Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
GUARDATRICE.
Apri Voce completa

pag.670


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
GUARDATRICE.
Definiz: Femm. di Guardatore. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 9 t.: Memoria è tesoriera di tutte cose, e guardatrice di tutto quello che l'uomo truova novellamente per sottigliezza d'ingegno.
Esempio: Cin. Rim. 99: Alta, gentile e bella guardatrice Del suo onor.
Esempio: Libr. Sent. 9: Benivolenza è buona e guardatrice del suo signore.
Esempio: S. Ag. C. D. 5, 216: La quale virtude (dell'obbedienza) nella creatura razionale è quasi madre e guardatrice di tutte le virtudi.
Esempio: Lanc. Comp. Eneid. 750: Allora la guardatrice di Diana con pianto diede queste voci.
Esempio: Vell. Cron. 137: Valorosa quanto donna vedessi mai e la più bella guardatrice e governatrice d'infermi.
Esempio: Bocc. Filoc. 460: Conciosia che sola la molta vergogna, la qual in noi dee essere, è rimasa del nostro onor guardatrice.
Esempio: E Bocc. Filoc. 2, 78: Non è atto di donna innamorata nè d'alcuna altra l'essere pronta, conciossiechè sola la molta vergogna, la quale in noi dee essere, è rimasa del nostro onore guardatrice.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 157: Quando la felicità il guastasse (il buon senno) e la miseria il mantenesse, abbominare quella si dee, come corrompitrice della più bella e divina cosa che possegghiamo, è questa incontrare ed abbracciare come conservatrice e guardatrice della medesima.