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1) Dizion. 5° Ed. .
INFETTO.
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INFETTO.
Definiz: Partic. pass. di Inficere.
Lat. infectus. –
Esempio: Vill. M. 3: E avvenia che chi era a servire questi ammalati, appiccandosi quella malattia, infetti da quella medesima corruzione incontanente amalavano.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 62: Non potere dinegare a Cesare quanto voleva; ma che sapesse che come Borbone se ne fosse partito, l'abbrucerebbe come palazzo infetto dalla infamia di Borbone, e indegno di essere abitato da uomini di onore.
Definiz: § I. Più comunemente usasi in forma d'Add. Alterato, Viziato, Corrotto, Guasto, per alcun principio incongruo o maligno: detto di corpo, organismo, sostanza, o simili. –
Esempio: S. Grisost. Opusc. 6: Siamo siccome un corpo bello alla vista, ma dentro infetto e corrotto di pessima infermità.
Esempio: Rim. Comm. Dant. 3, 768: Imperò che prima era pura la terra; e poi fu infetta che lo Lucifero colla sua saetta cadde e ruinò: imperò che riempiè la terra della sua malizia ed infecela e guastolla; e parte ne rimase ne l'aire caliginoso, e parte in su la terra, e parte andò infine al centro della terra; e quine è lo inferno.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 290: È tutto fele amaro il core (dell'Invidia) e 'l petto; La lingua è infusa d'un venen che uccide; Ciò che l'esce di bocca è tutto infetto; Avvelena col fiato, ec.
Esempio: Soder. Agric. 74: Merita il pregio dell'opera, con ogni studio di fuggire tutti quei luoghi dove si ritrovino l'acque infette, cattive e malsane.
Esempio: Magal. Sidr. trad. 9: Ninfe e pastor, cui fanno invan difesa Gentil sangue, verd'anni e leggiadria, Lasciando i loro appena orditi amori, Al reo furor d'infetto ciel recisi.
Esempio: Pap. Cons. med. 1, 63: Nè minor difficoltà procede altresì dallo essere in questo corpo gli umori tutti, e spezialmente il nerveo liquore, imbrattati ed infetti di una soverchia nocevole acidità, la quale è difficile sommamente a domarsi.
Esempio: Murat. Gov. Pest. 138: Egli è probabile che gli spiriti pestilenziali ordinariamente penetrino ne' corpi de' sani coll'aria che si tira col respiro; e però bisogna più di tutto difendere le entrate dell'aria infetta nelle viscere nostre.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 110: E se gli stessi resultati di quei tentativi, che l'hanno indotto a dichiarare infette di zolfo quest'acque, non si verificassero in altri misti, che prima d'aver subite delle alterazioni, erano sicuramente esenti da ogni sospetto di zolfo.
Definiz: § II. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Fr. Gid. Espos. Vang. volg.: Il cibo dolce pare amaro al gusto infetto.
Esempio: Panzier. Tratt. 42 t.: Molto maggiormente intendo di dannare tutto l'altro amore, el quale apertamente gustiamo di sua natura, per lo nostro essere infetto, difettuoso.
Esempio: Domin. Gov. fam. 142: Voglio che sappi per regola generale, tutti quegli usono assiduo con tristi diventano tristi; e tanto più che tristi, quanto la trista natura vuole aggiugnere qualche puzzo; e pochi, usando co' buoni, diventano buoni quanto quegli; ritirando indietro sempre quanto può la natura dolorosa, infetta.
Esempio: Guicc. Op. ined. 2, 39: Una parte grande della cittadinanza ne è stata esclusa (dagli onori e dagli utili) quasi per legge, cioè quelle case delle quali non si sono (i Medici) mai voluti fidare, chè cominciando dal 34, loro figliuoli e descendenti in perpetuo ne sono stati privati totalmente, come prodotti da radice infetta.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 467: Non si conviene nell'umil presepio, luogo vile ed abietto, l'alterigia e superbia. Dolgasi e pianga di buon cuore chi di tanto veleno si sente infetta.
Esempio: Bottar. Dion. Ambiz. 86: La sua maniera di fare non è monda e semplice e nuda e sincera, ma infetta, doppia, pagliata, ippocrita; e storta e sporca la sua intenzione.
Esempio: Varan. Vis. poet. 3: Così amando e tacendo all'infelice Terra d'affanno e d'ira io giunsi, e trassi Meco l'infetta del mio mal radice.
Definiz: § III. Pur figuratam., in senso morale o giuridico, per Viziato nella sua origine, nel suo principio; e detto del principio stesso, per Viziato, Cattivo, in sè, nel proprio essere. –
Esempio: Guicc. Op. ined. 1, 99: È in proverbio, che delle ricchezze male acquistate non gode il terzo erede; e se questo nasce per essere cosa infetta, pare che molto manco ne dovessi godere quello che l'ha male acquistate.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 2, 62: Certa cosa è che questa facoltà non compete, e pare più comunemente ricevuto che la detta bolla Coenae gli abbracci, quando però tal facoltà non sia stata conceduta loro dal principe sovrano, o pure che siano in possesso per tempo immemorabile o centenario, senza che apparisca di contrario principio infetto e vizioso, in maniera che ec.
Definiz: § IV. E per Nocivo, Malefico, Maligno. –
Esempio: Rucell. G. Ap. 745: Allora è il morso lor (delle api) rabbioso e infetto, E sì mortal velen le infiamma il cuore, Che le cieche saette entr'a le piaghe Lasciano infisse con la vita insieme.
Esempio: Parin. Poes. 171: Nè qui giaccion paludi Che dall'impuro letto Mandino ai capi ignudi Nuvol di morbi infetto.
Definiz: § V. E per Affetto da alcuna malattia, Ammalato di quella; e propriamente di malattia pestilenziale, di morbo; Ammorbato, Appestato. –
Esempio: Vill. M. 3: E a' più ingrossava l'anguinaia, e a molti sotto il ditello delle braccia, a destra o a sinistra, ad altri in altra parte del corpo, chè quasi generalmente alcuna enfiatura singulare nel corpo infetto si dimostrava.
Esempio: E Vill. M. 4: Essendo cominciata (la pestilenza) nella nostra città di Firenze, fu biasimata da' discreti la sperienza veduta di molti, i quali si providono e rinchiusono in luoghi solitarj e di sana aria, forniti d'ogni buona cosa da vivere, ove non era sospetto di gente infetta.
Esempio: Murat. Gov. Pest. 143: Vegniamo ora a trattar de i medicamenti e rimedj per curare chi è già infetto, cioè preso dal morbo pestilenziale.
Esempio: E Murat. Gov. Pest. 174: Appena, dunque, si ha un giusto sospetto, o una chiara cognizione, d'aver contratto il morbo, debbono il più presto che sia possibile le persone infette ricorrere all'aiuto di qualche buon sudorifero, ec.
Definiz: § VI. Per similit. –
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 367: Se que' savj che con tanto tedio Han tentato curare i tralci infetti, Più presto conoscean questo rimedio, Non empivano il mondo di soffietti Per soffiar dietro ai grappoli novelli.
Definiz: § VII. E figuratam. –
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 2, 60: Perseguitò i Cristiani, e fu infetto d'una eresia, che fu incominciata in Costantinopoli da un che avea nome Arrio.
Esempio: Med. L. Op. 3, 106: E' muor per darti vita, E' diventa mortal per far te Dio. La sua gloria infinita Patisce per salvarti, infetto e rio.
Esempio: Serdon. Esort. volg. 7: Paolo adunque e Pietro istesso, Vicario di Cristo in terra ad imitazione de' suoi santissimi predecessori ha usato un salutifero rimedio e necessario alla salute in voi, che già eravate caduti nella certa perdizione, col quale ed imperadori e re, infetti del medesimo morbo della vostra ostinazione, sono stati restituiti alla pristina sanità, ec.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 734: Considerasse fra tanto egli, con qual coscienza potesse il Papa lasciar il governo dell'anime e delle chiese ad uomini infetti e per conseguente infettatori.
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 401: Chi per lungo corso d'anni gli aveva amministrato il sacramento della confessione, affermò di non averlo mai trovato infetto di colpa grave.
Esempio: Bottar. Dion. Ambiz. 90: Il religioso infetto d'albagia aborrisce gli insegnamenti del suo ordine.
Definiz: § VIII. E per Invaso, Contaminato, da morbo: detto di paese infetto, nazione infetta, e simili; ed altresì di casa infetta, abitazione infetta, ed anche bastimento infetto, e simili. –
Esempio: Legg. Tosc. 10, 200: A nessuno ufiziale, castellano, torriere, deputato di sanità,... in qualunque tempo, sia lecito e permesso dar pratica a qualunque bastimento.... che procederà dai luoghi infetti, sospetti e tenuti per tali, o che averanno commerciato con bastimenti infetti o sospetti.
Esempio: Murat. Gov. Pest. 137: Avendone egli, nel declinar dal morbo, dismesso l'uso (d'un preservativo), provava solamente un certo dolor di capo ogni volta che entrava in qualche casa infetta.
Definiz: § IX. E figuratam. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 561: Ma che giammai ci fusse, non dico generale corruttela di cotal peccato, ma per numero considerabile, eziandio che alcun luogo o provincia d'Italia ne fusse pubblicamente infetta, questo liberamente niego.
Esempio: Mont. Poes. App. 77: E i derelitti Orfani tolti al ladro artiglio e santo De' devoti tutori, e nell'infetto Sen delle corti il galantuom protetto.
Definiz: § X. Si usò anche, detto di persona, per Malsano, Malaticcio. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 33: Io non debbo essere venuto qui per farmi uccidere, e sono poco adatto a combattere con costoro, perocchè io sono vecchio e infetto.
Esempio: Cellin. Vit. 448: La Duchessa si stava in quelle anticamere, dove io avevo da passare, alle sue comodità; e per essere infetta, io non vi arrivavo mai volta, che io non la scomodassi.
Esempio: Dav. Tac. 1, 174: Allora l'accusatore nominò Gneo Lentulo e Seio Tuberone, a grande onta di Cesare, che due più cari amici suoi, i primi della città, Lentulo decrepito, Tuberone infetto, fossero accusati di tumulti, guerra e congiura controgli (il lat. ha: Tubero defecto corpore).
Definiz: § XI. Prendesi anche per Asperso, Macchiato, ed altresì Contaminato, Insozzato, di checchessia. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 193: Il vaso infetto di muffa in questo modo si cura. Pongasi calcina viva ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 40, 2: Che gridi udir si possano e querele, Ch'onde veder di sangue umano infette, Per quanti modi in tal pugna si muora, Vedeste.
Esempio: Car. Eneid. 10, 1366: Oggi è quel dì, che o vincitori il capo Riporterem d'Enea, con quelle spoglie Che son del sangue del mio figlio infette...; O che ec. (male le stampe: Che son de l'armi; il lat. ha: spolia illa cruenta).
Esempio: Tass. Gerus. 4, 7: Rosseggian gli occhi, e di veneno infetto, Come infausta cometa, il guardo splende.
Esempio: E Tass. Gerus. 18, 68: Incominciaro a saettar gli arcieri Infette di veleno arme mortali.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 460: Quantunque se ne debbano escluder quegli occhi che, infermi d'itterizia, non hanno la sincerità con cui natura formolli, ma son infetti di particolare tintura.
Esempio: Red. Osserv. Vip. 23: Riferisce Dione, che ella si ferisse il braccio con un ago infetto di veleno.
Esempio: E Red. Son. 29: Già la civetta preparata e il fischio Amore aveva, ed il turcasso pieno Di verghe infette di tenace vischio E d'amoroso incognito veleno.
Definiz: § XII. E in locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Tass. Lett. 2, 53: Dunque, innanzi la porta del cielo l'urna de' mali è mescolata co' beni; ma l'urna de' beni è tutta pura, e da niun male infetta o intorbidata: o più tosto, niun male deriva dal cielo, e nel cielo non è male.
Esempio: Capp. Lez. 256: Questa (la lingua greca comune), bench'ella fosse di già sformata, ed anche infetta di modi forestieri, volevano ch'ella fosse il fondamento e quasi la comune origine de' dialetti antichi.
Definiz: § XIII. In forza di Sost. Persona infetta di peste, Appestato. –
Esempio: Varch. Stor. 1, 370: E perchè bisognava provvedere non solamente a quegli che di già erano ammorbati, i quali si nominavano infetti, ma eziandio molto più a coloro i quali, o per aver cogl'infetti conversato, o per alcuna altra cagione, erano in pericolo di doversi infettare e ammorbare anch'essi, e questi si chiamavano sospetti,... fu ordinato per gl'infetti.... che si facessero lungo le mura di fuori della città capanne d'asse e di paglia.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 608: Prescrisse [il tribunale della sanità] più strette regole per l'entrata delle persone in città; e, per assicurarne l'esecuzione, fece star chiuse le porte: come pure, a fine d'escludere, per quanto fosse possibile, dalla radunanza gli infetti e i sospetti, fece inchiodar gli usci delle case sequestrate.
Definiz: § XIV. E figuratam. –
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 13: In Germania prevaleva l'eresia di Lutero, in Francia regnava Calvino, ed in Inghilterra s'era fatto come un composto dell'una e dell'altra.... Questo male, così potente, richiedeva non meno potenti rimedj; e perciò Carlo sin al suo tempo aveva pubblicati con molto rigore diversi editti contro gli infetti, che s'erano confirmati poi da Filippo.