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1) Dizion. 5° Ed. .
INDOLENZA.
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INDOLENZA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Indolente. L'essere indolente: Privazione, Mancanza, di dolore; Stato, Modo di essere, scevro di dolore.
Lat. indolentia. –
Esempio: Gell. Lettur. N. 1, 600: Quest'altra opinione che la felicità dell'uomo consistessi nella indolenza e nel diletto, cioè nel non sentir dolore, e fruir diletto..., è stata cagione nel vulgo di grandissimi errori.
Esempio: Car. Arist. Rett. 46: Quello è maggiore (de' beni), che non ha molestia ed è congiunto col piacere: perciochè v'è più d'una cosa buona, essendo bene il piacere e bene l'indolenza (il greco: ἀλυπία.
Esempio: E Car. Comm. 126: Or vadansi a riporre tutti i beni del corpo, dell'animo, della fortuna, quelle indolenze, e quelle tante cacherie, che questi nebbioni filosofi si vanno sognando, poichè il sommo bene è tutto ec.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 363: Quei filosofi che riposero la felicità nell'indolenza, se riputarono questa per bastante a felicitarne, fallirono; se per necessaria, s'apposero.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 63: De' quali [filosofanti] alcuni riposero la felicità dell'uomo nel possedimento della virtù, altri nel godimento de' piaceri; alcuni nell'allontanamento delle noie, e nell'esser voto in tutto e per tutto di dolore; la qual cosa con vocabolo nuovo chiamano indolenza, sulla quale disse il Berni ridendo, l'auditor non ha data sentenza.
Definiz: § I. E per Privazione, Mancanza, di dolore o patimento fisico. –
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 135: Questi [tumori] sono detti sierosi, o linfatici, o acquosi,... distinti dagl'inflammatorj per la bianchezza e mollezza e indolenza.
Definiz: § II. Comunemente prendesi per Stato, Condizione d'animo, di chi non si appassiona per cosa alcuna, di nessuna si dà pensiero, si commuove, si prende cura, e simili; Indifferenza, Insensibilità. –
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 28: Quella dolcezza di costumi, ch'è sparsa generalmente oggidì tra i popoli cristiani..., si cerca invano o tra le nazioni maomettane, o tra certe nazioni idolatre o selvagge insieme e crudeli, dove una pesante schiavitù, o una profonda ignoranza non lascian luogo, per ordinario, che alle virtù che si confondono colla debolezza di spirito, colla temerità, colla ferocia, coll'indolenza.
Esempio: Cocch. Disc. 1, 235: Questa illustre adunanza..., e la prontezza colla quale molti de' suoi conoscenti (del Micheli) han contribuito ad onorarlo con marmoreo monumento, benchè non debbano omai contarsi tralle fortune di lui, cui credibile è che grande indolenza abbia sorpreso dell'inutile giudizio che di lui far possano i rimanenti mortali, pur ec.
Esempio: E Cocch. Cons. med. 1, 105: Molto sonno e riposo, e molta tranquillità e indolenza d'animo.