Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DONAZIONE e anche DONAGIONE.
Apri Voce completa

pag.839


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
DONAZIONE e anche DONAGIONE.
Definiz: Sost. femm. Il donare, L'atto e L'effetto del donare.
Lat. donatio. –
Esempio: Rim. Ant. P. Bagl. Cion. 3, 338: Se donna fece teve donagione Di verde cosa bella, che t'agenza, E poi di sua camiscia vestigione, De' ne ad Amore fare riverenza.
Esempio: Cic. Tusc. 90: Gaio Gracco, quando egli ebbe fatto grandissime donagioni, ed aveva l'erario sparto, nientedimeno difendeva l'erario.
Esempio: Collaz. SS. PP. 16: Non dobbiamo noi estimare che Dominodio cominciasse prima a creare e fare questo mondo quasi come in quelli primaj infiniti secoli fosse singularmente ozioso da ogni providenzia e dispensazione divina, e che quasi non abbiendo in cui operasse i beneficj della sua bontade, si credea che fosse solitario e straniero da ogni grande donagione (qui figuratam.).
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 87: Sanno niuna donazione essere liberalità, se il bisogno non la richiede.
Definiz: § I. E Term. Legale. Quell'atto di spontanea liberalità, col quale una persona dà attualmente e irrevocabilmente ad altri una cosa mobile od immobile, senza ricevere alcunchè a titolo di correspettività. E questa si chiamò Donazione tra i vivi, per distinguerla dalla Donazione a causa di morte, o, come anche si disse, in cagione di morte, che era Quella per la quale le cose donate passavano in proprietà del donatario dopo la morte del donante, qualora questi non avesse revocata la donazione. E dicesi anche dell'Istrumento che la contiene. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 321: La Lexandra mia figliuola.... fece donagione irrevocabile a Filippo, ec.
Esempio: Legg. Tosc. 1, 63: Tutte le meretrici.... sien tenute e debbino, volendo disporre di.... lor sostanze e di lor ragioni ed azioni, o per testamenti, o per codicilli, o per qualsivoglia altra ultima volontà, o per donazione, così inter vivos, come in cagione di morte,... lasciare in tali disposizioni la quarta parte delle lor sostanze e beni.... al soprascritto monastero e monache delle Convertite.
Esempio: Varch. Stor. 2, 172: In loro potestà era annullare i fidecommissi, le substituzioni o volgari o pupillari, le donagioni, le cessioni di ragioni ed altri termini di legisti.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 188: Furono tanti i lasci, le donazioni e l'eredità che le furono lasciati, che ella (la Fraternita di S. Maria della Misericordia) ereditò il terzo delle ricchezze d'Arezzo.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 4, 106: Aveva fatto allo Spedale donazione di qualunque cosa si trovasse alla morte sua.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 7, 1, 7: Parlando dunque legalmente, più e diverse sono le specie delle donazioni, attesochè la prima e la più generale distinzione è quella tra le donazioni, le quali si dicono per causa di morte, e l'altre che si dicono tra' vivi.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 237: Se n'andò al padre, e pregollo che gli volesse far donazione di tutto il suo.
Esempio: Nell. Iac. Faccend. 1, 7: Mi pregava di volergliele somministrar gratis colla condizione, che mi averebbe fatto donazione di esso stabile, causa mortis.
Esempio: Fag. Comm. 1, 134: Promettendo detto signor Anselmo.... di far libera ed irrevocabile donazione di tutto il suo alla signora Isabella, unica sua figliuola, per dopo la di lui morte, e non altrimenti.
Definiz: § II. E con senso più generale chiamasi Donazione anche Quell'atto di liberalità per il quale una persona dà ad altri una cosa mobile od immobile sia per ricompensa di servigj, sia imponendo qualche onere; onde vi ha la Donazione remuneratoria, la Donazione condizionale o causativa, lucrativa ec., che si dichiarano ai lor luoghi. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 7, 1, 7: Bensì che naturalmente, overo con la significazione gramaticale, tutto quello che da una persona si concede, o che si promette all'altra, senza causa veramente correspettiva, la quale porti un altro contratto nominato, o innominato, si dice donazione; anzi che quando anche vi sia la correspettività, tuttavia si dice donazione. Come per esempio, ritrovandosi una persona obligata per legge di convenienza o di giustizia, a riconoscere ed a premiare li beneficj ricevuti da un altro, e dandogli perciò alcune robbe, si dice donazione: come ancora tale si dice, quando uno doni le robbe sue ad un altro, con peso di alimentarlo, o per altra correspettività.
Esempio: E De Luc. Dott. volg. 7, 1, 36: Impropria e causativa si dice ogni e qualunque donazione, la quale non sia pura e semplice come fatta col solito motivo della liberalità; che però ogni donazione, la quale contenga qualche peso o vincolo, si dice impropria e causativa, anche quando non si possa dire per causa correspettiva, sì che vi entri la liberalità, mentre ciò non ostante, cade sotto questo genere di donazione impropria e causativa, poichè quando veramente sia per causa correspettiva, in tal caso si corrompe affatto la natura della donazione e passa in un contratto diverso oneroso nominato, overo in contratto innominato il quale sia vestito col nome della donazione, per un certo modo di parlare.
Esempio: E De Luc. Dott. volg. 7, 1, 37: La prima specie è quella che si dice donazione remuneratoria, la quale si faccia per ricompensa delli meriti o delli beneficj ricevuti. E questa si distingue ancora in due specie di meriti; una cioè quando siano meriti tali che richiedano la mercede, overo la rimunerazione per ragione di giustizia commutativa.
Esempio: E De Luc. Dott. volg. 7, 1, 42: Più frequentemente sono quelle donazioni le quali si facciano col peso del fidecomisso a favore de' figli,... overamente col patto reversivo a favore del donatore o de' suoi eredi, quando il donatario morisse senza figli, o che si estinguesse la sua linea, con casi simili. E questa specie si dice una donazione lucrativa, mentre sempre ed in ogni caso l'atto si dice utile per gli effetti dell'evizione, ed altri.
Definiz: § III. Donazione, vale anche La cessione che un principe, un potentato, faceva ad altri di proprj Stati, diritti o giurisdizioni; ed altresì L'istrumento o Il documento che contiene la detta cessione. –
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 217: Il re Giovanni,... per rimediare al pericolo di Lucca, la dette in dono al Re di Francia. E pertanto il Re, convocati tutti i cittadini fiorentini che in grande numero si trovavano a fare mercatanzie nel suo regno, mostrò la donazione fatta, e protestò la città di Lucca esser sua.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 19: Dette [Arnolfo] a Lodovico Bosone.... alcune di quelle città che possedeva allora il discacciato re di Borgogna. Ma vana fu certo la donagione, perchè Lodovico non potette già mai, con ogni forza ed industria sua, trarle di mano a esso Ridolfo. Arnolfo, dopo la donazione predetta, rivoltatosi a visitare i sudditi suoi, e ad ordinare la giustizia ed i reggimenti delle città, consumò in questo negocio quasi che uno anno intero.
Esempio: Dat. Lepid. 155: Discorrendo un ambasciadore veneziano col Papa, il Papa gli domandò dove veramente si leggeva il privilegio della padronanza del mare. Rispose prontamente l'ambasciadore: Dietro alla donazione di Costantino.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 327: Investigassero tutte le antiche Storie per giudicare da loro medesimi, se le donazioni di Carlomagno o di Pipino fosse valida o no, assoluta o restrittiva.
Esempio: Capp. Longob. 160: La donazione era molto vasta, chi dare volesse intera fede ad Anastasio.
Esempio: E Capp. Longob. appr.: La donazione di Pipino fu senza effetto, nè vi ebbe mai traslazione di dominio.