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Dizion. 5° Ed. .
APPICCIARE.
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APPICCIARE. Definiz: | Att. Lo stesso che Appiccare, di cui è forma varia; e dicesi propriamente de' fichi, che aperti in mezzo e molto appassiti, si uniscono poi a due a due. |
Definiz: | § I. Appicciare il fuoco, la lucerna, e simili, vale Accenderli. – |
Esempio: | Libr. Segr. Cos. Donn.: Allora quando appicciamo la lucerna col zolfanello, o che appicciamo il fuoco. | Esempio: | Salvin. Orf. 301: Coll'acque che ne grondan dalle nubi, Il baleno appicciando fiammeggiante. |
Esempio: | E Salvin. Callim. 103: E dentro Vapor mettesti, ed appicciasti fiaccola Di luce inestinguibile. |
Definiz: | § II. E figuratam. – | Esempio: | Salvin. Eneid. 1, 285: E sì nell'ossa Fuoco le appicci e tutta quanta infiammi. |
Definiz: | § III. Più specialmente diciamo Appicciare dello Accendere ceri, torcetti, o candele nuove. |
Definiz: | § IV. Neutr. pass. appicciarsi Apprendersi, Attaccarsi, detto di fuoco. – | Esempio: | Menz. Sat. 138: Per troppo alta cagion le labbra arriccia [la moglie] Qualor borbotta che tu al tardi torni, E che ad altr'esca il fuoco tuo s'appiccia (qui in locuz. figurata). |
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