Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ASTINENTE.
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ASTINENTE.
Definiz: Add. Continente, Temperante, sia nel cibo sia in altre voluttà.
Dal lat. abstinens. –
Esempio: Nov. ant. B. 50: E sì dee essere lo cavaliere astinente, e digiunare il venerdì, in rimembranza di nostro Signore.
Esempio: Fior. Virt. 137: Salomone dice: chi è astinente, sì gli cresce vita.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 269: Solamente quegli due santi giovani Iosep e Daniel, astinenti e casti, ch'aveano in sè lo spirito d'Iddio, gli seppono interpretare [i sogni].
Esempio: Bocc. Decam. 3, 180: Perchè non si stanno egli innanzi a casa, se astinenti e santi non si credono potere essere?
Esempio: Segner. Pred. 330: Se uno è umile,.... si dice ch'egli è un codardo; se astinente, si dice ch'egli è un avaro.
Definiz: § E per Temperante, singolarmente in fatto di danaro, Disinteressato. –
Esempio: Ross. P. Sveton. 3, 231: Dette molte volte saggio di liberale, e di essere molto astinente.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 145: Pare che in somma il buono e il cattivo magistrato non si conosca nè si misuri da altro che dall'articolo dei danari; anzi magistrato buono vaglia lo stesso che astinente, cattivo lo stesso che cupido.