L'avermi però poco fa il medesimo sig. Principe mandato cucite tra due foglj marizzati le stesse leggende ec.
Definiz: § II. E per similit. –
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 309: Non essendo veduto; cioè da quelle anime, che aveano cucito li occhi.
Definiz: § III. Star cucito alla cintola, ai fianchi e simili, o alla sottana, alla gonnella e simili, di alcuno o di alcuna, dicesi figuratam. e in maniera familiare per Stargli o Starle sempre accanto, Non partirsi mai da lui o da lei. –
Esempio: Lipp. Malm. 12, 25: Quei tre ch'ognor, come cuciti a' fianchi Gli stavan quivi acciocch'ei non scappassi, Privi di senso allora e freddi e bianchi, Anch'eglino si fanno immobil sassi.
Esempio: Not. Malm. 2, 846: Cuciti a' fianchi. Stretti attorno, come se fossero cuciti. Detto usatissimo per esprimere uno, che mai si levi d'attorno a un altro.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 30, 98: Perchè t'ha abbandonata e s'è partito, Quando di lui n'avevi più mestiere, E a cintola dovea starti cucito.
Definiz: § IV. In forza di Sost. Cucitura, ed altresì Il lavoro che alcuno cuce, o che ha cucito. –
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 71: Tengono tutto il dì il cucito in mano, che mai viene loro meno.
Esempio: Cecch. Stiav. 2, 2: E mia madre non vede lume più Da far lavori o cuciti sottili.
Esempio: Speron. Op. 3, 72: Volendolo arder (il filo) con la candela che egli aveva in mano, subitamente si avventò un foco al cucito, che tutto l'arse da capo a piede.
Definiz: § V. Usasi pure per L'arte del cucire, come: Imparare il cucito; Maestra di cucito, e simili.