1)
Dizion. 5° Ed. .
ADAMANTE.
Apri Voce completa
pag.186
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
ADAMANTE. Definiz: | Sost. masc. Voce Poet. Propriamente metallo, o qualsivoglia altra materia durissima; e nell'uso prendesi più comunemente per quella Pietra preziosa che si chiama Diamante. |
Dal lat. adamas, grec. ἀδάμας. − Esempio: | Dant. Parad. 2: Quasi adamante, che lo sol ferisse. | Esempio: | Pulc. L. Morg. 4, 87: Non sarò ingrata a sì fedele amante; Ch'io non son di diaspro, o d'adamante. | Esempio: | Firenz. Pros. 2, 184: Con assai maggior empito spezza le porte, ancor ch'elle sieno di durissimo adamante. | Esempio: | Tass. Gerus. 3, 51: Non se di ferro doppio o d'adamante Questa muraglia impenetrabil fosse, Colà dentro sicuro il fero Argante S'appiatteria. | Esempio: | Menz. Poes. 2, 249: È ver che grezzo è l'adamante, e in quella Ruvida spoglia è prezïoso, e pure Alla fervida ruota ei più s'abbella. |
Definiz: | § Scrivere in adamante, vale figuratamente Scrivere in modo incancellabile. − | Esempio: | Pulc. Luc. Giostr. 11: E perch'egli Avea scritto in adamante Quell'atto degno di celeste onore ec. |
|